Home Blog Pagina 7974

Controlli igienico-sanitari, chiuso ristorante in salita San Paolo

Controlli igienico-sanitari, chiuso ristorante in salita San Paolo

Nei giorni scorsi agenti del Commissariato Prè, coadiuvati da personale della Guardia di Finanza, dalla pattuglia mista Polizia-Esercito e da personale della ASL 3 Genovese – Sicurezza e Igiene Alimentare, hanno svolto un servizio straordinario finalizzato al controllo degli esercizi commerciali nel centro storico.

Nello specifico sono stati controllati un ristorante di Salita San Paolo a conduzione italiana e una polleria di nuova apertura a conduzione marocchina di via Prè.

Per il primo è stata disposta l’immediata chiusura per le pessime condizioni igieniche, il rinvenimento di alimenti congelati non correttamente conservati e di prodotti ittici privi di tracciabilità, immediatamente sequestrati.

Al titolare sono stati notificati verbali di contestazione per oltre 3.500 euro.

Nel secondo locale sono state riscontrate alcune anomalie la cui risoluzione sarà verificata nei prossimi giorni.

Nel complesso sono state identificate 11 persone, di cui una sanzionata dopo essere stata trovata in possesso di 3,16 grammi di hashish per uso personale.

Amorfini ribelle: contrario a collocazione petrolchimico a Cornigliano

Tursi, consigliere comunale Maurizio Amorfini (Lega)

“Che sia ben chiaro. Rimango contrario alla collocazione del petrolchimico a Cornigliano (aree ex Ilva, ndr). Qualcuno preferisce screditare il mio operato, ma grazie al sottoscritto, agli altri consiglieri del gruppo Lega-Salvini e a tutte le forze di maggioranza firmatarie che hanno sostenuto la mia mozione a Tursi siamo riusciti ad ottenere il dibattito in consiglio comunale”.

Lo ha dichiarato ieri sera il consigliere comunale della Lega, Maurizio Amorfini, dopo che nel pomeriggio è stata approvata all’unanimità la sua mozione sullo spostamento del petrolchimico che “impegna il Sindaco e la Giunta a confrontarsi con i cittadini di quel quartiere che verrà coinvolto da questa pesante servitù, e a condividere ogni decisione con le varie realtà territoriali”.

Respinti, invece, gli emendamenti del M5S.

“Oggi la maggiore preoccupazione dei residenti – ha aggiunto Amorfini – è che tutto venga deciso nelle famose stanze segrete. Per questo abbiamo chiesto l’impegno a un dialogo trasparente tra cittadinanza e istituzioni”.

Il sindaco Marco Bucci ha precisato che “si tratta di una decisione difficile ma la cittadinanza sarà ascoltata e, qualsiasi sarà la scelta, certamente si dovranno garantire ricadute zero sulla salute degli abitanti e una quota di compensazione”.

 

 

Garlenda: Scofferi ed Abregal vincono al golf

Il golf di Garlenda

SAVONA. 9 MARZ. Michele Scofferi e Simone Abregal si sono aggiudicati due importanti appuntamenti golfistici a Garlenda. Scofferi ha vinto il tradizionale Trofeo Associazione Golfisti Blucerchiati, mentre Abregal ha avuto la meglio nella Srixon Cup. Ai due eventi hanno preso parte 94 golfisti provenienti da tutto il Nord Italia ed alcuni anche dall’ estero. Le due gare si sono svolte entrambe con la formula Stableford su 18 buche. Questi i nomi dei premiati.

Trofeo Associazione Golfisti Blucerchiati. Prima categoria: 1) Michele Scofferi, 26; 2) Amoroso Vincenzo, 25.
Seconda cat: 1) Andrea Santagata, 36; 2) Jacqueline De Lagatineri, 36.
Terza cat: 1) Giuseppe Mosci, 39; 2) Elia Semerdjian, 32.
Categoria Soci e Amici Golf Club Garlenda: 1) Helmut Dango, 37; 2) Francesco Toni, 33.
Primo lordo: Jacopo Morelli, 22.
Prima lady: Maddalena Lontaro Baracchini, 29.
Primo seniores: Attilio Lombardo, 31.

Srixon Cup-Garlenda Golf Club. Prima categoria: 1) Simone Abregal, 36; 2) Alberto Neri Gironi, 34.
Seconda cat: 1) Tullio Nejrotti, 34; 2) Roberto Massabò, 32.
Terza cat: 1) Franco Amadeo, 37; 2) Giovanni Grossi Bianchi, 35.
Primo lordo: Alberto Gazzolo, 38.
Prima lady: Leila Mawjee, 32.
Promo seniores: Andrea Barabino, 31.
PAOLO ALMANZI

Revisione processo G8, ricorso poliziotti Diaz ammissibile: violati i loro diritti

G8 Diaz (foto di repertorio)

Diaz, ricorso dei poliziotti ammissibile. Lo ha stabilito nei giorni scorsi la Corte Europea per i Diritti dell’Uomo (Cedu). Sui fatti avvenuti nella scuola genovese durante il G8 del 2001 si riapre quindi la vicenda giudiziaria, che aveva visto assolti in primo grado e poi condannati in via definitiva diversi funzionari di polizia.

I giudici della Cedu ora dovranno valutare nel merito il ricorso e, in caso di accoglimento, si potrà ottenere la revisione del processo.

Con la revisione della cosiddetta verità giudiziaria e del processo accompagnato da mille polemiche, forse si riuscirà finalmente a fare luce sui dettagli della vicenda anche secondo la versione dei condannati.

Secondo la tesi dei legali dei funzionari di polizia, accolta dai giudici della Cedu, è stato infatti violato l’articolo 6 della Convenzione europea per i diritti dell’uomo che, fra le altre cose, stabilisce il diritto dell’imputato “di interrogare o far interrogare i testimoni a carico” e il diritto a un “equo processo”.

L’allora pm e attuale sostituto procuratore generale di Genova Enrico Zucca ha tuttavia riferito: “Il fatto che la Corte Europea abbia detto che il ricorso sia ammissibile non significa che verrà accolto”.

 

Disabili, Pd e RaS attaccano assessora Fassio: atteggiamento da irresponsabile

Assessora comunale all'Istruzione e Politiche socio-sanitarie Francesca Fassio

“Sul caso dei lavoratori del trasporto disabili ex Tundo il centrodestra continua a non fare chiarezza, mettendo in pericolo il posto di lavoro di 40 persone. Le risorse aggiuntive per integrare il bando e garantire la clausola sociale ci sono grazie all’emendamento al Bilancio presentato dal Pd e da Rete a Sinistra. Poi votato, e addirittura incrementato, dal voto unanime della Commissione: 600mila euro iscritti nel bilancio di previsione 2018 alla voce ‘sostegno alle fasce deboli’. Peccato però che il Comune e la Città Metropolitana di Genova non vogliano usare questo finanziamento”.

Lo hanno dichiarato ieri sera, al termine della Commissione che si è tenuta in via Fieschi, i consiglieri regionali Giovanni Lunardon (Pd) e Gianni Pastorino (RaS).

“Infatti – hanno aggiunto i consiglieri regionali – l’assessora comunale Francesca Fassio, intervenuta in Commissione, ha detto che le risorse della Città Metropolitana sono sufficienti e sono la somma dei fondi stanziati per tre servizi diversi: il trasporto dei disabili delle scuole dell’obbligo, il trasporto dei disabili delle scuole secondarie e il trasporto riabilitativo.

Peccato però che le risorse esistenti non hanno mai garantito il pieno assorbimento dei lavoratori dell’ex Tundo, tanto che la ditta che precedentemente erogava il servizio non ha partecipato alla gara e chi ha vinto non ha applicato la clausola sociale.

In questo modo i 40 lavoratori ex Tundo sono ancora a casa. Ed è evidente che queste persone non potranno tornare al lavoro se le risorse impiegate dalla Città Metropolitana per il bando saranno quelle.

Ci troviamo di fronte a un paradosso unico. Di fronte alla possibilità di attingere a nuove risorse messe a disposizione della Regione grazie al nostro emendamento, la Città Metropolitana e il Comune di Genova dicono di non volerle utilizzare, mettendo inspiegabilmente a repentaglio decine di posti di lavoro. Un atteggiamento irresponsabile”.

 

M5S: no alla vendita ai privati di quote azienda Tpl savonese

Consigliere regionale Andrea Melis (M5S)
“No alla vendita ai privati delle quote Tpl della Provincia di Savona. Le alternative esistono e i fondi ci sono, basta solo la volontà politica per mantenere il servizio di trasporti locale pubblico ed efficiente”.
Lo hanno dichiarato oggi il consigliere regionale Andrea Melis e il consigliere comunale savonese Manuel Meles, che ieri hanno partecipato all’incontro pubblico organizzato dai sindacati sulla gara del Tpl savonese.
“Già in passato – hanno aggiunto i consiglieri pentastellati – avevamo chiesto conto di questa trattativa all’assessore regionale ai Trasporti Berrino che, come Ponzio Pilato, se n’è lavato le mani, senza mai provare a costruire un percorso politico alternativo alle gare.
Basta con la litania delle risorse che mancano. Se fosse vero, non ci sarebbero neppure i soldi per il Waterfront di Ponente o altre opere dannose o inutili. Quando si parla di trasporto pubblico, gli interlocutori di riferimento sono gli enti locali proprietari, in primis Comune e Provincia, e a loro si deve parlare chiaro.
È evidente che in questo momento al centrodestra manca la volontà politica di trovare soluzioni alternative perché vede il Tpl come un fastidio, una voce di bilancio da eliminare.
Una visione che rifiutiamo categoricamente e chiediamo agli enti locali proprietari di Tpl Linea di non rinunciare alla possibilità di evitare la gara attraverso l’affidamento in house. Le conseguenze delle scelte fatte oggi le pagheremo tutti a caro prezzo domani. Se rinunciamo a un servizio di trasporto pubblico, tornare indietro non sarà facile. E toccherà ai cittadini pagare il conto”.

Due incidenti in Valpolcevera: tre i feriti

Auto si cappotta in corso Europa: bimbo di 40 giorni in codice rosso al Gaslini
Ambulanza (foto di repertorio)

Due incidenti sono avvenuti nel pomeriggio in Valpolcevera; tre i feriti. Poco dopo le 16, in via Maritano, nei pressi della diga di Begato, un bus si è scontrato contro un autocarro: sul posto è intervenuta la polizia municipale ed il 118.

Dalle prime informazioni sembra che a causare il sinistro sia stata una manovra azzardata del mezzo pesante. Due persone sono rimaste leggermente ferite.

Sempre a metà pomeriggio c’è stato un investimento in via Meirana, a Pontedecimo.

Qui una donna di 30 anni è stata investita da un’auto mentre attraversava la strada fuori dalle strisce.

Soccorsa dalla pubblica assistenza di Manesseno è stata accompagnata in codice giallo al San Martino.

Liguria: si gioca o no?

Calcio

In Liguria la passione gioco è sempre molto radicata. Siamo la regione con il casinò per antonomasia e, secondo alcuni esperti del settore, la cultura di un azzardo sano e consapevole fa parte della nostra storia e tradizione.

Oggi è in crescita il gioco digitale. Tantissimi sono infatti coloro che stanno scoprendo i bonus di  SportPesa.

E mentre il gioco digitale prende piede in Liguria, sono molti i Comuni che in attesa di una legge regionale si organizzano con ordinanze sindacali in grado di “normare” gli orari di apertura di sale gioco e punti slot.

Nelle ultime settimane, per esempio, ad Arenzano è stata firmata un’ordinanza che disciplina orari di apertura sale gioco ma anche di funzionamento di tutti quegli strumenti tecnologici (o no) installati nei locali pubblici e commerciali che pagano vincite in denaro.

Ad Arenzano sarà quindi possibile giocare dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 23 di tutti i giorni, compresi i festivi.

Anche a Pietra Ligure si è pensato a dare nuove regole agli orari di apertura e chiusura per i luoghi dove si pratica il gioco. Qui si giocherà dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, tutti i giorni, compresi i festivi. La realtà di Pietra Ligure tuttavia è complessa, anche perché il savonese sembra essere una delle provincie di Italia dove si gioca di più e questi dati preoccupano l’amministrazione locale.

Se c’è chi si organizza con singole ordinanze sindacali, esiste pure chi propone qualcosa di differente. E’ il caso di alcuni  Comuni della riviera di Ponente (Ventimiglia, Bordighera, Vallecrosia e Camporosso)  che a breve firmeranno un protocollo di intesa univoco per regolamentare l’azzardo sul proprio territorio. Entro giugno 2018 il testo dovrebbe essere pronto ed applicato.

Durante l’ultima campagna elettorale il tema “gioco e azzardo” è stato tra quelli più dibattuti durante gli incontri politici di ogni partito. Ora però cosa accadrà? Il dado non è ancora tratto e in Liguria appare urgente una norma capace di regolamentare in modo chiaro e netto il comparto.

Intanto, in Liguria si registrano attività che possono essere importanti sotto il profilo educativo. L’Uisp regionale ha infatti aderito alla campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo. “Mettiamoci in Gioco” é l’iniziativa tesa a rafforzare un disegno di legge che dovrebbe essere a breve presentato in Parlamento.

Nella nostra regione, comunque, sempre secondo alcuni esperti, la ludopatia non risulta un caso grave o emergenziale. Cosa certa è che le amministrazioni comunali e il quadro politico dirigente hanno il dovere di tutelare la salute dei cittadini. Non servirà quindi una norma troppo restrittiva, ma urgono regolamenti chiari e univoci a cui tutti possano fare riferimento.

 

Ecuadoriano con pitbull al seguito spaccia droga a Cornigliano: arrestato

Da Torino per spacciare, senegalese arrestato dai carabinieri e polizia locale
Cocaina (foto di repertorio)

Ieri mattina gli agenti delle volanti della questura genovese hanno arrestato un ecuadoriano di 22 anni, irregolare sul territorio, gravato da precedenti di polizia e mai rimpatriato, che era stato notato dai residenti della zona cedere della sostanza stupefacente a Cornigliano in ore notturne, in prossimità di locali e circoli della zona.

Lo spacciatore era sempre accompagnato da cani di grossa taglia (in particolare un pitbull) utilizzati presumibilmente come deterrente per eventuali controlli o per incutere timore.

Nella casa del sudamericano, grazie anche al fiuto di Cora, pastore tedesco di 6 anni, e alla sua conduttrice della Sezione Cinofili della polizia, sono stati trovati quasi 20 grammi di cocaina e 180 euro in contanti.

Il 22enne è stato rinchiuso al carcere di Marassi.

 

Scontri CasaPound e Antifa, dalla procura ipotesi tentato omicidio

Il materiale sequestrato dalla Digos

Presunto accoltellamento dell’antagonista Antifa alla Foce.

In merito ai fatti avvenuti nella notte tra venerdì 12 e sabato 13 gennaio, quando un gruppo di giovani militanti e sostenitori di Casapound erano usciti dalla sede di via Montevideo e avevano affrontato in piazza Tommaseo-corso Buenos Aires alcuni antagonisti Antifa che stavano affiggendo volantini di propaganda nella zona di piazza Alimonda, ecco il testo del comunicato diffuso oggi pomeriggio dalla Questura di Genova dopo che stamane agenti della Digos hanno effettuato delle perquisizioni nelle abitazioni di tre militanti di Casapound.

“Le indagini tempestivamente attivate dagli investigatori della Digos hanno potuto accertare che il gruppo era composto da circa una dozzina di persone, tutti uomini salvo una ragazza, di cui parecchi aderenti al Blocco Studentesco, la formazione giovanile del movimento.

Dalla ricostruzione dei fatti emerge che alcuni militanti più grandi, sulla trentina, giunti alla sede di via Montevideo a bordo di un’automobile, hanno dato l’allarme alla restante parte del gruppo che, infatti, poco dopo l’arrivo dei capi, si muove rapido e compatto verso piazza Tommaseo. Alcuni militanti impugnavano bottiglie, cinghie e moschettoni.

Lo scontro con gli antagonisti che cercavano la fuga è avvenuto proprio in Piazza Tommaseo e, in quel frangente, uno degli antifascisti è stato ferito alla schiena, molto probabilmente con un’arma da taglio.

Subito dopo i fatti i militanti hanno abbandonato frettolosamente la sede.

Le attività sin qui condotte hanno portato la Procura a formulare l’ipotesi di tentato omicidio a carico di tre militanti (di cui uno con precedenti di polizia per furto, resistenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di oggetti atti a offendere) tutti di età compresa tra i trenta e i quarant’anni e ampiamente conosciuti per il loro attivismo nell’estrema destra, tra i quali figura uno dei vertici locali di Casapound.

Nelle prime ore della mattinata, i tre indagati sono stati sottoposti a perquisizione presso le proprie abitazioni.

Attività che ha portato al sequestro di svariati apparecchi elettronici, telefoni cellulari, nonché alcuni coltelli a serramanico, una catena appesantita da moschettone e bullone terminali, un nunchaku, alcune bombolette di spray urticante e adesivi di chiaro stampo fascista. Uno dei computer sequestrati, inoltre, era dotato di una emblematica ed evocativa password di chiarissima ispirazione nazista.

Contestualmente, i telefoni cellulari degli altri soggetti individuati come partecipanti all’azione, o comunque coinvolti nei fatti, sono stati sottoposti a sequestro e verranno sottoposti ad analisi forense, così come il materiale elettronico sequestrato agli indagati”.

Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Marco Zocco. L’ipotesi di reato della Procura di Genova è tentato omicidio, ma si attende l’esito della perizia medico legale per l’eventuale derubricazione in lesioni gravi.

 

La foto pubblicata su Fb da Genova Antifascista