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Con Serenate il Carlo Felice ritorna ad aprire le sale

Contenere il virus COVID-19 ha toccato in particolare, economicamente e socialmente, il settore dello spettacolo dal vivo, la cui essenza è rappresentata dalla possibilità di riunirsi in un luogo pubblico: un teatro, per ripartire, ha dunque il dovere etico e per legge di garantire la sicurezza di dipendenti, artisti e spettatori.

Il Carlo Felice, fin dall’inizio dell’emergenza, si è impegnato a fondo in tal senso, dotandosi di procedure e strutture in previsione della certificazione.

Un percorso attento e indovinato che il 2 luglio 2020 ha portato la struttura ad ottenere, primo teatro al mondo, la “Boiosafety Trust Certification” di RINA, lo schema certificativo dei sistemi di gestione per prevenire e controllare il propagarsi delle infezioni e per tutelare la salute delle persone nei luoghi di aggregazione. Si tratta di una certificazione volontaria, nata con l’obiettivo di infondere fiducia al pubblico e ai dipendenti, oltre che ai musicisti e agli artisti.

Da adesso chi entra nelle sale del Carlo Felice ha la piena certezza di trovarsi in un ambiente sicuro, al riparo da possibili infezioni.

In quest’ottica ha un forte valore il simbolico il concerto tenuto venerdi 10 luglio, alle ore 21:15, nella sala grande del Teatro, il primo concerto aperto al pubblico dopo la “Biosafety Trust Certification”, oltre che il primo in assoluto da quando sono state sospese tutte le manifestazioni culturali dal vivo dal DPCM 8 marzo 2020. L’Orchestra del Teatro è tornata finalmente a suonare davanti al suo pubblico, per un massimo di 200 persone disposte in platea a rigorosa distanza di sicurezza.

Dopo il saluto del Sovrintendente Orazi e del Vicesindaco di Genova Balleari (che hanno sottolineato entrambi l’importanza di ripartire in tutta sicurezza, certificata da una prestigiosa azienda genovese) , un pubblico ordinato e ligio alle norme fin dall’ingresso, del resto facilmente gestibili, ha atteso con contenuto entusiasmo l’inizio dello spettacolo.

In programma, due brani dal titolo benaugurante: la Serenata in mi minore op. 20 di Edward Elgar e la Serenata in Do maggiore op. 48 di Pëtr Il’ič Čajkovskij. L’ingresso dell’orchestra, rispettosissima del rituale delle norme imposte con le distanze e l’uso preliminare delle mascherine, rafforza l’atmosfera vagamente onirica incombente. Un’orchestra di primi e secondi violini, di violoncelli, viole e di contrabbassi, che si è gestita da sola e che ora, sul palco, continua a gestirsi tutto da sola, senza un Direttore d’orchestra ma seguendo la sapiente gestualità del Maestro concertatore e violino di spalla Elisabetta Garetti.

Due belle opere quelle felicemente scelte, più sommessa la prima, decisamente più allegra e concitata la seconda, del tutto indovinate anche nella successione per siglare un emozionante e scaramantico inizio, una voglia di ritrovarsi sempre più entusiasta e crescente.

E la raffinata orchestra, sempre all’altezza dei propri successi e omaggiata da lunghi applausi, offre al pubblico ben due bis, tra cui un gioioso valzer.

Arrivederci alla prima serata ai parchi di Nervi il prossimo venerdi 17 con “Duets and Solos”, originale progetto di Beatrice Rana e Mario Brunello.

Da rammentare “Viaggio in Europa” per domenica 19 luglio ore 21,15 al Porto Antico, Piazza delle Feste, appuntamento al quale ci aspetta il Coro del Teatro Carlo Felice, con il suo direttore Francesco Aliberti e la pianista Patrizia Priarone.

Elisa Prato

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