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Teatro e carcere: il successo di un progetto

Teatro e carcere: il successo di un progetto
Teatro e carcere: il successo di un progetto

In scena la pièce “7 minuti” al Teatro dell’Arca.

Il testo è un libero adattamento di Sandro Baldacci dal testo omonimo di Stefano Massini, realizzato dalla Compagnia Teatrale Scatenati, già insignita della medaglia del Presidente della Repubblica.

Lo spettacolo è andato in scena segnando sempre il tutto esaurito, al Teatro dell’Arca, all’interno della Casa Circondariale di Genova Marassi. Guidati dai registi Sandro Baldacci ed Igor Chierici, quest’ultimo anche attore, i detenuti dell’istituto hanno messo in scena un brano molto significativo, uno spaccato di vita contemporanea ambientato nel centro siderurgico di Taranto, che viene ceduto ad una multinazionale.

Il portavoce del consiglio di fabbrica svolge un lungo ed estenuante dialogo con le maestranze e poi deve relazionare ai colleghi di lavoro.

La proposta è quella di rinunciare a soli sette minuti di intervallo per scongiurare licenziamenti e tagli. Una piccola rinuncia che però ha un grande valore simbolico. Una decisione importante che porta con sé conseguenze davvero rilevanti.

La storia è ispirata ad un fatto di cronaca realmente accaduto in una fabbrica francese.

Lo spettacolo vola via rapido tra le certezze degli operai che, a poco a poco, si fanno sempre meno salde. Dieci persone che devono decidere del futuro di molti colleghi e, per tanto, la scelta si fa molto impegnativa.

I sogni, le speranze, la gioia e la rabbia emergono con forza attorno al tavolo dove il consiglio è riunito, in un’ambientazione che ricorda “L’ultima cena”, sospesa tra tradimento ed importanza di un messaggio dal forte significato simbolico.

Tutte le repliche che hanno visto un grande successo di pubblico, non solo per la tematica sociale ma anche per la capacità attoriale dei singoli interpreti. Roberto Polleri (foto di Roberto Materassi)