Home Consumatori Consumatori Genova

Cittadini si nasce, progetto sperimentale avviato nel 2018

Cittadini si nasce, progetto sperimentale avviato nel 2018

Cittadini si nasce, dopo 2 anni di sperimentazione il progetto diventa definitivo, tutti gli ospedali saranno in rete tra loro, da gennaio 2020 registrati già 1.136 neonati

Registrare la nascita del figlio e nello stesso momento vedersi attribuire il codice fiscale e poter scegliere il pediatra: questo è possibile grazie al protocollo “Cittadini si nasce”, che,  superata con buoni risultati la fase sperimentale, diventa una modalità strutturata che evita ai neo genitori di andare fisicamente da un ufficio all’altro. E in un futuro prossimo, grazie al lavoro di Anci Liguria, potrà essere esteso a tutta la Liguria.

Così mercoledì 8 luglio nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi hanno firmato l’accordo che rende definitivo il progetto interistituzionale “Cittadini si nasce” –  durerà tre anni e prevede il rinnovo automatico -: Stefano Ballearivicesindaco e assessore ai servizi civici, Fabio Ignaccolo direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate, Luigi Bertorellodirettore amministrativo Asl 3, Giovanni Ucci direttore generale Policlinico San Martino, Adriano Lagostena  direttore generale Ente ospedaliero “Ospedali Galliera”,  Paolo Petralia direttore generale Istituto “G.Gaslini”, Marisa Alberti, delegata dal direttore generale dell’Ospedale Evangelico Internazionale e  Federico Pinacci Segretario Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Provincia di Genova

La sigla di questo protocollo mette a sistema una modalità di registrazione dei nuovi nati che è stata molto apprezzata dai genitori: l’interconnessione tra le banche dati dei diversi Enti, l’utilizzo delle Pec per la trasmissione della documentazione, la ricezione della dichiarazione di nascita presso gli ospedali e la tempestiva registrazione all’Anagrafe comunale, l’assegnazione del codice fiscale e l’iscrizione del neonato al servizio sanitario.

A questo punto è possibile, tramite gli operatori delle strutture ospedaliere, che hanno accesso all’anagrafe sanitaria regionale, la scelta del pediatra direttamente in ospedale.

E i numeri ne raccontano il successo, con un trend in forte crescita: dalle 259 denunce di nascita effettuate direttamente in ospedale con questa procedura nella fase di partenza del progetto, tra aprile e dicembre del 2018, (di cui 149 al Policlinico San Martino, 57 all’Istituto Gaslini, 41 al Villa Scassi e 12 all’Evangelico) alle 1136 del primo semestre di quest’anno (354 al Policlinico San Martino, 460 all’Istituto Gaslini, 150 al Villa Scassi, 42 all’Evangelico e 130 al Galliera).

“Il Comune di Genova – sostiene l’assessore ai servizi civici del Comune di Genova Stefano Balleari – ha creduto e sostenuto da subito questo progetto e ora siamo orgogliosi di poter dire che la fase sperimentale si è conclusa con successo. In questo momento di emergenza legato al coronavirus, in cui è necessario evitare gli assembramenti negli uffici, si è dimostrata una prassi vincente, tanto che il sindaco Marco Bucci, in qualità di presidente di Anci Liguria, ha accelerato sull’adesione a questo protocollo di tutti i comuni liguri. Con la firma di oggi mettiamo a sistema un processo che vede gli Enti sempre più vicini al cittadino, in modo da agevolare il contatto con la Pubblica Amministrazione. Ringrazio l’Agenzia delle Entrate, l’Asl 3 e i direttori generali degli ospedali Villa Scassi, Policlinico San Martino, Istituto Giannina Gaslini, Ente Ospedali Galliera, Evangelico Internazionale e l’Ordine dei Medici con i quali abbiamo creato questa importante sinergia”.

“Il rinnovo di questo Protocollo d’Intesa provinciale è un esempio vincente di sinergie territoriali tra Istituzioni che mettono a fattor comune esperienze, tecnologie e competenze. Oggi – afferma il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Fabio Ignaccolo – in questo particolare momento di emergenza sanitaria, il progetto assume ancor di più un’apprezzabile valenza nella sua connotazione di servizio reso al cittadino in maniera “agile”, grazie alle procedure telematiche che semplificano, rinnovano e snelliscono gli adempimenti burocratici nella Pubblica Amministrazione”.

“Si tratta – spiega Luigi Carlo Bottaro, Direttore Generale Asl3 Genova – di un importante esempio di collaborazione fra istituzioni ed Enti che restituisce al cittadino un risultato pratico e di immediata fruizione. Grazie alla condivisione dei percorsi burocratici e alla relativa semplificazione la nascita di un bambino rappresenta per i genitori solo un momento di gioia e felicità, da vivere senza doversi preoccupare di adempimenti amministrativi”.

E la crisi legata al coronavirus è stata anche “un’opportunità – ha sottolineato il direttore generale dell’Istituto Gaslini Paolo Petralia – per dimostrare che insieme si può. Questo metodo di registrazione delle nascite mette la persona al centro e questa buona prassi deve andare ovunque”.

La possibilità di non doversi spostare verso il centro cittadino è stata apprezzata molto dai residenti nel ponente genovese, ha ricordato la dottoressa Marisa Alberti dell’Ospedale Evangelico, che ha sede a Voltri, “e occorre che venga ancora più pubblicizzata”.

“Pensiamo in grande, vogliamo essere ambiziosi e fare sì che questo progetto metta gambe e vada ovunque” ha concluso il vicesindaco Stefano Balleari, inoltre questa best practice ha già ricevuto importanti riconoscimenti, ha ricordato Federico Pinacci, segretario dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Provincia di Genova: “Nel 2018 è stato riconosciuto dal Ministero degli Interni come uno dei progetti più importanti a livello nazionale”.