
Arrestato a Ventimiglia il latitante ricercato dal 2018
Dopo sette anni di latitanza oggi è stato finalmente arrestato un 28enne di origini marocchine, ricercato per tentata violenza sessuale, lesioni aggravate e minacce gravi ai danni di una minorenne.
Il nordafricano è stato individuato e fermato dagli agenti della Polizia di Frontiera di Ventimiglia nel corso dei controlli rafforzati disposti dal Questore di Imperia e dal Prefetto Antonio Giaccari, nell’ambito delle operazioni di sicurezza lungo il confine con la Francia.
I fatti risalgono al 2018 in provincia di Pavia
L’episodio che ha dato origine alla condanna risale a gennaio 2018, quando il giovane aveva avvicinato una minorenne per strada in provincia di Pavia, molestandola e abbassandosi i pantaloni davanti a lei. La vittima, nel tentativo di fuggire, era caduta a terra riportando una ferita alla testa e si era salvata anche grazie all’intervento di alcuni passanti e quindi delle For<e dell’ordine. Dopo quell’aggressione, il marocchino si era reso irreperibile facendo perdere le proprie tracce per anni.
Fermato a bordo di un autobus diretto in Francia
Il latitante è stato riconosciuto a bordo di un autobus diretto Oltralpe, dove probabilmente sperava di continuare la sua fuga. Nonostante il tentativo di confondersi tra i passeggeri, l’intuito e l’esperienza degli agenti hanno permesso di individuarlo. Alla richiesta dei documenti, il nordafricano ha dichiarato di esserne sprovvisto, ma i controlli dattiloscopici effettuati negli uffici della Polizia di Frontiera di piazza della Libertà hanno confermato la sua identità. A quel punto, per lui sono scattate le manette.
Condannato a due anni e sei mesi di reclusione
Il 28enne marocchino, già noto alle Forze dell’ordine anche per reati di furto e spaccio di stupefacenti, dovrà ora scontare una pena di due anni e sei mesi di reclusione. Dopo l’arresto, è stato trasferito nel carcere di Sanremo, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria.
L’operazione si inserisce nel quadro delle attività di controllo intensificate sul confine, coordinate dal Direttore della I Zona Polizia di Frontiera di Torino, Michele Sole, e dal Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, che hanno permesso di riportare in carcere un ricercato pericoloso e di garantire maggiore sicurezza sul territorio ligure.
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