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Sequestro della Gdf di aree interne a discariche di Vado Ligure

Va in cantiere al posto di lavorare, dipendente Arpal sospeso
GdF (immagine di repertorio)

Prosegue l’attività ordinaria di entrambe le discariche

Nella mattina del 19 ottobre i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona, Nucleo Polizia Economico Finanziaria, hanno eseguito, su delega della Procura della Repubblica di Savona, il sequestro di alcune aree poste all’interno delle discariche “Boscaccio” e “Bossarino” a Vado Ligure.

Il sequestro ha avuto per oggetto esclusivamente i luoghi, posti all’interno del perimetro delle citate discariche, ove devono essere eseguite le operazioni di prelievo, campionamento ed analisi delle acque sotterranee, nelle vasche e nei pozzi nonché i locali che fungono da “sala macchine” e “sala controllo” delle discariche.

Il provvedimento di sequestro, che ha natura probatoria, è finalizzato a garantire la genuinità dei prelievi che vengono contestualmente eseguiti all’intero del sito e la correttezza dei risultati delle successive analisi.

Il sequestro, essendo limitato ad alcuni siti, non incide sulla operatività e sulla gestione delle attività ordinarie delle discariche, che continuano a funzionare regolarmente.

L’indagine ha per oggetto il reato di disastro ambientale colposo di cui agli artt. 452 quater e quinquies Cp commesso da epoca successiva al 2016 iscritto a carico dei legali rappresentanti delle società che gestiscono le discariche.

Il procedimento trae origine da accertamenti e sopralluoghi svolti dalla Guardia di Finanza, dall’Arpal e dal consulente tecnico del pubblico ministero all’interno dei siti nel corso dell’estate del 2019.

Da tali indagine, e dalle prime analisi chimiche, e emerso il possibile superamento dei valori di legge autorizzabili e derogabili nelle acque sotterranee e nei pozzi e la conseguente potenziale contaminazione delle acque sotterranee, con possibile pericolo ambientale.

Dopo aver eseguito i prelievi è necessario svolgere ulteriori approfonditi accertamenti di natura tecnica, in contraddittorio con le parti e con le dovute garanzie di difesa, al fine di chiarire i fatti e verificare l’effettiva fondatezza dell’ipotesi di accusa.