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Toti: assurdo che dal 20 giugno si giochi la Serie A, ma non si possa andare a votare

Governatore ligure Giovanni Toti (foto repertorio fb)

“La scelta di riprendere il campionato di calcio va nell’ottica di far ripartire questo Paese. Rilevo, però, che se da un lato si può ricominciare a giocare, si continua a non poter parlare di elezioni in estate”.

Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti commentando la decisione del Governo di riprendere le partite di Serie A.

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“Quella legata al calcio – ha aggiunto Toti – è senza dubbio una scelta complessa perché si riprenderà a giocare con una modalità che non tutti i tifosi apprezzeranno.

Il mondo del pallone non va però banalizzato. E’ necessario considerare il fatto che dia lavoro a molte decine di migliaia di persone.

Non bisogna pensare solo ai calciatori miliardari, ma alle strutture delle squadre, al mondo dell’informazione che ci ruota attorno, agli sponsor, e alla pubblicità.

D’altro canto, mi sembra singolare che si possa giocare allo stadio di Marassi e non si possa votare in un seggio per le elezioni regionali.

Infatti, non c’è ancora nessun accordo tra Governo e Regioni sulla data del voto, il tempo passa e il parere delle Regioni resta univoco e concorde con il Comitato tecnico scientifico del Governo, che appunto suggerisce di sfruttare i mesi caldi per un’attività come quella elettorale.

Tengo a ribadire che nessun governatore delle Regioni si prenderà nel modo più assoluto la responsabilità di far votare una volta riaperto un anno scolastico che arriva dopo 4 mesi di sospensione delle lezioni, e il cui avvio sarà già di per sé tribolato”.