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Calcio – Parla il nuovo allenatore del Valdivara 5 Terre

Beverino – Classe 1964, ex portiere, lunigianese di Soliera ove da giocatore mosse i primi passi. Da lì poi arrivò a Battifollo e vari sono i pali da lui in seguito difesi nella nostra provincia. Trattasi di quel Marco Tonelli che il fresco presidente Matteo Salsano, conosciutolo al Vezzano, ha chiamato a ricostruire da allenatore la Prima squadra del Valdivara 5 Terre sul campo.

Da tecnico, dalle nostre parti lo si conosce basicamente per aver allenato Canaletto Sepor, Don Bosco Spezia e appunto Vezzano; ma non dimentichiamo che s’è fatto valere eccome pure in Toscana, tra Viareggio e Montignoso, nonché con quella sorprendente salvezza ai playout col Tirrenia in 1.a Categoria. Da non sottovalutare le stesse esperienze a livello Juniores anzitutto alla Sarzanese e al Pietrasanta.

Insomma qualche esperienza alle spalle c’è…

<Già, non sono di certo di primo pelo, in particolare è stata significativo il periodo in Eccellenza alla Virtus Viareggio dov’ero prima d’accettare questa nuova avventura. Ad ogni modo, è bello tornare in provincia spezzina dove sono stato tanti anni da calciatore al Canaletto e qui ricordo con particolare soddisfazione quel ritorno dalla 2.a alla 1.a, sotto la guida tecnica di Fabrizio Vaccarini. Inoltre sempre da “canarino” ho intrapreso il mio percorso da trainer>.

Ma veniamo a Beverino.

<Sono riconoscente alla neodirigenza beverinese per la fiducia accordatami quale coach, evidentemente al Vezzano (qua ho conosciuto l’attuale presidente) avevo favorevolmente impressionato, cosa che mi dà ulteriore fiducia e consente a questo nuovo discorso di partire sotto i migliori auspici. Sfida notevole che però accetto con entusiasmo. Del resto il Valdivara e Beverino meritano senza dubbi un certo palcoscenico>.

I primi orientamenti in vista d’un campionato 2020-’21 che salvo sorprese dovrebb’essere di Promozione ?

<C’impegneremo eccome per far funzionare il prossimo Valdivara che s’annuncia assai giovane, alla conseguente scarsità magari di mestiere raccomanderei d’ovviare coi cosiddetti attributi, come quando nei “miei” Anni Settanta c’era un po’ meno tattica e si suppliva con una gran grinta: per rendere l’idea. In generale faremo di tutto e di più nell’obiettivo di valorizzare questi ragazzi che saranno della partita>.