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Pregiudicato evaso e coinvolto inchiesta ‘ndrangheta: preso a Begato. Nel covo con la pistola

Case popolari Begato a Genova (foto d'archivio)

Il 25 maggio scorso i poliziotti della Squadra Mobile hanno rintracciato a Begato un italiano 40enne, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, evaso dal carcere di Marassi e ricercato dal dicembre del 2019.

Lo hanno riferito oggi i responsabili della Questura di Genova.

Dopo avere usufruito di un permesso concesso per le festività natalizie, non ha più fatto rientro presso la casa circondariale, facendo perdere le proprie tracce.

Il pregiudicato era già balzato agli onori delle cronache giudiziarie, così come il fratello, anche lui pregiudicato e arrestato nell’agosto del 2017 per una serie di rapine.

I fratelli sono noti, inoltre, per i loro contatti con esponenti della criminalità organizzata (‘ndrangheta) operante nel Levante ligure, alla quale, sempre la Squadra Mobile genovese, ha inflitto un duro colpo con l’indagine “I conti di Lavagna”.

La fuga del 40enne è terminata grazie alla tenacia degli investigatori che da giorni avevano intrapreso una costante attività di ricerca tramite servizi di osservazione e monitoraggio nel quartiere di Begato.

I sospetti si erano concentrati sui numerosi immobili in stato di abbandono presenti nella zona, afferenti al complesso abitativo della cosiddetta “Diga”, costruzione destinata all’abbattimento e interessata dalle procedure di sgombero dei residenti.

L’attività di osservazione dei poliziotti, negli ultimi giorni, è avvenuta intorno alle palazzine di via Cechov, dove il ricercato è stato avvistato per alcuni istanti sulla terrazza di uno stabile e immediatamente riconosciuto lo scorso 25 maggio.

L’accesso all’interno dell’appartamento è avvenuto tramite un terrazzo attiguo che ha consentito di bloccare il 40enne.

La successiva perquisizione avvenuta all’interno dell’abitazione illecitamente occupata dal latitante ha consentito di rinvenire tra i suoi effetti personali una pistola con matricola abrasa, elemento che attesta la sua particolare propensione all’utilizzo delle armi.