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A26, incidente fra Masone e Ovada: muore 40enne. Ancora uno scontro fra auto e Tir

Incidente mortale in A26, morto imprenditore genovese Paolo Scerni (foto di repertorio fb)

Incidente mortale intorno alle 22,30 di ieri sull’autostrada A26 tra Masone e Ovada in direzione Gravellona Toce, nei pressi dell’area di servizio Anzema.

A26, incidente fra Masone e Ovada: morto l’imprenditore genovese Paolo Scerni

Secondo una prima ricostruzione degli agenti della Polizia stradale, intervenuti sul posto, l’auto su cui viaggiavano due persone si è scontrata contro un Tir che si stava immettendo in autostrada.

Il conducente della vettura è morto sul colpo. Il passeggero è rimasto ferito e trasportato con un’ambulanza del 118 in codice giallo al pronto soccorso dell’ospedale San Martino di Genova.

Intorno a mezzanotte il tratto autostradale era ancora chiuso per le operazioni di rimozione dei veicoli coinvolti.

Sempre ieri, sull’A10 Genova–Ventimiglia, all’altezza di Celle Ligure, un altro incidente (ancora uno scontro fra un’auto e un Tir) ha causato la chiusura dell’autostrada in entrambe le direzioni per diverse ore. La conducente 35enne dell’auto è rimasta gravemente ferita ed è finita in Rianimazione.

E un paio di settimane fa era avvenuto un altro incidente mortale in cui erano rimasti coinvolti un’auto e un Tir in A10 sulla tratta Aenzano-Voltri.

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“Io c’ero e ho prestato soccorso” ha raccontato stamane un utente sulla pagina fb “Comitato autostrade chiare” in merito all’incidente mortale in A26.

“Intanto – ha aggiunto – non diciamo cazzate e non diamo colpa ad Autostrada, che per una volta colpa non ha.

Il camionista è uscito dalla piazzola Anzema, al km. 20 circa, in contromano. Invece di fermarsi e fare retromarcia col suo bilico, ha pensato bene di fare inversione per rimettersi nel senso giusto di marcia.

Ma un bilico di traverso, di notte in autostrada, non si vede. E infatti quei 2 poveretti, di cui uno è morto e l’altro è illeso, sono finiti dritti sotto il pianale del bilico senza in pratica frenare.

Ora chiarito questo punto. C’è un altro punto da chiarire. Non esiste che quando si è in coda per incidente o altri motivi, tutte le corsie vengano occuptae, non permettendo ai mezzi di soccorso di accedere all’incidente e/o passare in caso l’ambulanza, i pompieri ecc avessero un’altra urgenza.

Lasciate sempre libero un passaggio o corsia. Un secondo in più o in meno, può fare la differenza fra la vita e la morte”.

I dettagli del contenuto della testimonianza pubblicata su fb sono ovviamente da verificare e gli agenti della Polizia stradale stanno indagando sul caso.