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Pubblicano video con armi, droga e soldi sui social

Pubblicano video con armi, droga e soldi sui social
Il sequestro effettuato dalla polizia

Arrestati dalla Polizia della Spezia

Droga, armi e soldi sui social. A seguito di accurate indagini finalizzate ad individuare gli autori che da alcuni giorni creavano allarme sociale tra la popolazione della Val di Magra per la pubblicazione di video in cui gli stessi comparivano armati ed intenti a far uso di sostanze stupefacenti, personale della Squadra Anticrimine del commissariato ha effettuato una perquisizione al fine di ricercare armi, munizioni ed esplosivi detenute presso l’abitazione di uno degli autori avendo il fondato motivo che in quel luogo potessero esser detenute illegalmente armi comuni da sparo.

Avuto accesso all’abitazione gli gli agenti rendevano edotta la parte delle motivazioni di legge e delle garanzie difensive ed il giovane estraeva immediatamente dal letto contenitore presente all’interno della cucina le seguenti armi giocattolo e/o scacciacani, perfette riproduzioni di armi vere, tutte prive di tappo rosso.

1 – mitraglietta in materiale plastico (di libera vendita) con funzionamento a gas, e con potenza di lancio sotto i tre joule;

2 – pistola tipo revolver a tamburo, di materiale metallico di colore nero, cosiddetta scacciacani in grado di esplodere colpi a salve;

3 – pistola semiautomatica di materiale metallico di colore nero, cosiddetta scacciacani in grado di esplodere munizionamento a salve, completo di caricatore con numero 3 colpi a salve;

4 – un pugnale con lama affilata da un unico lato della lunghezza di cm. 19 e impugnatura in plastica di colore nero della lunghezza di cm. 12;

5 –  un tirapugni in plastica con inserto privo della lama fornita in origine dalla casa costruttrice;

6 – un tirapugni in metallo.

Il ragazzo, dichiarava ai poliziotti di non custodire all’interno di quella abitazione nient’altro di illegale.

Diversamente il compagno della madre del ragazzo, anch’egli presente in casa, dichiarava di detenerne una piccola quantità per uso personale all’interno della credenza di quella cucina e spontaneamente – aprendo lo sportello del mobile – consegnava agli agenti due involucri di cellophane con dosi di cocaina e hashish.

Ma l’acume e l’esperienza degli investigatori consentiva di notare distintamente che all’interno dello stesso pensile, dove l’uomo aveva prelevato la cocaina, la presenza di un involucro di grosse dimensioni, che da subito veniva riconosciuto in sostanza stupefacente del tipo hashish.

I poliziotti procedevano quindi a perquisire i pensili rinvenendo altri involucri risultati contenere hashish.

Sempre all’interno di quel pensile nello stesso posto (dove erano presenti i barattoli di zucchero, caffè e sale ed altri alimenti di uso quotidiano), venivano rinvenuti, un bilancino di precisione funzionante e con tracce di polvere bianca e un contenitore di plastica di colore rosa con all’interno n. 6 ritagli di forma circolare di cellophane di cui uno di colore rosso, del medesimo tipo di quello utilizzato per confezionare le dosi di cocaina sopraindicate.

Inoltre la somma di denaro contante in banconote di vario taglio per un valore complessivo pari ad euro 300 custodite all’interno di una cassettina di metallo di colore rosso.

Sempre all’interno del medesimo pensile venivano rinvenuti numerosi documenti di identità di soggetti terzi e titoli di credito, risultati smarriti, rubati e di cui ad ogni modo non veniva giustificata ivi la presenza.

La perquisizione veniva quindi estesa a tutta l’abitazione, grazie anche all’ausilio dell’unità cinofila ELIK della Guardia di Finanza del Comado Provinciale della Spezia, permettendo di rinvenire altro hashish nel bagno posto al piano inferiore dell’abitazione, sul comodino della camera da letto ed all’interno di una scarpiera.

All’interno della borsa in uso alla madre, che aveva al suo seguito mentre stavo uscendo dall’abitazione alle antecedenti ore 10.50, veniva rinvenuta la somma complessiva in banconote di vario taglio pari ad euro 765 che la predetta adduceva essere frutto della propria attività lavorativa.

Dato atto dell’ingente quantità di droga, di quanto rinvenuto (bilancino etc) nonché delle condotte tenute dai soggetti coinvolti, si procedeva all’arresto dell’uomo classe 1980 e a deferire in concorso per il reato di cui all’art.73 comma 1 (detenzione ai fini di spaccio) sia il giovane che la di lui madre.

Avvisato il magistrato di turno della misura adottata, l’uomo veniva posto agli arresti domiciliari in attesa della direttissima che, tenutasi questa mattina ha convalidato l’arresto.