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Cinque tifosi del Genoa colpiti da Daspo: avevano acceso fuochi nel derby

Genova aspetta il grande giorno: Nel derby il calcio non è solo un gioco
Il derby al Luigi Ferraris con i fuochi d'artificio: era il 14 dicembre 2019

Oggi l’Anticrimine della polizia ha sottoposto 5 appartenenti alla tifoseria organizzata del Genoa al Daspo, divieto di accesso a manifestazioni sportive in relazione all’accensione di numerosi artifizi pirotecnici avvenuta all’interno della Gradinata Nord nelle fasi antecedenti al derby cittadino dello scorso 14 dicembre.

Tale azione aveva comportato notevoli pericoli per l’ordine pubblico stante lo sprigionarsi di copioso fumo e per la contemporanea presenza di torce accese all’interno dell’impianto sportivo, tanto che un malcapitato tifoso doveva ricorrere alle cure dei sanitari poichè cadeva su un artifizio acceso provocandosi ustioni di secondo grado ad una mano.

I provvedimenti di Daspo sono conseguenza delle indagini svolte dalla locale Digos e che hanno consentito l’individuazione ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria dei cinque destinatari dei provvedimenti quali promotori ed organizzatori di tale azione.

Gli stessi si sono avvalsi, per disporre ed attivare i congegni pirotecnici in gradinata, di dodici soggetti completamente travisati da tute e calzari monouso.

Inoltre la successiva perquisizione domiciliare presso l’abitazione di uno dei destinatari del provvedimento ha portato al rinvenimento di artifizi pirotecnici di vario genere.

I provvedimenti di Divieto hanno durata variabile dai 3 ai 6 anni e due di essi sono corredati dall’Obbligo di presentazione al Commissariato di P.S. durante lo svolgimento delle partite del Genoa, in quanto i soggetti erano già stati colpiti da precedenti Daspo.

Inoltre a carico di uno dei soggetti destinatari e già gravato da gravi precedenti giudiziari, il Questore, sulla base di quanto stabilito dalle nuove norme del Decreto Sicurezza, ha disposto il divieto di detenere anche al di fuori delle manifestazioni sportive armi a modesta capacità offensiva, riproduzioni di armi di qualsiasi tipo, compresi i giocattoli riproducenti armi, o strumenti in libera vendita in grado di nebulizzare liquidi o miscele irritanti anche non idonei ad arrecare offesa alle persone, prodotti pirotecnici di qualsiasi tipo, nonché sostanze infiammabili ed altri mezzi comunque idonei a provocare lo sprigionarsi delle fiamme.