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Bare in mare, procura di Genova apre inchiesta su crollo cimitero Camogli

La frana al cimitero di Camogli (foto di repertorio fb)

Bare in mare. La procura di Genova oggi ha aperto un fascicolo per frana colposa per il crollo, avvenuto ieri, di parte del cimitero di Camogli.

L’indagine, al momento, è a carico di ignoti.

Nel mirino degli investigatori ci sono anche i lavori che erano stati realizzati da poco tempo.

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Intanto, si preannunciano tempi lunghi e attività di recupero complesse per i feretri finiti in mare. Dopo una prima analisi dei tecnici, l’assessore regionale alla Protezione Giacomo Giampedrone e il sindaco di Camogli Francesco Olivari hanno fatto il punto della situazione.

Due azioni contemporanee saranno messe in atto: “Dobbiamo operare con estrema delicatezza come se ci fossero persone vive ancora sotto – ha detto Giampedrone – la prima sarà la demolizione dei loculi ancora in bilico sul costone con traslazione dei feretri interessati, contemporaneamente lavoreremo con un pontone da mare e ogni giorno emetteremo come Protezione Civile un bollettino da condividere con tutti gli operatori. È una situazione estremamente complessa perché la falesia è ancora pericolosa e non possiamo mettere in pericolo gli operatori”.

A preoccupare i tecnici anche lo sperone di roccia a levante del cimitero dove insiste il belvedere mentre al momento la situazione delle abitazioni a ponente “non è peggiorata” ha aggiunto Giampedrone.

Il sindaco Olivari attraverso gli uffici comunali attiverà le procedure di somma urgenza per l’assegnazione dei lavori a mare e a terra. La Protezione civile ha anche attivato un servizio di supporto psicologico per i famigliari dei feretri coinvolti.