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Rapallo, crollo diga del porto nel 2018: condannato l’ex dirigente del Genio civile

Rapallo, crollo diga del porto nel 2018: condannato l’ex dirigente del Genio civile
Il porto di Rapallo, la diga parzialmente distrutta (segnata in rosa)

La mareggiata devastante del 2018 causò l’affondamento di oltre 200 yacht. Due anni con la condizionale per Alessandro Pentimalli, unico imputato nel processo

Arriva la condanna per il crollo della diga del porto turistico Carlo Riva di Rapallo, avvenuto durante la violenta mareggiata del 29 ottobre 2018, quando onde alte fino a dieci metri devastarono il litorale ligure, abbattendo parte della strada per Portofino e causando gravi danni al porticciolo privato. Il tribunale ha inflitto due anni di reclusione con la condizionale ad Alessandro Pentimalli, ex direttore del Genio civile, ritenuto responsabile per il mancato controllo e le irregolarità nei lavori di rinforzo della diga.

Pentimalli, difeso dall’avvocato Claudio Zadra, era l’unico imputato nel processo. Secondo la Procura di Genova, i lavori eseguiti prima della mareggiata sarebbero stati affetti da difetti di progettazione, mancando delle dovute prescrizioni tecniche e della vigilanza necessaria da parte dell’ente pubblico. L’ex dirigente era accusato di non aver esercitato i controlli previsti, contribuendo indirettamente al cedimento dell’opera in uno dei momenti più critici per la costa ligure.

Il bilancio di quella notte resta ancora oggi impressionante: 225 imbarcazioni danneggiate o affondate, molte delle quali grandi yacht, inclusa l’imbarcazione appartenente a Pier Silvio Berlusconi. La potenza dell’acqua ruppe gli ormeggi, trascinando le barche contro i moli e le scogliere, in uno scenario apocalittico che riportò l’attenzione nazionale sulla fragilità delle infrastrutture marittime.

Inizialmente era stato indagato anche il progettista delle opere di rinforzo, Ernesto La Barbera, successivamente uscito dal procedimento per motivi di salute. Ora, dopo la sentenza, l’avvocato Zadra ha annunciato che, una volta rese note le motivazioni della condanna, valuterà un possibile ricorso in appello.

La vicenda del porto di Rapallo rimane uno dei casi più eclatanti legati agli effetti della crisi climatica sul territorio e solleva ancora oggi interrogativi sulla sicurezza delle opere costiere e sul ruolo della vigilanza tecnica da parte delle istituzioni pubbliche.

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