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Addetti Mu.Ma non controllano: turista resta rinchiuso nel sommergibile in Darsena

Un turista russo di 35 anni oggi è rimasto chiuso per una decina di minuti dentro il sommergibile Nazario Sauro, ormeggiato in banchina davanti al Galat-Museo del Mare in Darsena.

A lanciare l’allarme è stato è stato un poliziotto libero dal servizio, che ha udito battere contro le paratie e le richieste di aiuto.

Dopo averlo rassicurato dall’esterno, l’agente ha segnalato il fatto del Museo.

Il russo, molto agitato e spaventato, ha spiegato di essere tornato dentro al Nazario Sauro dopo esserne uscito al termine della visita programmata.

Gli addetti del Museo hanno chiuso l’altro ingresso, ma non hanno controllato all’interno, giustificandosi così: “Pensavamo che sul sottomarino non ci fosse più nessuno”.

Alla fine, per fortuna, è andata bene.

 

 

Rogo FG Riciclaggi, Vaccarezza (FI): disastro evitato ma grosso danno per azienda

“Dopo l’incendio dell’altra notte, stamane mi sono recato in Valbormida a Cairo Montenotte, nella proprietà della FG Riciclaggi, azienda leader nel settore dei rifiuti.

Ho ritenuto giusto e corretto testimoniare, insieme al Vice Presidente della Provincia di Savona, Luana Isella, il mio sostegno e la mia assoluta vicinanza a Claudio Busca, titolare dello stabilimento, che dà lavoro a circa 100 persone.

Al di là di tutte le polemiche e ragionevoli preoccupazioni dei residenti, ho constatato che l’incendio ha prodotto un grosso danno per l’azienda, ma grazie ai sistemi di sicurezza interni, assolutamente efficienti, alla prontezza dei tecnici della FG, alla professionalità e preparazione dei vigili del Fuoco e alla disponibilità dei volontari del Servizio Antincendio, è stato sicuramente evitato quello che avrebbe potuto essere un disastro sotto diversi punti di vista.

A sole 36 ore dall’inizio dall’incendio, il sistema operativo è ripreso a pieno regime. Segno tangibile della preparazione, della competenza e dell’amore per il proprio lavoro di chi ha dovuto affrontare un’emergenza così seria”.

 

Inchiesta sui grossolani falsi Modì esposti al Ducale: nuovi interrogatori

Figuraccia Palazzo Ducale, visitatori beffati. Anche i risultati della Ctu del Tribunale di Genova che ha analizzato pigmenti, tele e materiali dei Modigliani sequestrati a Palazzo Ducale, riconosciuti da esperti e periti come dei falsi esposti al pubblico, daranno nuovo impulso alle indagini del reparto operativo del nucleo Tutela patrimonio artistico.

Lo hanno comunicato oggi i carabinieri che stanno indagando sulla filiera criminale del falso delle opere d’arte.

In particolar modo, l’attività investigativa dell’Arma potrebbe portare a conoscere il nome dei committenti e dei ricettatori delle tele che secondo la Ctu del Tribunale di Genova risultano “grossolanamente falsificate” ma che erano state ugualmente esposte a Palazzo Ducale.

Secondo quanto riferito, l’inchiesta era già partita prima dell’esposto dei collezionisti e massi esperti di Modì, Pepi e Restellini, che denunciarono il caso anche sul web e sui social network scatenando una serie di polemiche.

Nei prossimi giorni è prevista un’altra serie di interrogatori e si attendono ulteriori sviluppi dell’indagine che è a livello internazionale.

Al momento, gli indagati sono tre. I responsabili di Palazzo Ducale si sono sempre dichiarati “parte offesa”.

 

Altre polpette avvelenate ai Giardini di Plastica, Comitato residenti: vigliacchi

“Questa mattina nel solito giro di perlustrazione dei giardini Baltimora contro eventuali trappole per i nostri amici a 4 zampe, sono state rinvenute da alcuni residenti delle polpette farcite con frammenti di lamette da barba”.

Lo ha riferito oggi il portavoce del Comitato spontaneo dei residenti e commercianti di Sarzano, Claudio Garau.

“Si tratta di un gesto atroce e letale – ha aggiunto Garau – nei confronti di queste anime innocenti e dei migliori amici dell’uomo. Abbiamo subito inviato una segnalazione alla Polizia Municipale ambiente e cercato per quanto possibile di trovarne altre.

Il vigliacco o i vigliacchi di questo gesto le mettono solitamente nel pratone, dove si lasciano i cani liberi per una corsa. Oggi la presenza di cani è ridotta a un numero bassissimo.

Ricordiamo che proprio qualche mese fa il cane di un residente è morto per una polpetta avvelenata”.

 

 

Ordinanza anti deiezioni canine a Savona, Enpa: nulla di fatto

Dopo il recente incontro tra la sindaca di Savona, affiancata da cinque assessori, il comandante della Polizia Municipale, il segretario comunale ed alcuni dirigenti comunali, il direttore del servizio veterinario, due esperti di comportamento canino e la Protezione Animali, in attesa di una nuova convocazione per approfondire le problematiche dell’ordinanza sui cani, nulla sembra essere cambiato.

“Nessuna delle richieste degli animalisti è stata sostanzialmente accolta – spiega l’Enpa Savona – a parte il generico proposito di collaborare per una soluzione condivisa del ‘problema’ deiezioni liquide”.

Enpa e gli altri gruppi locali di cinofili, sostenuti dal crescente numero di adesioni alla petizione antiordinanza, firmata anche da cittadini che non posseggono cani e da commercianti, continuano a chiedere il ritiro dell’ordinanza.

“Le motivazioni addotte dall’Associazione e spiegate alla giunta dagli esperti presenti – prosegue l’Enpa – sono l’incongruità ed il carattere umiliante e punitivo della norma. Non si riesce ad impedire a molti cani di esprimere, soprattutto appena usciti di casa, un bisogno naturale prima che abbia iniziato ad espletarlo; ed in tal caso, sia che si pulisca l’orina o no, la multa è sempre prevista.

Di lavarla con la famosa bottiglietta d’acqua inoltre non elimina odore o sporcizia, rischiando inoltre di far scivolare i passanti, soprattutto anziani e bambini, sul pavimenti lisci di via Paleocapa e dei portici di piazza Mameli.

Ciò ha costretto e costringe i proprietari di cani a non frequentare le zone del centro, come lamentano molti commercianti della zona, che hanno visto calare gli incassi soprattutto nelle feste natalizie.

Mentre da un lato la sindaca dice che non può ritirare o modificare l’ordinanza, dall’altra annuncia però che verrà estesa anche ad altri portici e vie cittadine. E non prende neppure in considerazione la proposta dell’Enpa di dare il via ad una fase transitoria, senza applicazione di multe, in cui si allarga e completa l’informazione e la sensibilizzazione dei proprietari di cani, sollecitandone la collaborazione e la motivazione, mentre si lavora a norme diverse.

Enpa ricorda invece che nell’incontro ha dato totale disponibilità, come pure gli esperti canini ed il servizio veterinario Asl2, a collaborare per trovare alternative che portino al miglioramento delle condizioni igieniche di tutta la città. Ma deve lamentare che l’istruttoria dell’ordinanza non le aveva neppure ricercate.

Eppure forse esistono soluzioni tecniche, servizi e discipline utili; basta indagarle e sperimentarle, ci vuole soltanto un po’ di buona volontà oltre a vera collaborazione, anche con quei gruppi che, esclusi dall’incontro recente, hanno partecipato attivamente al censimento delle aree canine esistenti. E segnala infine che il dato del quantitativo giornaliero di pipì dei cani in città pubblicato su alcuni media e social è completamente ‘sballato’, ancorché di difficile calcolo”.

 

Senegalese spaccia cocaina a due passi dalla Casa di Colombo: arrestato

Ieri in vico Coccagna a Sarzano un 39enne genovese acquistava da un 29nne senegalese alcuni grammi di “cocaina” in cambio di 40 euro.

Pusher e cliente sono stati però bloccati e identificati dai militari del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri Genova Centro.

L’acquirente genovese è stato segnalato alla Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.

Lo spacciatore africano, gravato da pregiudizi di polizia, ma mai rimpatriato, è stato trovato in possesso di ulteriori 50 euro, provento dell’illecita attività, e quindi arrestato per “spaccio di sostanze stupefacenti”.

Droga e denaro sequestrati.

 

Spaccia droga nei giardini della Fiumara: arrestato 20enne della Guinea

Ieri pomeriggio, nel corso di controlli antidroga nei pressi dei giardini del centro commerciale “Fiumara” a Sampierdarena,  la pattuglia della locale Stazione Carabinieri, sorprendeva un 20 enne, nato in Guinea, mentre cedeva 4 grammi circa di “marijuana” in cambio di alcune banconote da 10 euro ad un 21 enne genovese.

Nello stesso istante, l’immigrato è stato visto buttare a terra ulteriori 7 grammi di “fumo” poi recuperato.

Pertanto, l’immigrato è stato arrestato per cessione e spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Lite col datore di lavoro, calcio al basso ventre: denunciato 51enne di Savignone

Nei mesi scorsi, all’interno di un’azienda con sede a Casella, un dipendente di 51 anni che aveva litigato con il suo datore di lavoro “per motivi di turnazione” dapprima lo diffamava e poi lo colpiva con un calcio al basso ventre.

Il dipendente, mentre si allontanava, sempre con fare minaccioso e in stato di alterazione, colpiva con calci e pugni alcuni automezzi di proprietà della ditta.

Ieri, al termine di accertamenti, i carabinieri hanno identificato e denunciato in stato di libertà per “percosse, diffamazione e violenza privata”  il 51enne che risulta abitante nel Comune di Savignone.

 

Sanremo 2018, squadra composta da Baglioni, Hunziker e Favino

Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino faranno parte, con Claudio Baglioni, della squadra che condurrà il Festival di Sanremo 2018, in programma dal 6 al 10 febbraio. La manifestazione internazionale verrà trasmessa su Rai1.

Baglioni, la showgirl e l’attore ieri hanno partecipato al “photocall” ufficiale del Festival, davanti all’ingresso del Casinò di Sanremo.

“Che emozione. Posso dire che sono davvero davvero davvero gasatissima” sono state le prime parole di Michelle Hunziker, alla presentazione che si è svolta al Casinò di Sanremo.

“E’ una cosa completamente nuova per me – ha aggiunto Pierfrancesco Favino – un nuovo battesimo. Sono fan del Festival da quando sono bambino, è un cerchio che si chiude”.

 

Esercitazione di soccorso dei vigili del fuoco sui bus

In questi giorni i Vigili del Fuoco della Spezia, sono stati impegnati in un ciclo di addestramenti, che hanno avuto come protagonista un autobus.

Grazie alla disponibilità dell’ATC, l’azienda resposabile dei trasporti pubblici cittadini, è stato possibile utilizzare un mezzo in disuso, parcheggiato per più di un mese, all’interno della caserma VVF della Spezia.

I Vigili del Fuoco hanno così potuto fare prove di soccorso ed estrazione di persone coinvolte in incidenti con mezzi pesanti, sollevamento e riposizionamento in careggiata dello stesso, con attrezzature manuali pneumatiche ed idrauliche, fino addirittura al ribaltamento.

Con l’utilizzo dell’autogru, il pesante autubus da granturismo di più di 14 tonnellate e lungo 12 metri è stato sollevato da terra più volte, ribaltato su di un fianco ed infine rimesso sulle proprie ruote.

Gli uomini  impegnati hanno così potuto provare le più moderne tecniche di soccorso e recupero in situazione controllata.