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Corruzione, Signorini interrogato in carcere si avvale facoltà di non rispondere

Giovanni Toti e Paolo Emilio Signorini (foto d'archivio)

Paolo Emilio Signorini resta rinchiuso in carcere a Marassi

Sono durate poco meno di mezz’ora, stamane, le formalità per l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Marassi dell’ex presidente dell’Autorità portuale di Genova e Savona e attuale amministratore delegato (sospeso) di Iren, Paolo Emilio Signorini, che non ha rilasciato dichiarazione avvalendosi della facoltà di non rispondere.

Il manager è rinchiuso in cella da martedì scorso con l’accusa di corruzione, nell’ambito della maxi inchiesta che ha coinvolto, tra gli altri, anche il governatore ligure Giovanni Toti (ai domiciliari) e l’imprenditore portuale ed ex presidente di Genoa e Livorno Aldo Spinelli (ai domiciliari).

Sbrigate le formalità per l’interrogatorio di garanzia, la gip Paola Faggioni è uscita, in auto, dalla casa circondariale genovese dopo circa mezz’ora, senza rilasciare dichiarazioni.

Domani sono previsti gli interrogatori di garanzia per Toti e Spinelli.