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Liguria: si gioca o no?

Calcio

In Liguria la passione gioco è sempre molto radicata. Siamo la regione con il casinò per antonomasia e, secondo alcuni esperti del settore, la cultura di un azzardo sano e consapevole fa parte della nostra storia e tradizione.

Oggi è in crescita il gioco digitale. Tantissimi sono infatti coloro che stanno scoprendo i bonus di  SportPesa.

E mentre il gioco digitale prende piede in Liguria, sono molti i Comuni che in attesa di una legge regionale si organizzano con ordinanze sindacali in grado di “normare” gli orari di apertura di sale gioco e punti slot.

Nelle ultime settimane, per esempio, ad Arenzano è stata firmata un’ordinanza che disciplina orari di apertura sale gioco ma anche di funzionamento di tutti quegli strumenti tecnologici (o no) installati nei locali pubblici e commerciali che pagano vincite in denaro.

Ad Arenzano sarà quindi possibile giocare dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 23 di tutti i giorni, compresi i festivi.

Anche a Pietra Ligure si è pensato a dare nuove regole agli orari di apertura e chiusura per i luoghi dove si pratica il gioco. Qui si giocherà dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, tutti i giorni, compresi i festivi. La realtà di Pietra Ligure tuttavia è complessa, anche perché il savonese sembra essere una delle provincie di Italia dove si gioca di più e questi dati preoccupano l’amministrazione locale.

Se c’è chi si organizza con singole ordinanze sindacali, esiste pure chi propone qualcosa di differente. E’ il caso di alcuni  Comuni della riviera di Ponente (Ventimiglia, Bordighera, Vallecrosia e Camporosso)  che a breve firmeranno un protocollo di intesa univoco per regolamentare l’azzardo sul proprio territorio. Entro giugno 2018 il testo dovrebbe essere pronto ed applicato.

Durante l’ultima campagna elettorale il tema “gioco e azzardo” è stato tra quelli più dibattuti durante gli incontri politici di ogni partito. Ora però cosa accadrà? Il dado non è ancora tratto e in Liguria appare urgente una norma capace di regolamentare in modo chiaro e netto il comparto.

Intanto, in Liguria si registrano attività che possono essere importanti sotto il profilo educativo. L’Uisp regionale ha infatti aderito alla campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo. “Mettiamoci in Gioco” é l’iniziativa tesa a rafforzare un disegno di legge che dovrebbe essere a breve presentato in Parlamento.

Nella nostra regione, comunque, sempre secondo alcuni esperti, la ludopatia non risulta un caso grave o emergenziale. Cosa certa è che le amministrazioni comunali e il quadro politico dirigente hanno il dovere di tutelare la salute dei cittadini. Non servirà quindi una norma troppo restrittiva, ma urgono regolamenti chiari e univoci a cui tutti possano fare riferimento.