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Plinio a Toti e Bucci: il 25 aprile è giusto ricordare anche il sangue dei vinti

Gianni Plinio (a destra nella foto di repertorio)

L’ex vicepresidente di Regione Liguria Gianni Plinio (CasaPound) in occasione della ricorrenza del 25 Aprile ha chiesto al sindaco di Genova Marco Bucci e al Presidente di Regione Liguria Giovanni Toti (tra gli oratori ufficiali della cerimonia) di “ricordare anche il sangue dei vinti” ed ha reiterato la proposta di “titolare una scuola in città a due giovani caduti: il partigiano Umberto Pini e il fascista Cesare Sangermano”.

“Se si vuole che il 25 Aprile diventi per davvero la festa di tutti – ha spiegato Plinio – è giusto e doveroso rendere omaggio anche al sangue dei vinti. Faccio osservare che nel Sacrario della RSI di Staglieno riposano oltre 1500 Caduti tra cui molti giovanissimi.

Spero proprio che, a differenza dei loro predecessori ,lo facciano:sarebbe ,a distanza di ben settantatrè anni, un nobile atto di pietà umana e di civiltà apprezzato dai più.

Così come altamente significativo sarebbe dedicare una scuola a due giovanissimi genovesi caduti, in quei tragici giorni ,su barricate opposte. Umberto Pini partigiano quindicenne, che  era di guardia sul ponte della ferrovia di via del Lagaccio (a Lui titolato) fu colpito a morte da un tedesco in abiti borghesi proprio il 25 aprile. Cesare Sangermano, milite diciannovenne, fu ferito a morte durante un attacco partigiano alla Doria l’otto febbraio 1945 e, prima di spirare, chiese ed ottenne dallo zio Luigi, commissario  di governo della RSI in Liguria, che fosse salvata la vita ad un giovane partigiano ferito e catturato nello stesso scontro-

Entrambi  hanno offerto le loro giovani vite in coerenza con i propri ideali. Una  scuola che porti il loro nome sarebbe assai educativo e bene augurante sulla strada maestra della riconciliazione nazionale”.