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Area gialla da lunedì. Alisa: Rt 0.94, pressione su ospedali sotto soglia attenzione

Alisa, sistema sanitario regionale della Liguria (foto d'archivio)

“Il Report 41 dell’Iss-Ministero della Salute che definisce il quadro epidemiologico della nostra regione ha indicatori da area di criticità gialla come il precedente Report 40. Pertanto, secondo le norme vigenti, scattano automaticamente le regole da area gialla. Gli indicatori di trasmissione sono in lieve diminuzione, l’indice R(t) osservato è 0,94 con un intervallo inferiore di confidenza a 0,98. La pressione sugli ospedali è sotto la soglia di attenzione“.

Lo ha riferito stasera il prof. Filippo Ansaldi, responsabile prevenzione di Alisa.

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“L’incidenza invece, che fino alla settimana scorsa era in lieve ma costante calo – ha aggiunto il prof. Ansaldi – negli ultimi giorni ha ripreso a salire seguendo il trend nazionale. In Liguria l’aumento però è trainato quasi esclusivamente dall’estremo Ponente.

Il piano di vaccinazione che sta partendo dipende dai vaccini che riceviamo. Programmazione non facile alla luce dei continui cambiamenti: in 9 giorni sono arrivate 12 modifiche di consegne.

Stiamo terminando la fase 1 stretta. In questo momento abbiamo in parallelo la fase 1 allargata (operatori sanitari e comunità che non rientrano nelle Rsa ma in cui abbiamo osservato un pesante impatto del virus) e la fase 1 che riguarda gli over 80 che prevediamo terminerà agli inizi di maggio. Verso la fine di aprile sarà possibile cominciare la prenotazione delle categorie ultrafragili.

La fase 3 partirà a breve con le categorie prioritarie individuate dai documenti di indirizzo del ministero della Salute, ossia personale docente e non docente, Forze armate e Forze dell’ordine, personale di Polizia dei penitenziari e detenuti, Polizia locale, Protezione civile, personale di uffici giudiziari, appartenenti a luoghi di comunità e altri servizi essenziali.

Il personale docente e non docente dal 9 marzo dovrà rivolgersi al proprio medico, così come quello della Polizia locale e gli appartenenti agli uffici giudiziari, mentre gli appartenenti alle Forze dell’ordine dovranno rivolgersi a loro referenti interni perché, in base a interlocuzioni in corso con le Prefetture, la vaccinazione verrà effettuata per la maggior parte all’interno dei vari Corpi di appartenenza.

Siamo in attesa di chiarimenti dal ministero della Salute perché vengano meglio individuate le altre categorie essenziali. È previsto che i medici di Medicina generale provvedano anche alla vaccinazione dei vulnerabili dai 18 ai 65 anni; successivamente si occuperanno anche degli altri 18-65enni che non senza specifici fattori di rischio.

Lunedì 8 ci saranno le prove generali per il sistema informatico e da martedì 9 potranno cominciare le prenotazioni in base alla quale sarà predisposta l’agenda delle vaccinazioni.

La circolare del ministero della Salute arrivata il 23 febbraio ha precisato che il vaccino AstraZeneca può essere somministrato anche ai soggetti tra i 55 e 65 anni, o meglio è raccomandato tra i 18 e i 65 anni e ai soggetti vulnerabili. Attualmente la raccomandazione non si estende ai soggetti estremamente vulnerabili o ultravulnerabili”.