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Black lives matter, Colombo doesn’t. Toti: il busto del grande genovese resta nel mio ufficio

Governatore ligure Giovanni Toti (foto d'archivio)

“Se non fosse drammatico, sarebbe solo grottesco. La mancanza di idee del presente talvolta decide di accanirsi sull’eredità del passato. Mi chiedo come si possa pensare di distruggere una statua di Cristoforo Colombo per fare giustizia della morte di un giovane di colore in Usa”.

Lo ha dichiarato stasera su fb il governatore ligure Giovanni Toti.

“Perché? – ha sottolineato Toti – Colombo non fu esattamente amichevole con i nativi americani?

Se è per quello all’epoca di Colombo, in Europa, ci si scannava per divergenze religiose, tra città vicine e per molto altro.

E allora radiamo al suolo la Firenze rinascimentale perché faceva guerra a Siena, o i Palazzi dei Rolli di Genova perché la Repubblica Marinara non sempre ha usato il guanto di velluto con i suoi rivali?

Ma di cosa stiamo parlando?

Se nel mirino poi finisce anche ‘Via Col Vento’ per razzismo, allora la china è proprio brutta.

Che si fa? tutti i film storici che raccontano realtà talvolta poco edificanti li bruciamo? Allora, a proposito, cancelliamo anche i film sul martirio di Giovanna D’Arco perché racconta una storia di violenza sulle donne?

Mi permetto di ricordare che Calimero, altro personaggio potenzialmente nel mirino, non era nero, ma solo sporco.

Che per la pubblicità di un detersivo ha pure senso, dunque pregherei di salvarlo dalla furia iconoclasta di questa revisione storica.

Alla fine temo abbia ragione Osho: ma allora, non dobbiamo cambiare nome anche alla Casa Bianca?

Comunque, state tranquilli: in Liguria non vieteremo né i Negroni né i Watussi di Vianello!

Non vi preoccupate. Il mezzo busto del nostro genovese Cristoforo Colombo rimarrà nel mio ufficio”.