Finisce a reti inviolate l’amichevole giocata al comunale di Cervo tra l’Imperia e l’Albissola.
Un impegno importante per preparare al meglio la squadra bianco azzurra in vista del campionato di serie C. Un pari che ha mostrato solidità difensiva ma anche una manovra ancora troppo farraginosa e attaccanti dalle polveri ancora troppo bagnate.
Si conferma questa Entella che gioca bene, diverte, strappa applausi, batte la Salernitana e si regala per la prima volta il traguardo dei sedicesimi di finale di Coppa Italia, in un derby storico contro il Genoa, nella suggestiva cornice dello stadio Ferraris. Era uno stimolo in più questo del derby dirà mister Boscaglia a fine gara ma l’ impressione è che la sua squadra non abbia bisogno di grandi stimoli a giudicare da come ha affrontato le prime due gare ufficiali fin qui disputate.
Quella biancoceleste è una squadra con la giusta rabbia di chi vuole riprendersi qualcosa di chi vuole riscattarsi ed ha intrapreso, attraverso il lavoro quotidiano sotto le indicazioni del tecnico siciliano una strada che tutti si augurano possa essere ricca di soddisfazioni come quella appena conquistata. Mai come questa sera gli assenti hanno avuto torto mentre i 1000 presenti al Comunale hanno potuto vedere da vicino anche alcuni miglioramenti rispetto alla prima uscita contro il Siena.
Nel segno della continuità Boscaglia schiera lo stesso undici di domenica scorsa quasi a voler dare un segnale preciso anche ai suoi giocatori. Confermato il 4-3-1-2 con Currarino libero di scorazzare dietro a Petrovic e Mota Carvalho risultando immarcabili per i primi minuti alla difesa campana. Proprio il numero 11 biancoceleste al 2° apre le marcature : dopo un pallone rubato caparbiamente sulla trequarti Mota Carvalho calcia dal limite trovando la deviazione di un difensore. La palla schizza a Currarino che prende la mira e batte di precisione Micai.
La Salernitana “offesa” prova subito a reagire ma si espone al contropiede chiavarese ancora innescato da Currarino che va via velocissimo sulla sinistra e crossa a centro area un pallone che Mota Carvalho deve solo spingere in rete. Il Comunale si spella le mani la Salernitana è disorientata, Colantuono non riesce a farsi sentire dai suoi che restano in balia della verve degli attaccanti di casa. A metà primo tempo l’ Entella sfiora ancora il gol prima con Mota Carvalho che non aggancia un bel cross di Petrovic, quindi con Pellizzer che di testa sfiora il palo e poco dopo ancora con Mota Carvalho che vede il suo cross deviato pericolosamente verso la propria porta da Schiavi.
In campo una sola squadra, i granata non riescono ad impensierire Paroni fino al 38’ quando Odjer sporca i guanti dell’ estremo di casa. L’ Entella rallenta ma non molla e proprio allo scadere mette ancora in difficoltà la difesa granata con Casasola a rischiare l’ autorete nel tentativo di anticipare Petrovic. Nella ripresa l’ Entella mostra tutta la sua maturità nel gestire la partita consapevole che i ritmi del primo tempo sarebbero difficilmente sostenibili e attendendosi al tempo stesso una reazione da parte di una squadra che si appresta ad iniziare questa tribolata stagione di serie B da protagonista ambiziosa. I biancocelesti arretrano di qualche metro attendendo le sfuriate granata che tuttavia non portano grandi pericoli alla porta di Paroni.
L’ unico vero pericolo arriva a metà ripresa quando su calcio d’ angolo lungo Paroni non ci arriva e Casasola sul secondo palo colpisce la traversa. Iniziano i cambi su entrambi i fronti ma l’ inerzia della partita non cambia l’ Entella gestisce bene anche la fase di “sofferenza” e con il passare dei minuti torna padrona del campo tenendo in controllo la partita fino al triplice fischio. Come detto il superamento del turno significa regalarsi un derby contro il Genoa al Ferraris 48 anni dopo le gesta di Nadalin, Giordan e compagni, opportunità salutata con piacere nel dopopartita sia dal tecnico che dal presidente Gozzi che ha voluto elogiare giocatori e staff per queste due prime partite nelle quali si è visto lo spirito che il patron chiavarese si attende da questa stagione al di là di tutte le polemiche ed ingiustizie legate al calcio “parlato”.
Le premesse calcistiche per un Entella ancora da completare sono buone, Boscaglia ha già fatto vedere sia la sua tempra sia le idee chiare nella gestionte tecnica, tattica e umana del gruppo a sua disposizione. Gli ultimi giorni di mercato serviranno per assestare al meglio una rosa da definire al meglio per continuare sulla strada positiva tracciata dai primi due impegni ufficiali.
Al termine della sfida di Coppa Italia contro la SPAL, Pasquale Marino non nasconde il proprio rammarico per il risultato finale, nonostante la buona prova offerta da suoi.
“Abbiamo interpretato una buona gara e rischiato veramente poco, quindi il rammarico è tanto e credo che oggi, contro un avversario di categoria superiore, meritassimo qualcosa in più; prestazione importante nei confronti di una formazione che settimana prossima inizierà il campionato.
Il gol? Bravo Antenucci a liberarsi e a mettere la palla in mezzo, trovando Petagna che a sua volta è stato bravo a capitalizzare; noi dobbiamo essere bravi a mantenere gli avversari il più lontani possibile dalla nostra porta, a maggior ragione quando si incontrano squadre che militano in campionato superiori.
Almeno tre/quattro occasioni limpide, dopo lo svantaggio la squadra ha reagito, mantenendo un buon equilibrio ed avrebbe meritato il gol; nella prima frazione giocato molto bene e con intelligenza, chiuse le traiettorie di passaggio della SPAL, fatto che ci ha consentito di ripartire e tenere i nostri avversari nella loro metà campo.
Il gol annullato? Non ho ancora avuto modo di rivedere le immagini, ma dispiace perchè sarebbe stata una rete importante, che avrebbe premiato il lavoro fatto.
L’attacco? Mancano pochi giorni alla chiusura del mercato, qualcuno arriverà sicuramente, oggi in panchina avevo solo Gudjohnsen, ma bisogna concedergli il tempo per ambientarsi; sono comunque contento della crescita di Gyasi, Okereke e Pierini, capaci di tenere in apprensione una difesa esperta come quella della SPAL”.
Nel match del “Picco” un ottimo Spezia cede di misura ad una SPAL cinica, a cui basta una rete di Petagna in avvio di ripresa per passare al turno successivo
Prestazione ordinata da parte degli aquilotti che però commettono Un ingenuità venendo immediatamente colpiti da un avversario di categoria superiore come gli estensi.
Spezia-SPAL 0-1:
SPEZIA (4-3-3): Lamanna, De Col, Terzi, Giani, Augello, Bartolomei, Ricci (81′ Crimi), Mora (56′ De Francesco), Pierini (73′ Vignali), Okereke, Gyasi. A disposizione: Manfredini, Barone, Crivello, Morachioli, Crimi, Gudjohnsen, De Francesco, Bastoni, Vignali, Maggiore, Figoli, Erlic. Allenatore: Marino
La Sampdoria è al quarto turno di Coppa Italia. E per Marco Giampaolo è già un piccolo tassello positivo in vista della stagione che sta per iniziare.
La prestazione è da migliorare ma la squadra ha mostrato concretezza e determinazione nell’arrivare al successo e all’obiettivo del passaggio del turno.
Non il solo però. «Avevamo due obiettivi stasera – comincia il mister -, il primo era superare il turno, il secondo mettere minuti nelle gambe. Dobbiamo migliorare tante cosine: dare più freschezza e qualità. Difficoltà? Alcune squadre di Serie A sono state eliminate: in questa fase le differenze sono meno marcate».
Ferragosto…e dintorni. C’è chi per campeggiare predilige il mare, chi la montagna…chi la città. Come l’improvvisato campeggiatore che ha placidamente piantato una confortevole tenda blu sul marciapiede di Via Corsica, nel centrale e residenziale quartiere di Carignano, appena a sinistra di Piazza Nino Bixio, davanti alla siepe che divide il predellino anteriore dal viale pedonale alberato meta del passeggio domenicale, e non solo, di anziani, mamme e bambini.
Ieri mattina di una afosa domenica di mezza estate verso le 9 alcuni passanti hanno notato la tenda blu chiusa e silente ben ancorata a pochi centimetri dal manto stradale nelle dirette prospicienze della fermata del bus n 35 in direzione monte-Galliera.
Allertata la Centrale Operativa della Polizia Municipale, sul posto si è portata una pattuglia biancazzurra dei cantunè di Piazza Ortiz che hanno delicatamente risvegliato l’occupante, un probabile senza fissa dimora, forse di origine straniera. L’uomo, dalla folta chioma e barba biondastre non ha battuto ciglio e sbucato dal riparo di fortuna, si è stiracchiato come se niente fosse. Identificato dagli agenti, è in breve tempo stato fatto sloggiare.
Un buon compleanno. Senza goleade ma con una qualificazione in Coppa Italia che è già storia.
Nel giorno del 72° anniversario della sua fondazione la Sampdoria debutta ufficialmente nella stagione 2018/19 battendo per 1-0 la Viterbese e accedendo al quarto turno della competizione.
Al “Ferraris” tocca a Jankto piegare la formazione di Serie C e spegnere sulla simbolica candelina blucerchiata.
Matassa. Giampaolo non rischia Quagliarella ma preferisce Sala a Bereszynski. Barreto, capitano, viene confermato in cabina di regia, con Praet e Linetty a scortarlo. In attacco spazio a Defrel e Kownacki, supportati alle spalle da Ramírez, colui che al 21′ crea il primo pericolo di una partita ingarbugliata: la sua punizione centra in pieno la traversa. Poco prima della mezzora la Viterbese risponde con Vandeputte in due occasioni: un gran tiro da fuori che termina alto e un destro debole tra i guanti di Audero. Il tempo finisce con un colpo di testa di Andersen su corner di Ramírez, troppo poco per sblogliare la matassa.
Monologo. Il secondo tempo si apre con un cambio per parte: da noi Jankto prende il posto di Linetty. Ma è ancora Ramírez a impensierire Forte su calcio piazzato. Siamo al 7′ e il Doria ci prova. Passa un niente e Defrel va ad un passo dal vantaggio con un’azione solitaria conclusa a fil di palo, l’ultima della partita del francesce, uscito di scena a vantaggio di Caprari. Al 18′ Barreto spara, Jankto intercetta e fortunosamente segna, peccato si trovi in fuorigioco. È uno sterile monologo blucerchiato ma lo 0-0 non si schioda.
Festa. Il neoentrato Valagussa si presenta al 22′ con un destro che spaventa Audero. È un fuoco di paglia perché la Samp, finalmente, passa. Lo fa con Jankto, che al 30′ spaccato trova il pertugio giusto per battere Forte con il mancino. I blucerchiati amministrano e con Praet si avvicinano al raddoppio: Forte si allunga prima che Colley venga fermato oltre la linea difensiva gialloblù. Gli ultimi applausi sono per Quagliarella, buttato nella mischia allo scadere per Kownacki. Così come era cominciato, il 12 agosto finisce in festa: il 5 dicembre sarà ancora Coppa contro la SPAL.
Sampdoria 1
Viterbese Castrense 0
Reti: s.t. 30′ Jankto.
Sampdoria (4-3-1-2): Audero; Sala, Andersen, Colley, Murru; Praet, Barreto, Linetty (1′ s.t. Jankto); Ramírez; Defrel (9′ s.t. Caprari), Kownacki (44′ s.t. Quagliarella).
A disposizione: Rafael, Belec, Vieira, Leverbe, Verre, Tavares, Bereszynski, Ferrari, Stijepovic.
Allenatore: Giampaolo.
Viterbese Castrense (4-3-1-2): Forte; De Giorgi, Atanasov, Rinaldi, De Vito; Palermo, Damiani, Cenciarelli (32′ s.t. Roberti); Vandeputte (21′ s.t. Valagussa); Zerbin (1′ s.t. Polidori), Ngissah.
A disposizione: Micheli, Schaeper, Perri, Milillo, Messina, Svidercoschi, Marianelli, Otranto, Sini.
Allenatore: G. Lopez.
Arbitro: Aureliano di Bologna.
Assistenti: C. Rossi di La Spezia e M. Rossi di Novara.
Quarto ufficiale: Piscopo di Imperia.
Note: ammoniti al 33′ p.t. Zerbin, al 48′ s.t. Murru per gioco scorretto; recupero 1′ p.t. e 5′ s.t; spettatori 7.733, paganti 443 (incasso 24.980 euro); terreno di gioco in non perfette condizioni.
Lunedì 13 agoto, la Notte Bianca a Varazze dedicata alla musica
La Notte Bianca a Varazze di lunedi 13 Agosto: è dedicata alla Musica. Notte Bianca Music, è questo il tema scelto per l’edizione della Notte Bianca della Città di Varazze, che insieme all’Assessorato al Turismo, danno il via a questa importante manifestazione che vi condurrà attraverso un suggestivo itinerario nelle piazze e lungo le vie del centro, dove andranno in scena performance dei cantanti e dei gruppi di Varazze, dai Tieniviva Gospel Voices ai Trois Tettons, al grande jazz di Dino Cerruti e molti altri, nostro #orgogliovarazze.
Non mancheranno le animazioni per bambini con Divertimusic balli, animazione e divertimento con una elfo animatrice, Coloriamoci il viso una truccabimbi che dipingerà grandi e piccini con animali, mostri, macchine e tutto ciò che la sua fantasia vi regalerà. Un Clown distribuirà divertenti palloncini colorati, mentre Minnie e Topolino vi attenderanno sul trono gonfiabile per scattare un divertentissimo selfie.
Ecco le piazze e gli spettacoli musicali nel dettaglio
Piazza Doria – davanti al Parco del Boschetto – BANDA TZIGA – 20/22
Prosegue la saga di James Bond della Benetti: arriva Spectre
Dopo “Quantum of Solace” e “Diamonds Are Forever” è la volta di “Spectre”, il terzo yacht varato da Benetti per John Staluppi, talentuso imprenditore newyorchese.
M/Y “Spectre” è un Mega Yacht Full Custom di 69 metri con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio realizzato su cinque ponti.
Il nome è ancora una volta un omaggio a James Bond mentre lo scafo, concepito dallo studio olandese Mulder Design, punta a ottenere prestazioni straordinarie per yacht di queste dimensioni e dispone della nuova tecnologia Ride Control di Naiad Dynamics. L’interior design, firmato dall’Interior Style Department di Benetti, richiama lo stile Déco e quello Liberty di alcune atmosfere indoor francesi, mentre le linee esterne filanti e moderne sono disegnate da Giorgio M. Cassetta.
L’armatore sceglie Benetti per la terza volta e ancora una volta celebra la sua passione per James Bond, protagonista della saga di film ispirati ai romanzi di Ian Fleming. John Staluppi, innamorato dell’eccellenza del Made In Italy, ha infatti chiamato “Spectre”, dal titolo del celebre film di 007 del 2015, il suo ultimo megayacht realizzato totalmente su misura e varato ieri a Livorno.
Il progetto di questa originale imbarcazione è sviluppato intorno alle più recenti tecnologie della nautica e sull’abbinamento di diversi stili e filosofie per gli arredamenti degli interni, con richiami ad epoche lontane – gli anni Venti francesi – accostati a dettagli moderni.
M/Y “Spectre” (FB269) è un 69 metri con scafo in acciaio e sovrastruttura in alluminio sviluppato su cinque ponti, totalmente custom, con piscina e “touch and go” per l’elicottero, che può ospitare nel più assoluto comfort 12 persone: il layout prevede due cabine armatoriali ─ di cui una con terrazza privata, zona prendisole e vasca idromassaggio ─, due vip sul Main Deck e due ospiti sul ponte inferiore.
Sintesi delle più avanzate tecniche progettuali e costruttive di Benetti, MY “Spectre” dispone della tecnologia Ride Control di Naiad Dynamics, novità assoluta per questa tipologia di imbarcazioni, un sistema che permette un notevole incremento della stabilità di navigazione e il miglioramento del comfort di bordo grazie a 4 pinne stabilizzatrici e a 3 lame regolabili verticalmente.
Le linee dello scafo Hi Speed Cruising Hull, concepite dallo studio di progettazione olandese Mulder Design, sono studiate per ottenere la massima efficienza di navigazione con un’autonomia di 6.500 miglia a 12 nodi e per garantire una velocità di 21 nodi, superiore del 30% rispetto a una carena dislocante tradizionale.
Le linee esterne sono state disegnate da Giorgio M. Cassetta, che si è dichiarato innamorato del progetto e orgoglioso di aver preso parte alla realizzazione di uno yacht così tecnologicamente avanzato: “Amo molto Spectre. È un esempio perfetto di sintesi virtuosa tra le culture dell’armatore e del cantiere costruttore. John e Jeanette Staluppi, con la loro grande esperienza ed energia, ci hanno portato ad immaginare uno yacht completo di tutto quanto si possa desiderare su questa taglia. Benetti ha raccolto la sfida di costruirlo con altissimi standard e profusione di innovazioni tecnologiche. Lo splendido risultato è una soddisfazione che il mio studio porterà con sé negli anni a venire”.
Lo stile degli interni, creato dall’Interior Style Department di Benetti, richiama quello di alcuni hotel e boutique francesi, e si distingue dalle precedenti barche di Staluppi perché più classico e moderno. La pavimentazione del salone principale, per esempio, prende ispirazione da quella di un resort parigino dallo stile Déco caratterizzato da forme simmetriche e geometrie nette, qui arricchito con tocchi moderni grazie alla scelta dei tessuti Armani. Altri richiami di gusto francese sono rappresentati dalle finestrature, che si rifanno a quelle dei più caratteristici negozi Liberty parigini.
Con il varo di “Spectre” Benetti si avvia verso un periodo di incredibile attività che vedrà protagonisti yacht di grandi dimensioni. La stagione nautica 2018/2019 prevede infatti oltre 7 consegne di yacht Full Custom a partire dai 47 metri di lunghezza tra cui i 3 Giga yacht, di oltre 100 metri ciascuno, al momento in lavorazione in parallelo nel cantiere di Livorno.
Prosegue la saga di James Bond della Benetti: arriva Spectre