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16a Puntata del format di Palazzo della Meridiana

16a puntata del format di Palazzo della Meridiana

Palazzo della Meridiana Incontra, Simone Regazzoni, 2 libri per un autore, Giovedì ore 18, presentazione dei libri “I segni del male” e “La palestra di Platone”

La sedicesima puntata del format ideato da Palazzo della Meridiana, per rimanere connesso con il suo pubblico in questo periodo di restrizioni, ha come protagonista Simone Regazzoni.

Filosofo, già allievo di Jacques Derrida, Simone Regazzoni insegna presso l’Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata di Milano diretto da Massimo Recalcati. Collabora con la Scuola Holden di Torino. Scrive per “Tuttolibri” “La Stampa”. E’ autore di diversi volumi, tradotti anche all’estero, tra cui ricordiamo: Jacques Derrida. Il desiderio della scrittura, Feltrinelli, 2019; Iperomanzo. Filosofia come narrazione complessa, il melangolo, 2019; La Palestra di Platone, Ponte alle Grazie, 2020. E’ autore di diversi romanzi tra cui: Abyss, Longanesi, 2014; Foresta di tenebra, Longanesi, 2017; I segni del male, Rizzoli, 2020.

L’incontro verrà trasmesso in streaming sulla pagina Facebook e sul canale youtube di Palazzo della Meridiana.

Modera l’incontro Giulia Cassini.

SCHEDE LIBRI

I segni del male, Rizzoli, 2020

Roma, 2020. Sulle strade della città la neve si mescola con il sangue. Davanti allo specchio del bagno, Giulia osserva i lividi dell’ultimo allenamento di MMA sul corpo scolpito. Poi indossa la divisa di ordinanza ed esce nella notte. Roma è ricoperta da una coltre di neve. Nel Foro romano – dove, secondo la leggenda, è sepolto Romolo – è stato ritrovato il cadavere di una donna sventrata. Un serial killer sta mettendo in ginocchio la capitale attraverso efferati delitti che rimandano alla fondazione della città eterna e ai riti sacrificali della Roma arcaica. Uccide con addosso una testa di lupo e un mantello di pelliccia e incide sulla pelle delle vittime un’oscura maledizione: ‘sakros esed’. Per l’ispettore Giulia Rakar è solo l’inizio di un’indagine pericolosissima. Nonostante a trentun anni sia una profiler impeccabile, Giulia nasconde una profonda ferita del passato e convive con il buio da quando era bambina. Perché le sfaccettature del Male sono infinite e anche quando sei convinto di essere tu a dargli la caccia lui può dare la caccia a te. E stavolta per risolvere il caso non le basterà entrare nella mente del killer: dovrà evitare che sia lui a entrare nella sua.

La palestra di Platone, Ponte alle grazie, 2020.

Per troppo tempo la filosofia è stata ridotta a mero discorso teorico disincarnato per pensatori da tavolino. È arrivato il momento di cambiare postura e rimettere in gioco il corpo in filosofia. È arrivato il momento di tornare alla palestra di Platone, il gymnasion a nord ovest di Atene in cui Platone e i suoi allievi praticavano con la stessa serietà il dialogo e la lotta. Si tratta di rileggere in modo inedito la filosofia platonica come cura e allenamento del plesso mente-corpo e di proporre una filosofia incarnata per l’oggi. È il compito che si prefigge Simone Regazzoni: rimettere il filosofo in piedi, abbandonare l’archeologia del sapere e iniziare a pensare a partire dal e attraverso il corpo. La filosofia torna così a essere un’arte del corpo vivente attraverso cui fare esperienza dei propri limiti e del loro superamento, della paura, della fatica,del dolore, della gioia, della propria potenza di esistenza, della possibilità di sottrarsi a dispositivi di potere e di elevarsi. Passando per Thoreau, Nietzsche, Foucault, Shusterman si arriva al culturismo di Schwarzenegger, ai pugni di Muhammad Ali, alle Mixed Martial Arts, agli allenamenti di Bruce Lee e all’Arte marziale del Hwa Rang Do praticata da Simone Regazzoni. Egli stesso filosofo atleta che si muove nell’orizzonte della filosofia incarnata per provare ogni giorno a essere migliori di ciò che si è.

INCONTRI IN PROGRAMMA

PUNTATA 17 Giovedì 1 aprile ore 18: Palazzo della Meridiana Incontra … iSegretiDeiVicoliDiGenova. Viaggio tra arte, storia e curiosità del centro storico della Superba. Un racconto insieme al blogger genovese Antonio Figari.