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“Santa”: Genova, dalla cinta medievale al fronte bastionato

“Santa”: Genova, dalla cinta medievale al fronte bastionato

Sabato 15 settembre, alle ore 17.00 a Spazio Aperto di Via dell’Arco 38 a Santa Margherita Ligure Gianfranco Coari, studioso di fortificazioni terra una conferenza su “ Genova: dalla cinta medievale al fronte bastionato”.

L’incontro ha il patrocinio del Comune di Santa Margherita. Tra gli argomenti che saranno trattati riportiamo alcuni brani spiegati nell’incontro. Sette anelli di mura racchiudono Genova: ciascuno realizzato in epoche successive per difendere una città in continua crescita e sfruttare le nuove tecniche costruttive. All’alba del XVI secolo ne sono già state realizzate cinque, ma le nuove tecnologie militari impongono una profonda revisione.

Le rinnovate tecniche d’assedio e l’avvento delle moderne artiglierie hanno decretato la fine delle vecchie mura merlate dei castelli medievali, dotate di torri angolari costruite per l’attuazione della difesa piombante (il famoso olio bollente o altri oggetti sugli assalitori) e in grado di resistere alle armi da getto (archi, baliste e catapulte): con le mura vecchie di due secoli il re di Francia Luigi XII ha buon gioco nel domare la ribellione di Genova nell’aprile 1507.

Realizzata tra il 1536 e il 1539, la sesta cinta, detta delle Mura Vecchie per distinguerla dalla seguente, ultima grande cinta seicentesca delle Mura Nuove, rappresenta un’autentica rivoluzione in ambito di arte fortificatoria ed architettura di presidio.

Saranno le nuove tecniche del fortificare “alla moderna” e l’invenzione del Baluardo o Bastione, con la difesa radente le mura e l’utilizzo dei pezzi traditori utilizzati per il tiro d’infilata, a rappresentare la massima espressione del Rinascimento italiano in fatto di tecniche difensive e architettura fortificata.

Nel 2011, grazie all’impegno del Comune e all’accordo con il Demanio è stato avviato un percorso per la valorizzazione del sistema difensivo seicentesco e delle fortificazioni esterne: Gianfranco Coari, esperto di Beni Culturali e studioso di fortificazioni, in collaborazione con la Scuola di Scienze Umanistiche dell’Università degli Studi di Genova, ha focalizzato l’attenzione sulla sesta cinta e presenta a Spazio Aperto il risultato delle sue ricerche.

Sarà un pomeriggio incentrato su una Genova “superba per uomini e per mura”, come scrisse Francesco Petrarca 700 anni fa. L’ingresso, come per tutte le iniziative dell’Associazione “Spazio Aperto”, è libero e gratuito. spazioaperto.sml@alice.it 0185 696475