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Siap: un altro suicidio tra i poliziotti. Il male oscuro colpisce La Spezia

Siap: Un altro suicidio tra i poliziotti. Il male oscuro colpisce La Spezia
Siap: Un altro suicidio tra i poliziotti. Il male oscuro colpisce La Spezia

“Un’altra tragedia colpisce i poliziotti sul territorio ligure. Un nuovo suicidio ha scosso ancora una volta le nostre coscienze, dichiara Roberto Traverso Segretario del Siap.

Oltre al collega che se ne è andato il primo pensiero è andato alla sua famiglia e lo abbiamo espresso attraverso il Questore Lilia Fredella, invitata dal Siap ad estendere la nostra solidarietà a tutti i parenti e a tutte le colleghe e i colleghi della Spezia.

La Liguria è il territorio al quale appartengo professionalmente da sempre ma questo ennesimo lutto si somma ai tanti, troppi che si contano su tutto il territorio nazionale tra il personale di tutte le forze dell’ordine.

Il Siap è fortemente impegnato nella difficile battaglia contro questo male oscuro che come una piovra sta insinuando i suoi tentacoli tra il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori in divisa: un disagio alimentato dal drammatico momento sociale che stiamo vivendo, minato dalla pandemia e adesso dai venti mefitici di un assurda guerra che crea ansia e stress.

Quello stress che i poliziotti non si possono permettere di avere, visto che ad oggi a causa di “linee guida” a dir poco inadeguate ad oggi in Italia non esiste nemmeno un caso di positività alla valutazione del rischio da stress correlato tra il personale della Polizia di Stato.”

“Il Segretario Generale Nazionale Giuseppe Tiani, affidandomi l’incarico di coadiuvarlo nell’azione del Siap contro il fenomeno suicidario – prosegue Traverso – mi ha onorato della sua fiducia per contribuire su un argomento delicatissimo per la nostra categoria che dobbiamo portare avanti giorno dopo giorno senza cedere di un millimetro.

Per questo riteniamo fondamentale che vengano apportate urgenti modifiche normative in grado di rendere sempre più agevole combattere il disagio delle lavoratrici e dei lavoratori in divisa, a partire dall’urgente esigenza di rendere più funzionale ed efficace l’Osservatorio dei suicidi delle forze dell’ordine che ad oggi non è riuscito a concretizzare le proprie importanti finalità istituzionali.”

“Stiamo lavorando al fianco del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (in particolare con la Direzione Centrale di Sanità) – conclude Traverso – sul tavolo del disagio dei poliziotti al fine di ottenere finalmente l’introduzione dell’articolo 48 bis nel DPR 782/85 che da più di due anni è bloccato per motivi di continenza economica dal MEF.
(Con il 48 bis sarà finalmente riconosciuto il disagio psicologico ai poliziotti e di conseguenza esisterà una sorveglianza sanitaria ad hoc da applicare ai casi di stress da lavoro correlato)”.