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Rinnovo Direttore FAO. a Roma. Slow Food: più sensibiltà agroeconomia sostenibile

la sede Fao a Roma

 

ROMA 22 GIU Tra pochi giorni, alle Nazioni Unite si terranno le elezioni del nuovo Direttore Generale della FAO Food and Agricolture Organization che ha la sua sede a Roma.

Il Consiglio Internazionale di Slow Food, riunito a Chiusi in occasione del suo meeting annuale per definire la strategia politica dei prossimi anni, auspica che la figura del nuovo Direttore Generale esprima chiaramente la volontà di andare nella direzione del rafforzamento della biodiversità agroalimentare e di modelli che supportino in tutti i paesi del mondo chi produce cibo in maniera sostenibile ed equa.

Slow Food, attraverso la voce dei suoi Consiglieri provenienti da 32 paesi (in rappresentanza dei 160 in cui il movimento internazionale è presente), sottolinea che la FAO –  fondata per contribuire a combattere la fame e la malnutrizione e per migliorare la vita delle popolazioni rurali – in un momento storico in cui l’emergenza ambientale e climatica assume proporzioni globali e le sfide vanno affrontate urgentemente,  avrà un ruolo e una responsabilità ancora più importanti.

Josè Graziano Da Silva

I Consiglieri internazionali di Slow Food auspicano che il nuovo Direttore Generale, sulla scia di quanto iniziato dall’attuale Direttore José Graziano Da Silva e tenendo conto del Decennio delle Nazioni Unite per l’Agricoltura Familiare appena iniziato (2019-2028), metta al centro delle politiche FAO nei prossimi quattro anni di mandato.

– la diffusione dei sistemi di produzione agro-ecologici come efficace strumento di tutela dei territori e delle società rurali

– il sostegno all’agricoltura familiare e di piccola scala – il contrasto alla diffusione degli OGM- la tutela dei diritti delle popolazioni indigene

– l’attenzione nei riguardi della pesca artigianale per preservare le risorse ittiche dei nostri mari

Slow Food, con le sue centinaia di migliaia di soci e attivisti, continuerà a impegnarsi e a lottare per un sistema alimentare buono, pulito e giusto per ogni persona sulla Terra. E spera di poter perseguire questo obiettivo insieme alla FAO nei prossimi quattro anni.

Marcello Di Meglio