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Posto letto a 15 euro a notte sul Monte del Parco di Portofino

“Ogni posto letto del rifugio è disponibile ad un costo di 15 euro a notte per persona, ridotto a 10 euro per soci CAI, FIE, ANA, AGESCI e gruppi sportivi o religiosi, che possono godere delle condizioni riservate alla loro associazione, ma essere dotati di  tessera in regola al momento del soggiorno”.

Lo aveva annunciato l’Ente Parco di Portofino sul suo sito web un anno fa. Ora i vertici hanno deciso di rinnovare l’interessante iniziativa anche per il 2018, spiegando che per entrare è sufficiente ottenere la password-chiave del sistema Bivypass.

Il rifugio al Semaforo Vecchio “Gianni Cartagenova” si trova a 610 metri sul livello del mare.

Ecco tutte le info per dormire con pochi euro in un luogo esclusivo della Liguria.

Rifugio Semaforo Vecchio Nel cuore del Parco Naturale Regionale di Portofino

 

Pasticcio sacchetti bio e amica di Renzi. La verità è che si pagano solo in Italia

Stangatina di inizio anno per gli italiani. Sul pasticcio del governo a trazione Pd, che ha previsto l’obbligo del pagamento dei sacchettini bio per chi fa la spesa al supermercato, i media di sinistra e di destra hanno difeso e accusato l’amica di Matteo Renzi che oggi con un post pubblicato su Facebook ha negato l’esistenza di complotti per favorirla.

Si tratta dell’amministratrice delegata di Novamont, azienda con sede a Novara che risulta leader sul mercato nazionale per la produzione dei sacchetti.

Anche Legambiente e Codacons sono scese in campo. La prima per difendere il provvedimento del Governo, la seconda per annunciare un ricorso contro “l’ennesimo, inutile balzello”.

“La misura – ha aggiunto il Codacons – è una tassa introdotta dal Governo a carico dei consumatori. Aggravio dunque che su base annua potrà variare dai 20 ai 50 euro a famiglia a seconda della frequenza degli acquisti nel corso dell’anno. L’85% dei consumatori italiani è nettamente contrario alla nuova norma che, a partire dal primo gennaio, impone che i sacchetti della spesa utilizzati per imbustare frutta e verdura siano a pagamento”.

In ogni caso, come riportato dall’inchiesta del Corriere della Sera, la verità è che i sacchetti bio si pagano solo in Italia. Non è tutto. Il balzello sui sacchetti bio ha scatenato una bufera sul web e la ribellione di molti consumatori italiani sui social network. Al momento, l’hashtag #sacchetti risulta in cima alla classifica di Twitter.

Ecco alcune versioni sui fatti. Buona lettura.

La tassa sui sacchetti di plastica fa ricca la manager renziana – Il Giornale

Sacchetti biodegradabili e l’azienda ‘amica’ di Renzi: facciamo chiarezza – la Repubblica

Sacchetti biodegradabili per la frutta, si pagano solo in Italia – Corriere della Sera

Sacchetti biodegradabili obbligatori e a pagamento, il sospetto: “Gode la manager amica di Renzi” – Libero Quotidiano

“Più sforzi per valorizzare Novamont” Selfie e strette di mano con Renzi in stazione, poi l’incontro con Catia Bastioli – La Stampa

 

In due sull’altalena? Multa da 340 euro a ultra 12enni. Vietato rimanere bambine

Tornare, anzi rimanere bambini? Il Comando della Polizia Municipale di Cairo Montenotte ha confermato. Notizia vera. Stare in due sull’altalena è vietato ai bimbi sopra i 12 anni. Lo prevede il regolamento comunale. Così due bimbe, che hanno superato quell’età, lo scorso novembre sono state multate per 340 euro dai vigili (170 euro a testa).

Il Comando ha inoltre specificato che la sanzione avrebbe potuto essere più alta: 250 euro per ognuna delle due piccole trasgreditrici (la sanzione minima prevista è di 80 euro).

Le bimbe di 13 e 14 anni sono state “pizzicate” dagli agenti della polizia municipale sulle altalene nei giardini della Lea e, seppur senza documenti, hanno rilasciato le loro generalità ai vigili che hanno provveduto a redigere il verbale.

Nei giorni scorsi, durante le festività natalizie, per i genitori c’è stata quindi l’amara sorpresa perché si sono visti recapitare a casa le sanzioni.

Una delle mamme ha reagito, sostenuta da molti residenti, sottolineando come oggi ci siano reati per strada ben peggiori da multare “non certo la presunta bravata di due adolescenti”. L’episodio, stante l’insicurezza purtroppo dilagante in molte nostre città, ha scatenato anche una bufera di polemiche sul web.

“Il regolamento comunale – ha però replicato inflessibile il comandante della Polizia Municipale Fulvio Nicolini – parla chiaro. E’ vietato utilizzare le attrezzature per bambini per chi ha più di 12 anni di età, come recitano i cartelli ben visibili. La sanzione va da un minimo di 80 ad un massimo di 500 euro”.

 

A 96 anni uccisa da monossido killer, fuori pericolo marito

Uccisa a 96 ani dal monossido killer. Non ce l’ha fatta Maria Spadafora, la pensionata genovese rimasta intossicata a Capodanno insieme al marito dalle esalazioni della calderina difettosa della sua casa in via Sparta a Sestri Ponente.

L’anziana è morta stamane nel punto di rianimazione dell’ospedale San Martino, dove era stata ricoverata subito dopo essere stata soccorsa. Ancora ricoverato invece il marito, subito giudicato fuori pericolo.

I coniugi erano stati soccorsi dal figlio che, non riuscendoli a contattare per telefono, si era insospettito e si era recato nell’alloggio dei genitori a cercarli. A sua volta leggermente intossicato.

Anche oggi pomeriggio due donne sono rimaste lievemente intossicate da monossido carbonio. L’incidente è avvenuto in un appartamento di via Dottesio a Sampierdarena. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno trasferito i feriti in ospedale e i vigili del fuoco, che hanno sigillato l’abitazione in attesa di effettuare alcune perizie tecniche sull’impianto di riscaldamento.

 

Violenza sessuale e maltrattamenti su figlie: arrestato il papà, indagata la mamma

Secondo le accuse della procura savonese, avrebbe anche sessualmente abusato delle figlie adolescenti. Un papà di 46 anni, residente in provincia di Savona, ieri è stato arrestato dalla polizia per violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia. Indagata anche la madre delle bambine di 15 e 16 anni, che però non è stata arrestata.

L’inchiesta è stata condotta dalla Squadra Mobile. Per gli inquirenti, da circa un anno avrebbe palpeggiato le figlie nelle parti intime. La storia è emersa nel novembre scorso quando le due ragazzine si erano confidate con un’insegnante, che aveva allertato la polizia.

Sono quindi scattate le indagini che, con audizioni protette e altri accertamenti, hanno creato il quadro accusatorio da cui emergerebbero anche i maltrattamenti, contestati pure alla mamma.

L’ipotesi degli inquirenti è che i genitori eccedessero nelle coercizioni quando riprendevano e sgridavano le figlie. Inoltre, una volta saputo dell’indagine nei confronti del marito, la moglie avrebbe tentato di convincere le figlie a ritrattare la denuncia, minacciandole.

Il 46enne è stato rinchiuso nel carcere di Genova Pontedecimo. Le figlie sono state affidate a una comunità per minori.

 

Arbitri A: Giacomelli per il Genoa, Manganiello per la Samp

La Commissione Arbitri Nazionale Serie A ha comunicato le designazioni per la prima giornata del girone di ritorno nel campionato di Serie A Tim.

L’incontro tra Genoa e Sassuolo allo stadio Ferraris, sabato con inizio alle ore 15, è stato affidato alla direzione dell’arbitro Piero Giacomelli, esponente della sezione Aia di Trieste. L’incarico di assistenti è stato assegnato ad Alessandro Costanzo (qualifica di internazionale dal 2014) e Daniele Bindoni, affiliati rispettivamente ai distretti arbitrali di Orvieto e Venezia. Le funzioni di quarto ufficiale verranno espletate da Marco Serra, tesserato nella sezione Aia di Torino. La video assistenza arbitrale sarà gestita da Daniele Orsato, internazionale dal 2010 e in rappresentanza della sezione Aia di Schio, con la collaborazione di Livio Marinelli, iscritto alla sezione Aia di Tivoli. La Lega Serie A promuove su tutti i campi la Giornata “Consorzio Humanitas – Progetto Children Italia”.

È Gianluca Manganiello di Pinerolo l’arbitro designato a dirigere Benevento-Sampdoria, gara in programma sabato 6 gennaio 2018 allo stadio “Ciro Vigorito” di Benevento e valida quale 20.a giornata della Serie A TIM 2017/18. Ad affiancare il fischietto torinese ci penseranno gli assistenti Luca Mondin di Treviso e Giorgio Peretti di Verona; quarto ufficiale sarà di Daniele Martinelli di Roma 2; l’arbitro deputato al VAR sarà Claudio Gavillucci di Latina, l’assistente sarà Aleandro Di Paolo di Avezzano.

 

Pronto soccorso liguri, Viale e Locatelli: sistema ha retto, attese codici verdi meno di 4 ore

Si è tenuta oggi presso la sede di Alisa la riunione dei DIAR (Dipartimenti Interaziendali Regionali del sistema dell’emergenza-urgenza) per fare il punto sulla situazione nei Pronto soccorso della Liguria. Alla riunione hanno partecipato, oltre all’assessora alla Sanità e vicepresidente regionale Sonia Viale e al Commissario straordinario di Alisa Walter Locatelli, i direttori delle varie Asl. e i direttori generali del Galliera Adriano Lagostena e della Asl 3 Luigi Bottaro, il responsabile per le emergenze del San Martino Angelo Grattarola e il segretario della Federazione dei medici di famiglia Andrea Stimamiglio.

“È appropriato – ha spiegato Viale – usare Il termine ‘emergenza’ per definire la situazione ai pronto soccorso durante le festività. Abbiamo avuto un picco di accessi dovuto all’arrivo in anticipo dell’influenza in coincidenza con le polmoniti, ma il sistema ha retto e parlare di ‘catastrofe’ è completamente fuori luogo.

La scorsa settimana ha visto il record di ambulanze accolte negli ospedali liguri, con un aumento del 35% rispetto alla media annuale.

Tutti i codici più gravi, rossi e gialli, sono stati affrontati nei tempi previsti dalla legge. I codici verdi, non in pericolo di vita, hanno aspettato meno di quattro ore.

Per i codici bianchi, cioè chi viene all’Ospedale per mal di stomaco o mal di testa, i tempi sono stati naturalmente più alti. Abbiamo inoltre risolto il problema della permanenza in barella, con il 15% in meno al San Martino e il 26% in meno a Villa Scassi”.

Secondo i dati forniti oggi da Regione Liguria, la Asl1 ha trattato circa 300 pazienti al giorno, di cui il 20% da fuori regione.

Percentuale che sale al 30% per la Asl 2, che ha anche osservato un aumento dei pazienti anziani.

Notevoli gli afflussi nell’area metropolitana genovese (Asl3) dove da oggi sono stati attivati altri 15 posti letto per acuti dopo che i primi 14 previsti dal piano straordinario sono stati tutti occupati.

La Asl 4 ha visto un aumento del 5% degli accessi.

Mentre nella Asl 5, dove la situazione non è critica, sono state 1.082 le visite domiciliari della Guardia Medica nell’ultima settimana di dicembre.

“Il sistema ha risposto in modo ordinato all’emergenza – ha aggiunto il Commissario Locatelli – alcune criticità restano, ma stiamo per raggiungere l’obiettivo di un tempo d’attesa massimo in barella di 8 ore, 12 ore nel periodo notturno, e contiamo di aumentare la copertura vaccinale anti-influenzale per arrivare alla soglia nazionale del 60% nelle categorie a rischio”.

 

Non ce l’ha fatta l’anziana intossicata dal monossido a Sestri

Oggi altre due donne intossicate a Sampierdarena

Non ce l’ha fatta Maria Spadafora, la donna di novantasei anni rimasta intossicata a Capodanno insieme al marito da una calderina malfunzionate della sua casa di via Sparta a Sestri Ponente.

La donna è morta questa mattina nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Martino dove era stata ricoverata.

Ancora ricoverato invece il marito, subito giudicato fuori pericolo.

I due coniugi era stati soccorsi dal figlio che si era insospettito non riuscendo a contattarli al telefono.

Il figlio, durante il soccorso, era rimasto a sua volta leggermente intossicato.

E roprio nel pomeriggio di oggi due donne sono rimaste lievemente intossicate per il monossido carbonio in via Dottesio, a Genova Sampierdarena.

Sul posto sono giunti i medici del 118 che hanno trasportato le due donne in ospedale e i vigili del fuoco che hanno chiuso l’abitazine per effettuare, successivamente, alcune perizie tecniche sull’impianto di riscaldamento.

Operazione Capitaneria della Spezia Dirty Market: sanzioni per 30mila euro

Si è da poco conclusa l’operazione complessa nazionale della Guardia Costiera denominata “Dirty Market” che, nel mese di dicembre, ha visto impegnati anche personale e mezzi del Compartimento marittimo della Spezia nei controlli lungo l’intera filiera ittica, dal mare ai principali mercati ittici, punti vendita e ristoranti della Provincia spezzina e delle città di Cremona, Parma, Reggio Emilia e Modena.

Obiettivo principale dell’operazione è stato quello di contrastare la vendita e quindi l’utilizzo, nell’ambito della ristorazione, di prodotti ittici pescati e/o commercializzati illegalmente,soprattutto nel periodo delle festività natalizie durante il quale si registra abitualmente una crescente richiesta.

Notevole attenzione è quindi stata posta nel contrasto alla pesca illegale di specie ittiche sottomisura ed alla commercializzazione di specie protette, nonché ad accertare eventuali irregolarità inerenti l’etichettatura e la tracciabilità del prodotto, il mancato rispetto delle condizioni igienico sanitarie ed eventuali ipotesi di pubblicità ingannevole.

Le operazioni disposte dalla capitaneria di porto della Spezia, sotto il coordinamento della Direzione Marittima della Liguria, ha visto l’impiego di diverse squadre, sia a terra che in mare, e ha permesso di effettuare più di 80 controlli lungo l’intera filiera commerciale e di elevare sanzioni amministrative per un ammontare di oltre 30.000 euro, ponendo sotto sequestro 30 kg di prodotto ittico che altrimenti sarebbe finito sulle tavole dei consumatori.

Tra le violazioni accertate diverse sono state quelle relative all’inosservanza delle norme sulla tracciabilità del pescato, sull’etichettatura, oltre a quelle inerenti il mancato rispetto della normativa vigente in materia di sicurezza alimentare, con particolare riferimento all’esposizione di prodotti ittici oltre la data di scadenza prevista.

Diverse anche le violazioni riscontrate in mare che hanno portato ad elevare sanzioni amministrative per un totale di 12.000 euro: tra i casi più frequenti l’esercizio della pesca ricreativa in zona non consentita con il conseguente sequestro degli attrezzi utilizzati e del pescato.

I controlli in materia di pesca e filiera commerciale continueranno con la medesima attenzione nell’arco dell’anno al fine di tutelare la risorsa ittica e la sicurezza dei consumatori attraverso la verifica delle norme che regolano l’attività di pesca in genere nonché la commercializzazione dei prodotti ittici.

Polfer Liguria, tempo di bilanci nel 110° anno della fondazione

Si chiude per la Polizia Ferroviaria un anno che ha visto le celebrazioni del 110° anniversario della sua fondazione.

Nata il 24 giugno 1907, da allora garantisce la sicurezza dei milioni di persone che si muovono in treno o frequentano le stazioni.

Quello appena trascorso è stato un anno intenso per la Polizia Ferroviaria ligure che ha svolto la propria attività di controllo all’interno delle stazioni e sui treni per garantire la sicurezza dei viaggiatori, attraverso la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni delittuosi e di degrado presenti in ambito ferroviario.

Durante l’arco dell’anno sono state impiegate oltre 11.800 pattuglie in stazione e più di 1.100 a bordo treno. Sono stati scortati complessivamente 2.067 convogli ferroviari.

Sono stati inoltre predisposti 972 servizi in abiti civili, sia negli scali che sui convogli e ben  25 pattuglioni straordinari in fasce orarie diverse di volta in volta individuate.

Grazie a tale dispositivo la Specialità ligure ha tratto in arresto ed indagato in stato di libertà rispettivamente 45 e 375 persone, procedendo complessivamente a 41.688 controlli di cui 2.846 sono stati effettuati a bordo treno.

All’interno delle stazioni ferroviarie e sui treni vengono spesso ritrovate persone scomparse, in larga misura minori, ma anche soggetti affetti da varie patologie che comportano la perdita di orientamento.

In tutte le circostanze la Polizia Ferroviaria ha rassicurato le persone con professionalità e sensibilità, le ha tante volte rifocillate e consegnate a genitori, parenti o strutture deputate alla loro assistenza: nel 2017 sono stati rintracciati complessivamente 72 minori di cui 47 stranieri.

Sono state dedicate 12 intere giornate a livello regionale al controllo a passeggeri e bagagli, denominate “Operazioni Stazioni Sicure” ricorrendo alle strumentazioni tecniche in possesso di questa Specialità e all’ausilio delle unità cinofile.

Non si è verificato alcun furto di rame con pregiudizio alla circolazione ferroviaria e sono state dedicate a questa priorità 8 giornate denominate “Oro Rosso”

Analogamente sono state dedicate 11 intere giornate  finalizzate al contrasto dei comportamenti impropri/anomali, contro l’indebita presenza sulla sede ferroviaria e l’attraversamento binari, atteggiamenti riscontrati spesso tra i  giovani, con operazioni denominate “Rail Safe Day”.

Al riguardo sono state elevate 357 contravvenzioni per violazioni a DPR 753/80 – Regolamento di Polizia Ferroviaria

Questi dati confermano l’importanza dell’attività di prevenzione e formazione, che la Polizia Ferroviaria persegue con forza attraverso diverse campagne di educazione alla legalità ed alla sicurezza, avviate già da diversi anni, che hanno lo scopo di sviluppare in particolare nei ragazzi la cultura della sicurezza in ambito ferroviario, attraverso la conoscenza e l’applicazione delle regole di un corretto comportamento, al fine di contribuire alla riduzione degli eventi incidentali che vedono coinvolti, spesso, proprio i giovani.

Con il progetto “Train…to be cool” gli agenti della Polizia Ferroviaria per la Liguria hanno incontrato nell’anno appena trascorso oltre 1500 studenti.

Questi sono i risultati conseguiti in Liguria nell’anno del 110° anniversario della Polizia Ferroviaria, una ricorrenza che tutti  gli agenti Polfer che lavorano ogni giorno con impegno e dedizione, hanno  voluto condividere con i cittadini e con loro proseguire il cammino sui “binari” della sicurezza e della legalità.