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Volley, Scattina: il coach vincente del Valdimagra

S. Stefano Magra – Vincere un campionato e festeggiare una salvezza: è quanto capitato al Valdimagra Volley Group in chiusura dell’ultima stagione pallavolistica. Bando alla confusione e ai rischi di polemica, l’accaduto è di sicuro più che comprensibile, poiché la salvezza era quella della compagine rossoblù principale che così giocherà di nuovo nel prossimo campionato in Serie B nazionale maschile.

Ma coach Lino Scattina, classe 1956 che ha condotto alla vittoria del campionato di 2.a Divisione la seconda squadra femminile valligiana (la prima è arrivata seconda in 1.a…anche se può sembrare un gioco di parole) è davvero d’accordo, su tutta la linea?

<Sono arrivato a Santo Stefano Magra una decina d’anni or sono e da allora, salvo una parentesi di una mezza stagione alla Pallavolo Carrarese, non mi sono più mosso. Pallavolisticamente ormai sono di qui e non per convenienza, interesse o imposizione, bensì perché qui ho trovato l’ambiente per me ideale in senso sia sportivo che umano. Oggi some oggi i successi di qualsiasi squadra del Gruppo Valdimagra Volley li sento un po’ anche miei>.

Come ci siamo arrivati a tale sorta di simbiosi ?

<Ho avuto in gestione tecnica 3 gruppi di ragazze fra Serie C, D e “under” varie, il primo fu quello con cui si vinse sia il titolo territoriale che quello regionale a livello Under 16. Alla fase nazionale si arrivò noni, era il gruppo delle varie Bado, Volloninno e quella Iani oggi in Serie B. Con la seconda “nidiata”, a sua volta impiegata in più categorie, si colse un titolo Under 14 e s’azzeccarono alcune salvezze significative a livello maggiorenne. L’ultima “covata” è quella attuale; una sostanziale “under” che appunto ha vinto il campionato di 2.a Divisione>.

Insomma il volley provinciale è tutto a Santo Stefano ?

<Assolutamente no, ricordo con molto piacere anche gli anni a Ceparana, di dove sono. Là ho cominciato ad allenare, dopo avervi vissuto l’indimenticabile ascesa dalla 3.a Divisione alla Serie C da schiacciatore, come tale mi è servita tanto la stessa esperienza in B alla Spezia>.

Ma cosa manca allora alla pallavolo nostrana ?

<Forse solo qualche fusione in più. Se come in qualche modo riescono a fare a Genova, riuscissimo a concentrare magari in un paio di squadre il meglio dei nostri giocatori, probabilmente non ci batterebbe nessuno>.