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Da oggi Renza Sciutto espone alla Artender di Alassio

A presentare l'artista il noto scrittore e critico d'arte Giannino Balbis. La mostra proseguirà fino al primo maggio.

Un momento della inaugurazione (Foto Daros)

SAVONAE’ tornata ad esporre nella “Città del Muretto” l’artista ingauna Renza Sciutto: l’inaugurazione della personale alla Galleria Artender ha visto la presenza di un folto gruppo di appassionati d’arte.

In Passeggiata Cadorna, 53, dove ha sede la prestigiosa galleria di Alessandro Scarpati e Francesca Bogliolo le opere della Sciutto resteranno esposte fino al primo maggio.

“Profondità e coraggio di immersione nei labirinti della postmodernità” è questo il sintetico giudizio che di lei ha dato il noto critico Giannino Balbis, autore di svariati cataloghi sull’artista che era presente alla inaugurazione proprio per presentare l’artista e le opere in esposizione.

Si tratta di una trentina di pezzi; sculture, quadri, tecniche miste, installazioni ottenute con l’uso di svariati materiali: foglie, bisso, cera, corda, merletti, iuta, lino, terre, metallo e vestiti che, attraverso un preciso percorso costruito dall’artista, servono a spiegare al pubblico proprio ciò che vuol dire “L’ abito dell’anima” che è anche il titolo della personale.

La Sciutto vive ed ha il suo studio sulle alture di Alassio, dove trova la serenità per lavorare e per organizzare incessantemente molte ed interessanti iniziative culturali ed artistiche.
La Sciutto è una delle più apprezzate artiste postmoderne, scultrice e ceramista, che prepara i propri pregiati lavori in un forno, che lei stessa ha realizzato, nei pressi della bella villa, che venne terminata nel 1789, proprio sulle alture di Alassio. La villa settecentesca, sede del suo studio, è stata mirabilmente ristrutturata dalla stessa artista, con l’aiuto dell’attuale primo cittadino di Alassio, l’architetto Marco Melgrati.

Renza Sciutto, albenganese di nascita, ma alassina d’adozione, ha iniziato la sua attività artistica negli anni Settanta, esponendo In Italia ed all’estero. Già negli anni Ottanta aveva iniziato a farsi conoscere come una delle più attive promotrici culturali liguri con alle spalle una serie di importanti personali.

Ma è negli anni Novanta che ha iniziato ad ottenere i primi importanti riconoscimenti sia come pittrice che come scultrice ed oggi è considerata una delle più valide artiste postmoderne italiane.

Presente anche alla Biennale di Venezia nel 2011.

Renza Sciutto è anche nota ambasciatrice culturale all’estero: “Da anni- ci spiega la Sciutto- svolgo programmi di collaborazione con la Cina. Nel 2002 ho iniziato a coordinare il progetto “ Ponte dei fiori” tra il Centro culturale Paraxo ed il Sanbao Art Ceramic Institut, per la collaborazione artistico- culturale tra l’Italia e la Cina, che si è concretizzata con l’inaugurazione del padiglione italiano presso il Museo Internazionale della Ceramica contemporanea di Xian”.

La Sciutto non è solo una valida artista è anche una generosa talent scout, una instancabile promotrice culturale, un vulcano di idee ed iniziative che realizza, insieme alla sua famiglia, non solo nel propulsivo centro di Via Rangè 101, ma anche a Terzorio, dove sostiene con passione le interessanti iniziative della Casa Museo Friedmann.

Laureata in pittura all’Accademia Ligustica d’Arte di Genova, ha condotto una rigorosa ricerca sul colore, sulle forme e sul segno. Partendo dall’ uso di forme primitive ed arcaiche, con lo studio delle superfici piatte e frastagliate, ha iniziato a deporre segni sempre più personali e man mano rigorosi, allargando lo spazio da oggetti e ceramiche di piccolo formato a sculture di grandi dimensioni.

Ma il suo stile è rimasto sempre leggibile: linee verticali e orizzontali, tondi e quadrati, ricerca di movimento, grande equilibrio compositivo, malgrado un forte impatto gestuale. Una delle sue caratteristiche è quella di scegliere colori naturali, spesso ricavati da piante e minerali.

Ultimamente ha poi approfondito lo studio e la ricerca delle terre, utilizzate per impastare l’argilla, che è il suo grande amore. Sue opere si trovano nelle più importanti collezioni private, in Italia e all’estero. Nel 1988 ha dato vita al celebre “CCP – Centro Culturale Paraxo”.

Dal 2000 al 2002 è stata coordinatrice e responsabile del Museo della Ceramica “Manlio Trucco” di Albissola Superiore, occupandosi di eventi e mostre. Nella sua lunga carriera ha anche organizzato importanti mostre ed eventi con lo scopo di far conoscere l’arte e le opere dei suoi amici artisti che ogni anno, o a Terzorio, o ad Alassio, la vanno a trovare sempre numerosi, sapendo che ogni incontro con lei è una gioia ed un modo per arricchire spirito ed occhio.
CLAUDIO ALMANZI