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A Torino ha preso il via Beuys senza Beuys

Fino al 26 settembre a Torino una serie di eventi per ricordare il grande maestro tedesco della Land Art che ispirò il manifesto dei Verdi in Germania nel 1980 e ne fu il trascinatore

Joseph Beuys

Torino. Un progetto dedicato alla natura, alle api ed al ricordo di uno dei più grandi artisti del Novecento: Joseph Beuys. Sono questi i temi salienti dell’ evento culturale, che ha preso il via ieri a Torino alle Officine Caos (si concluderà il 26 settembre) organizzato da “Delle Ali Teatro” e da Letizia Bosco ed Antonello Cassinotti.

BEE è la seconda Residenza del progetto “Beuys senza Beuys”: si tratta di una ricerca performativa attorno alla figura ed alle opere del grande artista tedesco Joseph Beuys.

“Avevamo inaugurato la prima Residenza – ci hanno spiegato gli organizzatori- col suo appello in “Difesa della Natura”. Per tornare a riflettere sulle relazioni tra esseri viventi, ci dedicheremo ora al postulato “Ogni Uomo è un Artista” e in particolare alle api”.

Beuys è stato un grande artista del Novecento, un visionario capace di realizzare opere straordinarie nell’ambito della Land Art che sono in continua evoluzione. Ad esempio solo nel 1987 venne portata a termine la sua celebre installazione “7000 querce”, iniziata nel 1982. L’operazione, che venne conclusa un anno dopo la morte dell’artista, deve in realtà essere ancora ultimata, dal momento che occorreranno ancora circa trecento anni prima che le 7000 querce diventino davvero il grande bosco immaginato da Beuys.

“Joseph Beuys- ci ha spiegato il noto editor e critico d’arte Armando D’Amaro- con questa opera è riuscito addirittura ad oltrepassare i limiti temporali della sua stessa esistenza. E’ riuscito a trasformare una azione ordinaria, e spesso da certa critica e dal pubblico banalizzata, come quella di piantare alberi, in un grande rito collettivo capace di evocare i significati più profondi del rapporto fra l’uomo e la natura. Quella famosa installazione venne realizzata in occasione della settima edizione della grande esposizione Documenta che si svolge ogni cinque anni nella città tedesca di Kassel. L’ idea di ricordare a Torino Beuys, attraverso questo progetto così interessante, perciò è da considerarsi davvero una iniziativa lodevole alla quale invito a partecipare fino al 26 settembre tutti gli amanti dell’arte e della natura”.
Il programma prevede momenti di studio, creazione di riflessioni all’ interno dei gruppi, incontri pubblici impollinanti ed un laboratorio di soundpainting gratuito ed accessibile a tutti, che permetterà di partecipare attivamente alla performance conclusiva che è stata programmata per il 26 settembre.

Ieri c’è stato il primo incontro dal titolo: “Le api e l’uomo” ispirato dalle ricerche di Rudolf Steiner, con il dottor Francesco Forcellini, medico antroposofo.
Il programma proseguirà questo pomeriggio dalle 17 alle 19 e 30 nella Casa del Quartiere di San Salvario, via Morgari 14, con “Sognare la Terra”, un laboratorio dedicato a sogni e risvegli con Fabrice Olivier Dubosc, psicoterapeuta decoloniale.

Domani, dalle 17 e 30 alle 19 e 30 al Parco del Valentino, viale Cagni 37 si terrà “Sciamando” passeggiata con l’ apicoltrice Francesca Doro, esperta di arte contemporanea.

Dal 23 al 25 settembre, dalle 17 e 30 alle 20 alle Officine Caos, in piazza Montale 18a ci sarà “Soundpainting”, laboratorio con Giancarlo Nino Locatelli, musicista e soundpainter.

Il 26 settembre, alle ore 22 alle Officine Caos si svolgerà la BEE performance di delleAli Teatro.
Tutti gli appuntamenti sono aperti a chi lo desideri, adulti e bambini, gratuiti ed a prenotazione obbligatoria. Gli eventi si svolgono nel rispetto delle normative COVID-19.
Per prenotare, o per avere maggiori informazioni sugli eventi, è possibile contattare l’ indirizzo di posta elettronica info@delleali.it

Il progetto è realizzato da delleAliteatro con Officine Caos, Azienda BelloDoro Miele, Antonello Cassinotti, Giancarlo Nino Locatelli, Letizia Buoso, Giada Balestrini, Studio medico Forcellini, Centro Antroposofia, Casa del Quartiere di San Salvario, Fabrice Olivier Dubosc, Clinica della Crisi, Maurizio Bello, Francesca Doro, Vesna Scepanovic e Maria Nieddu.
CLAUDIO ALMANZI