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Disastro autostrade e cantieri infiniti, Altroconsumo: A7 e A12 fra le peggiori d’Italia

Cantieri infiniti e caos autostrade: incidente con tre feriti in A12. Coda di 7 chilometri
Lavori infiniti e code sulle autostrade liguri (foto d'archivio)

Disastro autostrade e cantieri infiniti. Indagine sul campo di Altroconsumo.

“Lungo la A12 Viareggio-Genova, in poco più di 80 km di autostrada sono stati rilevati 4 cantieri. L’ultima parte del viaggio, dalla Spezia a Milano, Altroconsumo ha percorso due autostrade.

La A12 Viareggio-Genova verso nord e la A7 Genova-Milano: 11 i cantieri trovati lungo la prima tratta per un totale di circa 16 km, dove si viaggia in un’unica corsia con salti di carreggiata per lunghi tratti, anche all’interno delle gallerie e viadotti, e una velocità massima di 60 km/h.

La A7 da Genova a Milano, è stato il tratto peggiore. Su 120 km circa 39 risultano interessati da 19 cantieri: il 32% del totale.

Cantieri in aumento, restringimenti e conseguenze importanti su traffico e sicurezza. Ecco a cosa hanno portato i disinvestimenti nella manutenzione da parte di Autostrade dal 2009 al 2018.

L’inversione di marcia intrapresa dalla nuova gestione, per quanto apprezzabile, si confronta ancora con la pesante eredità del passato. Cosicché i mancati interventi di ieri finiscono per comportare, oggi, un effetto accumulo lungo la rete e forti ripercussioni sugli utenti.

Insomma, la strada è imboccata ma c’è ancora molto da fare.

Sappiamo che recuperare il tempo perso porta all’apertura di nuovi cantieri i quali, se da un lato sono assolutamente necessari e vanno conclusi presto e bene, dall’altro finiscono inevitabilmente per creare maggiori disagi alla circolazione.

Una situazione solo in apparenza paradossale, quindi, che nasce da lontano. Proprio la mala gestione precedente aveva spinto, infatti, Altroconsumo a lanciare una class action che conta a oggi oltre 104mila partecipanti: automobilisti che chiedono un ristoro dei disagi subiti fino al 2021 a causa della mancata o scarsa pianificazione degli interventi di manutenzione e della conseguente riduzione della qualità del servizio.

Numeri importanti, questi, che dimostrano quanto ampia e forte sia la domanda espressa dai cittadini”.