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Sostituzione etnica, Becchi: vicoli violenti e pieni di neri. Sul bus arabi e africani

Prof. Paolo Becchi e poliziotto di fronte a degli africani

La sostituzione etnica spiegata in modo semplice e personale da un residente del Centro storico genovese: il prof. Paolo Becchi.

La mia vita, fino a pochi giorni fa, era l’Università. I colleghi, gli studenti, il personale amministrativo. Qualche studente straniero o nato qui, ma da genitori non italiani.

Ho però sempre avuto la sensazione di vivere tra italiani, anche se alcuni erano albanesi o ecuadoriani, perché tutti quelli che ho incontrato rispettavano la nostra cultura, i nostri usi e costumi, e parlavano la nostra lingua. Era un orizzonte confortevole, ma limitato.

Oggi sono non solo pensionato, ma vivo da pochi mesi nel pieno Centro storico di Genova (prima non è che fossi così lontano, abitavo vicino all’Annunziata).

Ci sono vicoli dove giovani di tutti i colori non si “bucano” più. Ora consumano nuove droghe. E, spiace dirlo, sembrano zombie.

Strade dove vedi solo neri che parlano, sempre ad alta voce, una lingua che non comprendo, se non ogni tanto un po’ di francese. E che non capisco bene cosa facciano tutto il giorno.

Di notte gli episodi di violenza sono frequenti. Ma no, non farò un discorso “fascio” di sicurezza. Al diritto alla sicurezza ho sempre preferito la sicurezza dei diritti.

Ho preso il bus e, vi assicuro, non ci sono gli over 70 con il biglietto (solo per pochi giorni ancora gratis a Genova) ma arabi, musulmani, africani famiglie intere con tre figli e carrozzine.

A parte l’autista Amt e il sottoscritto non so quanti italiani fossero a bordo di quel bus. E forse eravamo gli unici genovesi.

La domanda che io mio pongo è: ma io cosa ho in comune con questa gente se non l’appartenenza alla stessa specie? Non è poco, ma basta questo legame a creare il senso di una comunità?

Questa mia riflessione ha suscitato una bella discussione sui social network e spero che la susciti anche sulla pagina Fb di Liguria Notizie.

Molti commenti dei lettori meriterebbero una discussione pubblica, ma nella nostra città ogni discussione ormai è impossibile e del resto io ormai sono un personaggio scomodo e isolato.

Invito però tutti coloro che hanno letto il mio breve articolo a leggere anche i commenti. Ne vale la pena.

Sulla mia pagina Fb e su quella di Liguria Notizie c’è una piccola comunità di persone pensanti ed è un buon segno. In ogni caso, ringrazio tutti i lettori. Prof. Paolo Becchi