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Caso auto blu e fondi pubblici: Galliera nei guai. Consiglio di Stato dà ragione a M5S

Donna investita, rampa Sopraelevata chiusa e poi riaperta
Ospedale Galliera di Genova (foto d'archivio)

“Anche il Consiglio di Stato conferma ciò che sosteniamo da mesi. L’ospedale Galliera è a tutti gli effetti un ente pubblico, e in quanto tale deve giustificare con trasparenza come utilizza i fondi pubblici che riceve. Questa sentenza rappresenta una seconda, storica, vittoria non solo del MoVimento 5 Stelle ma di tutti i cittadini liguri a cui viene riconosciuto il diritto di conoscere come l’ospedale impiega il denaro pubblico. E cioè, a giudicare dall’ingorgo del pronto soccorso, male.”

Lo ha dichiarato oggi la consigliera regionale del M5S Alice Salvatore, a seguito della sentenza della sentenza del Consiglio di Stato, che la scorsa settimana “ha riconosciuto il diritto/dovere di verificare il bilancio dell’ente e l’uso dell’auto blu”.

“Il Galliera – ha aggiunto Salvatore – fornisca le pezze giustificative degli spostamenti in auto blu dei suoi vertici, senza ulteriori ritardi. E giustifichi anche, carte alla mano, le spese legali presso i prestigiosi e costosi studi Cocchi e Sonino. Tanto più perché l’ospedale ha già in dotazione assistenza legale interna, e non si capisce quindi per quale ragione debba spendere altri soldi pubblici in costose consulenze esterne, con l’intento di sottrarsi al dovuto controllo sul suo bilancio.

Come ricorda la sentenza del Consiglio di Stato, oltretutto, l’Ente era già perfettamente a conoscenza del diritto/dovere di rendere conto del bilancio a pubblici ufficiali quali siamo noi consiglieri regionali (che abbiamo proprio il compito di vigilare sul corretto utilizzo del denaro pubblico), e non solo a fronte della sentenza del Tar che ci ha visti vincitori un anno fa (sentenza n. 273 del 29 marzo 2017 il Tar per la Liguria), ma persino per vie di ben altre due sentenze del Consiglio di Stato stesso, da sommarsi a quella degli ultimi giorni, e proprio con riferimento alla natura giuridica dell’Ente Ospedaliero che deve essere sottoposto a controllo pubblico (cfr. Consiglio di Stato III, 8 febbraio 2013 n. 735 e 4 ottobre 2017 n. 4631), come puntualmente viene ricordato a Palazzo Spada.

I vertici dell’ospedale si affrettino a rendere conto di tutte queste spese, e rendano finalmente noto anche il fantomatico piano economico finanziario per il progetto del nuovo ospedale, prima che la Regione vada a impelagarsi nel finanziamento con soldi pubblici di un progetto economicamente non più sostenibile, come annuncia Claudio Mori, procuratore della Corte dei Conti. Siamo stanchi di vedere i contribuenti  indebitati a causa di amministratori incapaci se non peggio, e privati anche di quei servizi che è dovere degli enti pubblici garantire”.