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Qualità della vita 2025: ItaliaOggi premia Milano, Genova al 55° posto

Qualità della vita 2025: ItaliaOggi premia Milano, Genova al 55° posto
Qualità della vita 2025: ItaliaOggi premia Milano, Genova al 55° posto

Milano prima in classifica, ma ultima per quanto riguarda la sicurezza. Le province del Centro-Nord dominano le classifiche, mentre il Mezzogiorno rimane in difficoltà

Nella 27ª edizione dell’Indagine sulla Qualità della Vita 2025, realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications insieme all’Università La Sapienza di Roma, è Milano a conquistare il primo posto tra le province italiane, anche se risulta ultima per quanto riguarda la sicurezza. La metropoli lombarda si distingue per la dotazione di servizi, il reddito, la vitalità delle infrastrutture e un tessuto produttivo dinamico. Subito dopo si piazzano Bolzano e Bologna: per Milano e Bolzano si tratta di una conferma, mentre Bologna risale nella classifica rispetto all’anno precedente.

Le realtà in crescita e quelle in difficoltà

Tra le province che registrano miglioramenti significativi troviamo Rimini e Ascoli Piceno, che guadagnano oltre venti posizioni rispetto al 2024. All’estremo opposto, in fondo alla graduatoria spicca Caltanissetta (107ª), seguita da Crotone (106ª) e Reggio Calabria (105ª). In calo anche Foggia, che passa dalla 93ª alla 104ª, mentre tra le province del Nord alcune perdono terreno: Pordenone scivola dalla 9ª alla 23ª posizione e Gorizia dalla 26ª alla 52ª.

Le dimensioni dell’indagine sulla qualità della vita

Lo studio utilizza nove dimensioni per valutare la qualità della vita nelle province: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, turismo, intrattenimento e cultura. Grazie anche alla suddivisione territoriale in cinque cluster (Mediterraneo, Francigena, Adriatico, Padania, Metropoli), l’analisi offre una fotografia precisa e differenziata delle peculiarità regionali. Secondo i dati 2025, solo 60 delle 107 province raggiungono un livello di qualità della vita definito “buono” o “accettabile”, un numero in calo rispetto alle edizioni precedenti.

Il divario persistente tra Nord e Sud

Tramite l’analisi emerge con chiarezza la frattura tra le province del Centro-Nord e quelle meridionali e insulari. Il Mezzogiorno continua infatti a mostrare ampie aree di disagio sociale, a conferma di una condizione che si protrae anche in questa edizione dell’indagine. Al Nord-Ovest la qualità della vita registra un lieve arretramento, mentre il Nord-Est mostra segnali positivi. L’Italia centrale fa invece registrare un miglioramento contenuto. Tra le regioni del Sud, solo L’Aquila si posiziona nel secondo gruppo di qualità (“accettabile”), mentre molte altre restano nelle fasce più critiche.

Marino Longoni

Focus sui singoli indicatori: lavoro, ambiente e sicurezza

Nel comparto “Affari e lavoro” si conferma il primato di Bolzano, con Firenze che fa un balzo significativo. Le province meridionali, come Agrigento, Siracusa e Napoli, rimangono in fondo alla classifica. La dimensione “Ambiente” premia ancora una volta Bolzano, seguita da Bologna e Bergamo; invece nelle province insulari come Palermo e Catania la qualità ambientale resta ai livelli più bassi. In tema di “Reati e sicurezza” è Ascoli Piceno a guidare la graduatoria, mentre Milano sorprende chiudendo questa specifica classifica.

Interpretazioni dagli analisti

Secondo Marino Longoni, condirettore di ItaliaOggi, la classifica 2025 conferma la resilienza delle grandi città del Centro-Nord e l’acuirsi delle disuguaglianze territoriali. Attilio Lombardi di Ital Communications evidenzia come lo studio, articolato su 97 indicatori, offra una lettura completa dei problemi e delle potenzialità delle province italiane. Il docente Alessandro Polli dell’Università La Sapienza, invece, sottolinea che l’indagine rappresenta uno strumento prezioso per capire le criticità di lungo periodo: il divario Nord-Sud, le fragilità sociali e la capacità delle aree metropolitane di resistere ai cambiamenti.

Genova al tramonto

I dati della Liguria

Di seguito alcuni dati utili sulla Regione Liguria.

Genova, nella classifica finale sulla qualità della vita si posiziona al 55° posto su 107 province esaminate. In confronto al 43° posto dell’anno precedente si osserva un arretramento di 12 posizioni, che segnala un peggioramento della performance complessiva rispetto al 2024.

In particolare, Genova, nelle nove dimensioni d’analisi si posiziona:

  • Affari e lavoro: 25° posto (rispetto al 28° posto del 2024)
  • Ambiente: 93° posto (rispetto al 94° posto del 2024)
  • Reati e sicurezza: 97° posto (rispetto al 97° posto del 2024)
  • Sicurezza sociale: 89° posto (rispetto al 25° posto del 2024)
  • Istruzione e formazione: 40° posto (rispetto al 31° posto del 2024)
  • Popolazione: 93° posto (rispetto al 90° posto del 2024)
  • Sistema salute: 17° posto (rispetto al 5° posto del 2024)
  • Turismo: 27° posto (rispetto al 34° posto del 2024)
  • Reddito e ricchezza: 16° posto (rispetto al 13° posto del 2024)

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