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Sen. Pucciarelli bacchetta SecoloXIX: sì a libertà di critica, no a notizie imprecise o false

La leghista Stefania Pucciarelli (foto d'archivio)

Lotta alle cosiddette “fake news”. La senatrice spezzina Stefania Pucciarelli (Lega) si è schierata pubblicamente in difesa della corretta informazione e per il rispetto della libertà ma anche della legge sulla stampa, che prevede la pubblicazione di precisazioni, rettifiche e smentite.

In tal senso, ieri l’ex consigliera regionale ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una “lettera aperta” al direttore responsabile del Secolo XIX (gruppo della galassia De Benedetti che pubblica anche Stampa e Repubblica) e al caporedattore dell’edizione della Spezia del quotidiano ligure. Ecco il testo integrale.

“Gentile direttore responsabile, mi trovo costretta a scriverle una lettera aperta, facendo partecipi i cittadini del mio pensiero e chiedendo un loro giudizio al riguardo, perché ritengo che quest’oggi il suo quotidiano abbia passato il segno tra la giusta libertà di critica e la più spudorata strumentalizzazione a scopi politici.

Sono ormai due anni che assisto alla pubblicazione, sulla vostra cronaca di Spezia e Sarzana, di articoli che prendono di mira il sistema sanitario locale in maniera nient’affatto professionale.

In particolare, una Sua giornalista sta conducendo una personale crociata contro l’Asl5, proponendo articoli faziosi, privi di contraddittorio, incentrati esclusivamente sulle opinioni del centrosinistra (Pd e consigliere regionale Battistini) e sordi a qualsiasi replica dell’Azienda Sanitaria e degli esponenti politici di centrodestra che governano la Regione.

Ormai, sinceramente, le paginate dedicate alla sanità sul suo giornale sono diventate talmente grottesche da suscitare indignazione, perché pur di colpire il centrodestra mettono costantemente in allarme i cittadini con notizie imprecise o false.

Finora mi sono limitata a smentire le notizie comparse sul suo quotidiano, e spesso non ho ricevuto da parte sua neanche l’onore di una pubblicazione che non fosse mutilata o chiosata da frasi dedicate a suscitare il dubbio sulla credibilità delle mie affermazioni.

Oggi non intendo più tacere. L’articolo uscito questa mattina nella cronaca di Sarzana, a sette giorni dal voto per le amministrative, ha un titolo che è ai limiti della decenza e del procurato allarme: ‘A rischio anche il Pronto Soccorso’.

Ma stiamo scherzando? Quali sono i documenti pubblici e le fonti autorevoli su cui la Sua giornalista può fondare una simile affermazione? Lo sa che scrivendo quel titolo il suo giornale ha suscitato allarme tra i malati di Sarzana e dei comuni limitrofi? Non si gioca con la vita e la salute delle persone.

Inoltre la Sua giornalista ha scritto: ‘…L’asl5 però butta acqua sul fuoco. Il direttore sanitario, Maria Antonietta Banchero, ha assicurato che per l’ospedale di Sarzana non vi è in atto alcun depotenziamento, ma è in corso soltanto una riorganizzazione dei servizi. I sarzanesi non ci credono…’.

I sarzanesi di cui parla, mi viene da domandare, sono forse quelli candidati in lista con Paolo Mione o Alessio Cavarra (Pd), quelli, insomma, che si rallegrano ogni volta che leggono un articolo del genere? Evidentemente sì.

Del resto, se la Sua giornalista ha le prove che il direttore sanitario dice il falso, le pubblichi subito anziché gettare il sasso e nascondere la mano.

Saluti cordiali, sen. Stefania Pucciarelli”.