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Frana Aurelia: A12 gratuita tra Chiavari e Sestri Levante

La Società Autostrade ha confermato che il pedaggio sul tratto Chiavari-Sestri Levante e Lavagna-Sestri Levante (e viceversa) sull’A12 resterà in parte gratuito (verrà effettuato un rimborso del 70%) fino alla riapertura della via Aurelia chiusa per frana dal 4 gennaio.

La notizia è emersa dal vertice che si è tenuto questa mattina a Lavagna alla presenza del commissario prefettizio Paolo D’Attilio, del sindaco di Sestri Levante Valentina Ghio e dei dirigenti Anas e società autostrade.

Dalla riunione è emerso anche come i privati proprietari dei terreni abbiano dato il via libera alla richiesta di accedere con uomini e mezzi nella parte alta del costone che sovrasta l’Aurelia.

L’Anas oltre allo stanziamento di 130 mila euro per la sgaggiatura delle rocce ha già predisposto un secondo intervento da 700 mila euro per la messa in sicurezza di circa 250 metri di parete nel comune di Lavagna.

In una fase successiva sono previsti interventi di difesa a mare con una nuova barriera di scogli e la costruzione di una cabina per l’energia elettrica vicina alle gallerie in comune di Sestri Levante.

Come apertura dell’Aurelia la data prevista è quella di venerdì 19 gennaio con circolazione regolata da semaforo a senso unico alternato fino al 10 febbraio.

Rischio terrorismo islamico: 500 telecamere e zona rossa al Festival di Sanremo

Prevenzione, sicurezza e pericolo terrorismo islamico. Intorno al Teatro Ariston di Sanremo che dal 6 al 10 febbraio ospiterà la kermesse internazionale della canzone italiana, anche quest’anno tornerà la “zona rossa”.

Sono previsti controlli a campione tramite metal detector e ci sarà un numero maggiore di poliziotti e carabinieri rispetto all’anno scorso. Inoltre, saranno installate circa 500 telecamere collegate con la centrale operativa del Commissariato.

Questi sono alcuni punti del Piano per la sicurezza della manifestazione che oggi sono stati annunciati nel corso della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltasi in Prefettura a Imperia.

Il dispositivo di controllo del territorio e delle aree interessate dagli spettacoli sarà svolto sull’esperienza degli anni passati ma adeguato “alle nuove esigenze di safety e security che la situazione attuale richiede” anche alla luce del rischio terrorismo islamico. Sarebbero confermati agenti con videocamera mobile. In forse l’uso dei droni.

Parco Mura del Righi, Pd: c’é incuria e degrado. Tursi e Regione intervengano

Il consigliere regionale del Pd Pippo Rossetti, del Comune Cristina Lodi e del Municipio Lorenzo Romanengo, ieri hanno effettuato un sopralluogo al Parco delle Mura del Righi su richiesta di abitanti che hanno lamentato una situazione di degrado, incuria e abbandono.

“Il sopralluogo – hanno spiegato gli esponenti del Pd – ha confermato la situazione denunciata da cittadini e turisti. Ora chiediamo che la Regione intervenga e che il Comune la solleciti a farlo. Le nostre proposte sono:

1. collocazione telecamere all’interno del Parco;

2. chiusura ai mezzi privati di alcune aree di sosta del Parco, ad esempio le aree in cui portare i cani;

3. collocazione di cassoni carrabili ai margini del Parco;

4. illuminazione diffusa;

5. contrasto alle discariche abusive;

6. riqualificazione delle case matte con fondi europei.

Nel passato, nel corso delle amministrazioni di centrosinistra, molto si è fatto a livello regionale, comunale e municipale per preservare quest’area immensa che attraversa più Municipi. Un’oasi verde alle spalle della città e un patrimonio storico unico nel suo genere, con le sue mura e forti.

Dal 2015, invece, la Regione non ha più erogato finanziamenti al Comune per il Parco, perciò tutto è rimasto fermo ed ora i risultati, raggiunti in passato, rischiano di essere vanificati.

Nello specifico in passato con le amministrazioni di centrosinistra:

–     – Il Municipio è stato attento a questo territorio, lo ha difeso dai vandali organizzando iniziative di volontariato e di pulizia con AMIU. Ha investito risorse (le ultime in ordine di tempo gli 80.000,00 Euro ai Giardini Calcagno) per renderlo il più fruibile possibile per i cittadini.

–     –  Il Comune di Genova ha promosso eventi soprattutto nei forti, avviando la loro acquisizione ed investendo in progetti e proposte concrete ed avviando un contratto di servizio con A.M.I.U. per la sua pulizia.

– La Regione Liguria, nel 2008, ha istituito l’area naturale protetta di interesse locale nel Comune di Genova denominata “Parco delle Mura” riconoscendo al Parco del Peralto di essere inserito all’interno del Sistema Regionale delle aree protette. Nello scorso mandato, ha investito 241 mila euro di fondi europei (FESR) in progetti concreti (il planetario, la cartellonistica, nella casetta rossa del Righi). Inoltre, fino al 2014, la Regione Liguria ha erogato annualmente, ai sensi di legge, 10.000 euro all’area protetta.

Tuttavia, oggi Il Parco è sempre più sporco, meta nuovamente di discariche abusive, le aree risanate stanno tornando al degrado. Tanti cittadini, ed anche turisti, si rivolgono alle associazioni, a chi abita nel territorio per denunciare la situazione. Molti sportivi, che usano il parco come palestra a cielo aperto, sono amareggiati e arrabbiati di quanto sta avvenendo”.

Un esempio per tutti è l’uscita della funicolare Zecca/Righi. Lo spettacolo che appare è la sporcizia accanto ai bidoni dei rifiuti, alberature incolte e posteggio di camper provenienti da tutta la città. Per non parlare dei possessori di animali che frequentano il parco costretti a difendersi da numerosi cinghiali che distruggono tutto e creano pericoli.

È urgente che la Regione si assuma le proprie responsabilità e si occupi di questa importante area, riattivando risorse europee e il finanziamento annuale e che il Comune faccia pressioni perché la Regione trasferisca risorse fondamentali sul Parco delle Mura. Un’area protetta senza finanziamenti è un insulto per tutti”.

 

Civiltà a Sampierdarena: Console dominicano presente, collega Ecuador assente

“Questa mattina con il Console Generale della Repubblica Dominicana Santiago Rodriguez Figuereo abbiamo discusso di percorsi condivisi che portino ad una reale integrazione basata anche sul rispetto delle regole della civile convivenza. Il miglior modo per affrontare i problemi è non negarli e parlarne”.

Lo ha dichiarato oggi il Commissario leghista del Municipio Centro Ovest, Renata Falcidia, che ha ricevuto nel suo ufficio in via Sampierdarena il bravo rappresentante della Comunità dominicana.

Sul fronte immigrazione, integrazione e legalità, risulta purtroppo ancora assente la Console della Repubblica dell’Ecuador.

A differenza del suo collega dominicano, infatti, Martha Lorena Fierro Baquero non ha ancora fatto visita al Municipio Centro Ovest per offrire la sua collaborazione al progetto di una normale convivenza civile che la giunta Bucci, insieme al Commissario Falcidia, sta attuando tra mille difficoltà e resistenze.

“Credo che parallelamente all’azione di controllo e contrasto delle attività improprie – ha aggiunto Falcidia – sia di fondamentale importanza un’azione educativa e di sensibilizzazione a tematiche di interesse cittadino che coinvolga tutti i rappresentanti delle comunità presenti nella nostra delegazione.

La scuola in questo percorso può e deve svolgere un ruolo fondamentale. Vogliamo col tempo far diventare Sampierdarena e tutto il Municipio Centro Ovest un modello di integrazione riuscita”.

 

Ciclismo: Matteo Malucelli vince in Venezuela

GENOVA. 12 GENN. Esordio col botto in Venezuela per il ciclismo italiano ed per i tifosi liguri grazie al trionfo di Matteo Malucelli (Androni Giocattoli Sidermec) ha vinto allo sprint la prima tappa della Vuelta al Tachira, indossando ancha la maglia gialla di leader del Giro andino. L’ arrivo, posto in piazza Noguera, ha visto Malucelli avere la meglio sul gruppo quasi compatto, dopo una giornata molto lunga ed assolata. Ad applaudire un nutrito gruppo di tifosi liguri.

La prima tappa da Concafè a Santa Barbara de Barinas, di 183 km, è stata infatti caratterizzata dalla fuga di Cristian Talero (Shimano), Felix Baron (Aroma Gourmet) e Wilman Bravo (Deportes Jhs) che sono stati in fuga insieme per quasi 70 chilometri. Poi sono rimasti in due Talero (che ha vinto gli sprint intermedi a Fuerte Murachi, El Pinal e Ramecho de Margot) e Baron. I due colombiani sono stati accolti come trionfatori da una grande folla al passaggio da El Milago al km 106, poi pian piano il loro vantaggio ha cominciato a calare. A 30 chilometri dal traguardo Talero è andato in crisi ed è rimasto da solo Baron (che ha vinto l’ ultimo traguardo intermedio a Casero el Yaurè davanti ad Angel Rivas ed Ivan Sosa dell’ Androni) ed ha cercato poi di resistere al ritorno del gruppo, che lo ha ripreso ai meno 15, dopo ben 150 chilometri di fuga. Dopo il ricongiungimento, malgrado continui scatti e controscatti, si è giunti alla volata che ha visto prevalere il campione dell’ Androni di Gianni Savio, ben pilotato dai compagni negli ultimi chilometri.

La corsa, nota agli appassionati di ciclismo anche come “Vuelta Gigante dell’ America”, si snoda lungo un percorso di ben 1445 chilometri, suddiviso in dieci tappe. Domani è in programma la seconda frazione: il circuito di Suripà di 170 km. dove Malucelli cercherà o di bissare il successo, o di mantenere il primato.

Questo l’ Ordine d’ arrivo: 1) Matteo Malucelli (Androni Giocattoli Sidermec) in 4 h, 34′ e 49″; 2) Yonathan Monsalve (Pais Futuro); 3) Orluis Aular Gobe Yaracuy B. Bicentenario); 4) Garcia; 5) Pulgar;

Classifica generale: 1) Matteo MALUCELLI (ITALIA); 2) Yonathan Monsalve (Venezuela) a 4″; 3) Cristian Talero (Colombia), a 4″ 4) Orluis Aular (Venezuela) a 6″; 5) Baron (Colombia) a 6″.

Classifica a punti: 1) MALUCELLI, 25; 2) Monsalve, 20; 3) aular,16; 4) Garcia,14; 5) Talero, 12.

Sprint Intermedi: 1) Talero 12; 2) Baron, 10; 3) Rivas, 3; 4) Bravo 2; 1) Ivan Sosa, 1.
PAOLO ALMANZI

Figuraccia Palazzo Ducale: quadri Modì grossolani falsi, la mostra era programmata così

“La mostra con i quadri falsi di Modigliani a Genova? Era programmata così”.

Lo ha dichiarato oggi alla redazione romana dell’agenzia Ansa “senza esitazioni” Isabella Quattrocchi, l’esperta Ctu nominata dal Tribunale di Genova per la consulenza sulle 21 opere attribuite ad Amedeo Modigliani ed esposte a Palazzo Ducale nonostante sia risultato che fossero delle tele “grossolanamente falsificate”.

La mostra fu chiusa anzitempo il 14 luglio scorso e i falsi Modì poi sequestrati dagli inquirenti che al momento hanno indagato a vario titolo tre persone per truffa aggravata, messa in circolazione di false opere d’arte e riciclaggio.

I responsabili di Palazzo Ducale si sono sempre dichiarati “parte lesa”.

Lo scandalo nacque dalla denuncia dei massimi esperti di Modigliani, Carlo Pepi e Marc Restellini.

Oltre a stabilire che 20 pezzi sono “grossolanamente falsificati” – un solo disegno appare originale – la professoressa Quattrocchi ha giudicato false anche le cornici.

Non è tutto. L’esperta Ctu del Tribunale lascia chiaramente intendere che chi ha allestito la mostra sapeva benissimo che si trattava di falsi: “Per scoprirlo mi è bastato fotografare ogni pezzo sia davanti, sia dietro. Chi se n’è occupato prima di me, invece, si è basato su scatti che gli sono stati forniti.

Un altro particolare importante, poi, è che la mostra era buia ed evidentemente non era un caso. Non c’era un’illuminazione generale: erano illuminati solo i dipinti.

Ma su ognuno c’erano tre dita di vernice sopra, pesante, massiccia. Ècome quando per strada s’incontra un’auto con gli abbaglianti accesi: si viene accecati e si vede tutto più confuso”.

Isabella Quattrocchi è nota anche per aver scoperto che circa un terzo dei quadri sequestrati a Massimo Carminati, al deflagrare dell’inchiesta Mafia Capitale, erano falsi. I carabinieri del Ros avevano trovato in casa di Carminati e dei suoi familiari 94 opere, tra le quali alcune di Guttuso, Warhol e Mirò.

 

Violenza sessuale, migrante arrestato: Piana (Lega) attacca buonisti business accoglienza

“La polizia, su segnalazione di un autista di Riviera Trasporti, l’altro ieri ha arrestato un richiedente asilo di 27 anni per violenza sessuale, consistente in molestie e palpeggiamenti, su due minorenni di 15 e 17 anni che viaggiavano sul bus.

Il fatto è molto grave. Solo grazie al coraggio dell’autista e alla tempestività  dell’intervento degli agenti, che ringraziamo, il migrante è stato bloccato e oggi per fortuna non commentiamo qualcosa di ancora più grave.

Detto questo, risulta che il giovane africano sia originario della Guinea, sbarcato in Italia alcuni mesi fa e ospitato dalla cooperativa fondata da Don Antonello Dani, che gestisce il centro di accoglienza La Goccia a Piani di Imperia.

Il prete oggi ha reagito condannando il fatto, ma sentendosi anche in dovere di invitare i fedeli a non fare discriminazioni in base al colore della pelle perché ‘il colpevole poteva essere anche un bianco’.

Non è tutto. Don Antonello Dani si è subito preoccupato di difendere gli altri migranti ospitati a Imperia affermando che sono ‘brave persone’.

Stupisce però che, fino all’altro ieri, lui e altri buonisti facevano con troppa facilità la stessa affermazione sostanzialmente anche nei riguardi del 27enne della Guinea. E così hanno fatto e continuano a fare i pro migranti per tutelare gli ospiti delle varie onlus e coop che gestiscono il business dell’accoglienza.

In realtà, sappiamo che quasi tutti i migranti sbarcati sulle nostre coste non scappano da guerre. Quello che non sappiamo, però, è se questi giovani abbiano precedenti penali o siano pericolosi perché spesso sono senza documenti e non conosciamo praticamente nulla di loro.

Inoltre, è bene ricordare che la grande maggioranza dei richiedenti asilo poi non ottiene lo status di rifugiato.

Pertanto, occorre maggiore cautela prima di difendere ad oltranza certe persone e la situazione di caos che si è venuta a creare con l’immigrazione incontrollata.

Ora più che mai bisogna dire stop agli sbarchi, continuare a predisporre controlli sul territorio e attuare finalmente i necessari rimpatri a tutela della sicurezza della cittadinanza e per il rispetto della legalità”.

 

Bolkenstein, Toti e Scajola: impugnativa Governo atto grave e irresponsabile

“C’è un Paese che va a fondo e il Consiglio dei Ministri si riunisce solo per discutere e impugnare alcune leggi regionali, con tutti i problemi da risolvere Gentiloni e il Governo Italiano preferiscono mettere sotto giudizio il lavoro di tante Regioni. Per quanto ci riguarda l’impugnativa è arrivata in extremis perché fra tre giorni sarebbero scaduti i termini per poter impugnare le nostre leggi.

Vogliono stroncare il lavoro di mesi e mesi fatto da tecnici e amministratori, tenuto conto che più comuni di vario colore politico e tutte le Associazioni di categoria avevano espresso parere favorevole.

Il dato politico è la responsabilità che si assume il Governo di non aver lavorato in questi anni a una legge che desse garanzie alle aziende balneari, motivo in più che ci ha indotto, come Regione Liguria, a procedere autonomamente”.

Il governatore Giovanni Toti oggi è intervenuto così sull’impugnativa del Governo contro le due leggi della Regione Liguria approvate lo scorso novembre in consiglio regionale con i voti anche di parte dell’opposizione relative  alla qualificazione e tutela dell’impresa balneare e alla disciplina delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative.

“La cosa assurda di questa vicenda – ha aggiunto l’assessore regionale al Demanio Marco Scajola – è che di fronte ad un vuoto legislativo che il Governo avrebbe dovuto colmare entro il 2017, l’esecutivo ha preferito intervenire, in modo assurdo, contro una regione che ha cercato di tutelare le sue imprese.

A nostro favore si è espresso anche il Parlamento Europeo con uno studio che invita l’Italia a seguire l’esempio di altri Paesi UE, come Spagna, Portogallo e Croazia che hanno emanato proprie leggi garantendo ai concessionari periodi fino a 75 anni. A questo punto non ci faremo intimidire, ci costituiremo presso la Corte Costituzionale, convinti della bontà del nostro lavoro e della necessità che leggi come le nostre vadano avanti nell’interesse delle imprese e di tutti i cittadini”.

“Questa vicenda rende sempre più importante – ha sottolineato ancora Toti –  il percorso di autonomia che abbiamo intrapreso, insieme ad altre regioni di vario segno politico, la cui efficacia rispetto a determinate materie tra cui il demanio marittimo ci è stata riconosciuta dallo stesso sottosegretario Bressa proprio ieri durante l’incontro romano. Regione Liguria continuerà ad essere a fianco delle imprese, dei balneari e dei liguri che chiedono certezze per le proprie aziende e le proprie famiglie”.

 

Governo impugna legge regionale anti Bolkenstein, M5S: Toti e Scajola inaffidabili

“La Proposta di legge 157 Scajola-Vaccarezza sulle concessioni demaniali è non solo in palese contrasto con le normative europee relative ai servizi del mercato europeo comune, ma oltrepassa di gran lunga le competenze regionali e si avvia verso una nuova, prevedibile, impugnazione da parte della Corte costituzionale”.

Lo aveva detto il consigliere regionale Fabio Tosi (M5S) il 31 ottobre scorso in Consiglio regionale, in occasione dell’approvazione della legge anti-Bolkenstein della Regione Liguria, impugnata oggi pomeriggio dal Governo.

“Non siamo dei maghi, né dei veggenti – ha dichiarato Tosi – semplicemente ci siamo limitati a dire, in tempi non sospetti, quello che chiunque dotato di minima onestà intellettuale sapeva da mesi. Allora eravamo anche stati presi in giro da Scajola, che ci aveva dato degli scolaretti. Oggi è chiarissimo chi avrebbe bisogno di tornare sui banchi di scuola per un ripasso dell’abc sulla formazione delle leggi.

Invece di mettere mano con serietà a una materia così complessa, Toti e i suoi hanno preferito la scorciatoia della facile propaganda populista, a caccia di un pugno di voti.

Adesso finalmente i balneari capiranno che in tutti questi anni sono stati continuamente presi in giro da Forza Italia e Pd, che non hanno mai voluto affrontare seriamente il problema quando ne hanno avuto l’occasione e c’erano tutti gli spazi e i tempi per allinearsi agli stati europei.

Non è credibile Scajola quando se la prende con il Governo, che in quest’occasione si è limitato ad applicare le norme. Piuttosto chieda scusa per quest’ennesima presa in giro ai balneari. La Giunta Toti non è più credibile. Noi siamo pronti, come sempre, ad ascoltare tutte le categorie perché abbiamo idee chiare e tempi certi. Non è possibile continuare a giocare sulla pelle degli imprenditori”.

 

 

Elezioni 2018, CasaPound raccoglie le firme anche a Genova

Elezioni politiche 2018. CasaPound tira dritto anche a Genova e in Liguria, dove nella sede “La Risoluta” di via Montevideo 53 rosso fino alle 21 di oggi ha organizzato una raccolta firme per le liste che si presenteranno alle votazioni di domenica 4 marzo.

La raccolta di firme proseguirà anche domani dalle 11 alle 16. Per firmare è necessario portare con sé un documento d’identità valido.

Ad annunciarlo, fra gli altri, è stato l’ex vicepresidente di Regione Liguria, Gianni Plinio, che nelle scorse settimane ha lasciato Fratelli d’Italia per aderire “con lo spirito di militante” a CasaPound.