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Daisy Osakue, presi i lanciatori di uova per strada: cade la bufala del razzismo

Daisy Osauke (foto di repertorio)

Era un pericoloso e “stupido gioco” non un gesto razzista. Sono stati identificati oggi dai carabinieri di Torino gli aggressori dell’atleta azzurra, di origini nigeriane, Daisy Osakue, iscritta ai Giovani Democratici (movimento giovanile del Pd).

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Si tratta di tre giovani residenti a Vinovo, La Loggia e Moncalieri, che sono stati denunciati per lesioni e omissioni di soccorso ma senza l’aggravante razziale.

Secondo quanto riferito agli investigatori, la motivazione del gesto, ovviamente non giustificabile e da condannare, é riconducibile a “mera goliardia”.

Esclusa quindi l’aggravante razziale ipotizzata in un primo momento da buonisti e sinistra, ma già smentita dai carabinieri, coordinati dalla procura, perché in precedenza erano stati registrati altri lanci di uova anche contro persone che non sono di colore.

Infatti, tra gli ultimi episodi dei lanci di uova nella zona di Moncalieri erano stati riferiti quelli in danno di un pensionato torinese e poi di tre donne italiane (nessuna delle quali di colore) all’uscita di una pizzeria.

Il figlio 19enne del proprietario del Fiat Doblò, utilizzato dalla banda di giovanissimi per lanciare le uova ai passanti, avrebbe ammesso ai carabinieri almeno 7 lanci avvenuti nel giro di un paio di mesi. Anche loro, convocati in caserma, avrebbero ammesso le proprie responsabilità e si sarebbero scusati, confermando di avere agito stupidamente “solo per goliardia”.

Il padre, risultato estraneo alla vicenda, è Roberto De Pascali, consigliere Pd del Comune di Vinovo ed ex candidato sindaco. Inoltre, la madre risulta un’impegnata attivista di sinistra.

Sul caso stasera è intervenuto il ministro dell’Interno Matteo Salvini, che su Fb ha sostanzialmente confermato tale circostanza: “L’informazione ‘ufficiale’ ha occupato pagine di giornali e ore di telegiornali per denunciare lemergenza razzismo, alimentata da quel cattivone di Salvini e dai razzisti della Lega. E invece…

Grazie alle indagini dei Carabinieri, a cui vanno i miei complimenti, sono stati presi i lanciatori di uova, che erano mossi non da razzismo ma da stupidità.

P.S.: Vi aggiungo un dettaglio che ancora non troverete. Pare che uno dei ‘lanciatori’ sia figlio di un consigliere comunale Pd. Avete capito bene!!! Scommettiamo che i tigí taceranno? Per fortuna c’è la rete, che è libera, e per fortuna gli italiani non sono scemi”.

“Anche i figli dei consiglieri comunali del Pd fanno delle cavolate – avrebbe riferito De Pascali all’agenzia Ansa – da padre mi chiedo dove ho sbagliato. Quando senti di certi episodi, non pensi mai che tuo figlio sia coinvolto. Mi dispiace per quello che è accaduto. Ora lui e i suoi amici, che vorrebbero chiedere scusa a Daisy, se ne assumeranno le responsabilità”.

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