“Dispiace dover notare una certa anomalia nel Pd che sulle responsabilità politiche, ma non solo, della sua classe dirigente ha, sempre più spesso, un comportamento asimmetrico. Sempre pronto a chiedere le dimissioni, relazioni della Premier Giorgia Meloni in Parlamento e l’espulsione se l’esponente è di centrodestra, ma non è mai pronto a prendere provvedimenti se invece appartiene al suo partito”.
Lo ha dichiarato oggi il deputato genovese e coordinatore ligure di FdI Matteo Rosso, commentando “la mancata presa di posizioni, e soprattutto provvedimenti, da parte del partito guidato da Elly Schlein di fronte ai gravi fatti accaduti a Genova e a Savona” a seguito della frase di odio e violenza pronunciata ieri in Sala Rossa dal consigliere comunale del Pd Claudio Chiarotti (che poi si è scusato) contro l’ex assessora e attuale capogruppo comunale di FdI Alessandra Bianchi mentre il centrodestra stava commemorando l’attivista conservatore Charlie Kirk, assassinato in Usa, nonostante il diniego della maggioranza di centrosinistra che sostiene la sindaca Silvia Salis: “Vi abbiamo già appeso per i piedi una volta”.
“Non mi riferisco – ha aggiunto Rosso – solo al fatto che, di fronte alle gravissime parole pronunciate ieri a Tursi dal consigliere comunale dem Claudio Chiarotti, il Pd non abbia speso, a livello locale e men che meno nazionale, una sola parola di condanna o di critica su quanto detto.
Non lo ha fatto nemmeno di fronte alle surreali scuse con cui il consigliere ha attribuito la responsabilità delle sue parole all’essere antifascista, ma poi si è contraddetto aggiungendo che non ci sono fascisti a Genova.
Parole degne di Monicelli e altro esempio di quel ‘mascettismo’ che regna nel ‘campo largo’.
Ma non mi riferisco solo a questo. Mentre il sindaco di Genova Silvia Salis imputa al Governo Meloni la mancanza di sicurezza, ma toglie il Taser alla Polizia locale, ancora peggio fa il suo omologo a Savona.
Il sindaco Marco Russo mantiene con convinzione al posto di vicesindaco chi ha messo in pericolo se stesso e gli altri guidando con tassi alcolemici ampiamente fuori norma.
Sul tema abbiamo atteso, con rispetto politico, ma ancor prima umano, che la figlia della vicesindaco Di Padova fosse fuori pericolo e che il Pd avesse tutto il tempo per fare delle considerazioni politiche sull’accaduto che purtroppo però, sono culminate con la piena riconferma della stima al vicesindaco.
Non vorrei che la giustificazione fosse che ‘sono compagni che semplicemente sbagliano’, l’abbiamo sentito spesso nel passato durante i tempi bui del terrorismo rosso e non vorrei ascoltarlo di nuovo se non altro per il rispetto ai ruoli istituzionali che vengono ricoperti.
Come ha detto ad Ancona ieri Giorgia Meloni di esempi di doppiopesismo dalla sinistra ne abbiamo a bizzeffe e occuperei due pagine di giornale nell’elencarli, ma non mi interessa fare la morale al Pd. Quello che voglio è difendere Genova, Savona e la Liguria da chi predica bene e razzola, male, sulle spalle dei cittadini”.
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