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Sgarbi visita la mostra di Gaetano Pesce a Villa Croce

Vittorio Sgarbi a Villa Croce

Il critico d’arte Vittorio Sgarbi ha visitato questa mattina In ricordo di un amico, la mostra antologica di Gaetano Pesce, ospitata a Villa Croce.

Ad accompagnarlo l’assessore alle politiche culturali del Comune di Genova Barbara Grosso.

La mostra è allestita presso il Museo d’Arte contemporanea di Genova che proseguirà fino al 9 gennaio 2022.

Organizzata dal Comune di Genova in collaborazione con lo Studio Pesce di New York, l‘esposizione è dedicata dallo stesso artista alla figura di Germano Celant, personaggio dell’arte contemporanea e della cultura recentemente scomparso.

Vittorio Sgarbi a Villa Croce

Sgarbi ha visitato i due piani della villa dove sono esposte le opere dell’artista ligure ripercorrendo i lavori storici, come l’iconica poltrona Up5&6 con le sue forme antropomorfe, e i lavori più recenti come le Pelli (Industrial Skin) in resina sottile come uno strato di epidermide, appesi al soffitto della grande stanza decorata al primo piano.

«È un privilegio per noi accogliere a Villa Croce Vittorio Sgarbi – ha detto Barbara Grosso. Sgarbi è uno storico ‘frequentatore’ dei nostri musei e conosce molto bene le nostre collezioni, dai Musei di Strada Nuova alla Gam di Nervi solo per citarne alcune.

A Villa Croce, che si sta connotando sempre di più come punto di riferimento non soltanto cittadino nel panorama dell’arte contemporanea, ha potuto apprezzare l’opera di un artista internazionale i cui lavori sono parte delle collezioni di prestigiosi musei nazionali e internazionali come il MoMa e il Metropolitan Museum di New York, il Victoria e Albert Museum di Londra, il Centre Pompidou di Pargi».

Vittorio Sgarbi a Villa Croce

Una mostra, In ricordo di un amico, che “parte” da Villa Croce, ma che si diffonde in città dove sono state posizionate – in piazza Matteotti, piazza De Ferrari e piazza Fontane Marose – grandi sculture dello stesso artista.

Architetto, scultore e designer, spezzino di nascita ma ormai stabilmente a New York, dove vive dal 1980, Pesce si è sempre contraddistinto come autore eccentrico ed ecclettico, espressione dell’ala più innovativa e radicale dell’Italian Design degli anni ’60.