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Avvenente, Bruccoleri e Salemi (Iv): Impensabile trasferire Gaslini in Valpolcevera

Ospedale Gaslini di Genova Quarto (foto d'archivio)

“Appare fuori luogo e persino inimmaginabile, soprattutto a fronte delle urgenti necessità cittadine, l’ipotesi appresa dai media locali di trasferire l’ospedale pediatrico Istituto Giannina Gaslini dalla splendida area di Sturla dov’è sorto nel 1938 e si è sviluppato nel corso dei decenni, all’area dell’ex Mira Lanza in Valpolcevera. A dichiararlo dichiara il Gruppo Italia Viva del Comune di Genova composta dai consiglieri Mauro Avvenente, Mariajosè Bruccoleri e Pietro Salemi.

“Il Gaslini – proseguoni itre consiglieri – rappresenta un’eccellenza scientifica a livello nazionale e internazionale, un vanto per la sanità ligure. È rinomato nel mondo per le cure prestate a tutti i bimbi che ne hanno necessità senza distinzione di provenienza, colore o residenza. I risultati medici d’avanguardia tante volte dimostrati, sono il frutto di professionalità e competenze di altissimo livello che, unite alla passione profusa e alle condizioni ambientali offerte dai padiglioni immersi nel verde e affacciati sul mare, garantiscono cure di qualità eccezionale ai piccoli pazienti. Per giunta il trasferimento del Gaslini non risolverebbe affatto i problemi della Valpolcevera.

Nella futura mappa ospedaliera cittadina, da anni si pensa di rispondere a questa legittima richiesta dei cittadini della Valpolcevera con l’edificazione di un ospedale nuovo agli Erzelli, che costringerebbe tutti a uno spostamento verso la sommità delle colline, lontano dal centro abitato.

Nessuno di questi scenari appare ragionevole, ma l’ipotesi del trasferimento del Gaslini in Valpolcevera contiene un’ulteriore aggravante.

Impossibile non pensare, infatti, alla ipotizzabile destinazione dell’area di pregio occupata attualmente dal Gaslini, eccezionale per posizione e panorama, che potrebbe essere trasformata in zona residenziale per pochi privilegiati, operazione che sarebbe frutto di una mera e becera speculazione compiuta a scapito dei bambini ammalati.”