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Recco, festeggia il patrono San Giovanni Battista

Recco, festeggia il patrono San Giovanni Battista

Recco, processione, falò e fuochi d’artificio per festeggiare il patrono San Giovanni Battista. 

Dopo due anni di stop forzato a causa della pandemia, a Recco domani si festeggia San Giovanni Battista – contitolare della parrocchia insieme a San Giovanni Bono – con la celebrazione del rito religioso, il ritorno della processione solenne, l’accensione del tradizionale falò e lo spettacolo pirotecnico. 

«Il 24 giugno è una data molto sentita a Recco, scandita da un grande senso religioso e di affetto nei confronti di San Giovanni Battista Un particolare ringraziamento va a quanti si stanno impegnando per la riuscita dell’evento religioso e per le manifestazioni in programma. Mi auguro che i festeggiamenti in onore di San Giovanni Battista rappresentino un momento di concordia per tutta la comunità». Dice il sindaco Carlo Gandolfo. 

L’accensione del falò nell’alveo del torrente e lo spettacolo pirotecnico sul molo di levante sono a cura dei due comitati per l’organizzazione dei festeggiamenti. Nella piazza antistante la Chiesa saranno presenti le bancarelle della fiera. 

Intanto, per permettere i tradizionali riti, domani è stato istituito il divieto di sosta con rimozione forzata e divieto di circolazione in alcuni tratti di via Trieste, via Roma, via Milano e piazza San Giovanni Bono a recco. 

San Giovanni Battista, una festa del cattolicesimo.

La festa di san Giovanni Battista, o notte di san Giovanni Battista, è una festa del cattolicesimo. Si celebrata il 24 giugno, alla vigilia del giorno di venerazione di san Giovanni Battista; quando alla sera è usanza in diversi paesi accendere fuochi. L’origine di questa usanza è associata alle celebrazioni per l’arrivo del solstizio d’estate, che cade il 21 giugno nell’emisfero settentrionale, il cui rito principale era quello di accendere un fuoco

Le origini pagane di questa festa.

Nella sua versione più propriamente pagana; lo scopo del rito era quello di dar più “forza” al Sole, che a partire da quel giorno diveniva sempre più “debole”; poiché le giornate si accorciavano sempre più fino al solstizio d’inverno. Simbolicamente, il fuoco era una funzione “purificatrice” nelle persone che lo guardavano. 

Trovarsi insieme di fronte al fuoco ha tutt’oggi un alto valore simbolico. E’ ancora forte la tradizione che vede la nascita di profondi legami legati al tradizionale salto degli intervenuti che, presi per mano, urlano insieme alcune formule magiche. ABov