Home Blog Pagina 7405

Spezia, il calendario di serie B delle Aquile

La Serie B

Di seguito il calendario completo del campionato SERIE BKT 2018-2019 dello Spezia di mister Marino.

1a Giornata – Venezia-Spezia (and. 25/26 agosto – rit. 19-20 gennaio)

2a Giornata – Spezia-Brescia (and. 1/2 settembre – rit. 26-27 gennaio)

3a Giornata – Cremonese-Spezia (and. 15/16 settembre – rit. 2/3 febbraio)

4a Giornata – Spezia-Cittadella (and. 22 settembre – rit. 9/10 febbraio)

5a Giornata – Hellas Verona-Spezia (and. 25 settembre – rit. 16/17 febbraio)

6a Giornata – Spezia-Carpi (and. 29/30 settembre – rit. 23 febbraio)

7a Giornata – Livorno-Spezia (and. 6/7 ottobre – rit. 26 febbraio)

8a Giornata – Spezia-Pescara (and. 20/21 ottobre – rit. 2/3 marzo)

9a Giornata – Padova-Spezia (and. 27 ottobre – rit. 9/10 marzo)

10a Giornata – Spezia-Benevento (and. 30 ottobre – rit. 16/17 marzo)

11a Giornata – RIPOSO (03/04 novembre – 30 marzo)

12a Giornata – Salernitana-Spezia (and. 10/11 novembre – rit. 2 aprile)

13a Giornata – Spezia-Foggia (and. 24/25 novembre – rit. 6/7 aprile)

14a Giornata – Ascoli-Spezia (and. 1/2 dicembre – rit. 13/14 aprile)

15a Giornata – Spezia-Cosenza (and. 8/9 dicembre – rit. 22 aprile)

16a Giornata – Perugia-Spezia (and. 15/16 dicembre – rit. 27/28 aprile)

17a Giornata – Spezia-Palermo (and. 22/23 dicembre – rit. 1 maggio)

18a Giornata – Crotone-Spezia (and. 27 dicembre – rit. 4 maggio)

19a Giornata – Spezia-Lecce (and. 30 dicembre – rit. 11 maggio)

Si partirà sabato 25 agosto, con un anticipo venerdì 24 agosto, e si chiuderà sabato 11 maggio 2019. Ci saranno 5 turni infrasettimanali:

– martedì 25 settembre
– martedì 30 ottobre
– giovedì 27 dicembre
– martedì 26 fabbraio
– martedi 2 aprile

Si giocherà inoltre nei giorni festivi di lunedì 22 aprile Pasquetta e di mercoledì 1 maggio. Confermato il format natalizio: 23 e 30 dicembre con il turno infrasettimanale giovedì 27 dicembre. La sosta invernale è prevista dal 31 dicembre al 19 gennaio 2019. Si riposerà in concomitanza con le soste per la Nazionale (sabato/domenica 8-9 settembre, sabato/domenica 13-14 ottobre, sabato/domenica 17-18 novembre, sabato/domenica 23-24 marzo 2019)

Atp Servizio, navetta passata poco prima del crollo

Lo shuttle dell' Atp Servizio

A causa del crollo del ponte Morando si è creata una situazione emergenziale anche per le linee di Atp Esercizio. In particolare in A10 e fino a che non saranno riaperti i caselli autostradali, il servizio Airport Shuttle dal Tigullio utilizzerà in andata e ritorno la strada statale Aurelia tra Rapallo e Genova Nervi da cui proseguirà via corso Europa, corso Aurelio Saffi, via Gramsci, via di Francia, via Lungomare Canepa, strada a mare “Guido Rossa” e Cornigliano. I tempi di percorrenza verranno a questo modo prolungata di una trentina di minuti.

Lo Shuttle Airbus transitato questa mattina sul viadotto Morando è transitato alle 10.35. «Mi sento un miracolato» – è stato il commento più che mai sincero dell’autista Christian Piazza.

Per quanto riguarda le linee di ponente, le linee del Gruppo C in arrivo dal Ponente Genovese (Varazze, Cogoleto, Arenzano) sono limitate a Genova Voltri. Le linee del Gruppo F della Valpolcevera e della Valle Scrivia (Arquata Scrivia, Isola del Cantone, Busalla, Mignanego, Valbrebenna, Crocefieschi, Montoggio, Casella, Savignone e Vobbia) sono limitate a Genova Bolzaneto. Inoltre sono sospese tutte le attività di intensificazione del servizio legate alla “Torta dei Fieschi”. «Ovviamente l’orario potrà subire ulteriori variazioni nei prossimi giorni. Siamo a disposizione delle autorità competenti e il nostro impegno resta quello di limitare al massimo i disagi» – dice Roberto Rolandelli, direttore operativo di Atp Esercizio.

Crollo ponte, Conte: tragedia inconcepibile in un paese moderno | Video

Il Premier Giuseppe Conte a Genova davanti alla Prefettura

Il Premier Giuseppe Conte giunge a Genova. Tre le tappe odierne: il luogo del disastro, la Prefettura ed, infine, l’Ospedale San Martino dove sono presenti ii feriti più gravi.

Il premier Conte al termine del sopralluogo tra le macerie del Ponte Morandi, lodando il lavoro dei soccorritori e sottolineando che il bilancio delle vittime “è destinato a lievitare”, fermamente ha sostenuto “Davanti a tale tragedia tutti si devono interrogare. Tutte le autorità competenti e tutte le persone che hanno responsabilità”. “Ora, ha concluso Conte, dovremo accertare le cause ed occorrerà del tempo. Ma una tragedia del genere è inconcepibile in un Paese moderno”.

Dopo la visita del luogo della tragedia, il Premier si è diretto in Prefettura per confrontarsi con le Amministrazioni pubbliche locali, la protezione civile, i vigili del fuoco e per fare il punto sulla situazione.

“Abbiamo terminato il vertice ed esaminato lo stato di emergenza, ha detto il premier Conte al termine del vertice in Prefettura a Genova. Sono 25 i decessi, 15 feriti, 9 in codice rosso. E’ una grave ferita per Genova, la Liguria e l’Italia. Ho parlato con i leader europei ed è stato di conforto avere il loro sostegno. Ringrazio i soccorritori, che hanno lavorato e continueranno a lavorare per tutta la notte”.

“Questo è il momento dell’impegno comune, per affrontare l’emergenza, per assistere i feriti, per sostenere chi è colpito dal dolore, cui deve seguire un esame serio e severo sulle cause di quanto è accaduto. Nessuna autorità potrà sottrarsi a un esercizio di piena responsabilità: lo esigono le famiglie delle tante vittime, lo esigono le comunità colpite da un evento che lascerà il segno, lo esige la coscienza della nostra società nazionale”. Queste le parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella riguardo la tragedia genoverse.

“Mi dispiace tantissimo, mi dispiace da cittadino italiano, constatare come sulla manutenzione ordinaria non si sia fatto a sufficienza e questi fatti ne sono purtroppo la testimonianza”. E’ il ministro Danilo Toninelli a dirlo al Tg1. Poi, escludendo che la tragedia possa essere legata a lavori recenti sul ponte aggiunge: “Sono tragedie che non devono capitare in un Paese civile come l’Italia. La manutenzione viene prima di ogni cosa. Chi sarà identificato come responsabile deve pagare fino all’ultimo. Ora è totalmente prematuro dirlo”.

Il ministro Toninelli sarà a Genova domani.

Il premier Giuseppe Conte davanti alla Prefettura

Crollo Morandi. Polizia e VV.FF il cuore oltre l’ostacolo primi soccorsi

Il “Ponte di Brooklyn” di Genova non c’è più. Il “Morandi” viadotto storico dell’A10, dal 1967 “monumento ardito” del panorama urbanistico della Superba, è crollato all’improvviso alle 11:36 di stamane sotto un temporale estivo annunciato…come “annunciata”, dicono in molti genovesi inebetiti dall’orrore e dallo sgomento, era da tempo la tragedia di oggi.

Ma per le polemiche ci sarà tempo con le obbligatorie perizie e controperizie mentre naturalmente la Procura ha già aperto un fascicolo di un’inchiesta che si preannuncia lunga e complessa. Disastro colposo. Peggio di una strage.

La cronaca, più impressionante di un film catastrofico. La pioggia cade battente. Prima un potente fulmine nel cielo della bassa Valpolcevera, poi il successivo tuono… poi il roboante innaturale frastuono che ricorda un bombardamento aereo che ha fatto sobbalzare tutta la bassa vallata polceverasca. Si saprà non molto dopo che almeno 30, 35 automezzi, tra cui due enormi “bisonti della strada” sono stati trascinati nel vuoto a precipizio per 55 metri, schiantati e demoliti da enormi solette di acciaio, cemento e asfalto, “ritagliate” con precisione a livello dei giunti che non hanno più tenuto. Una è erta di sbieco e piantata come una lama nel centro del letto del torrente.

LA soletta di acciaio piantata nel terreno

11:40. E’ il terrore. Si sentono urla e gemiti provenire dall’ammasso di blocchi di cemento e lamiere. Lì sotto ci sono autisti, passeggeri…i morti e i feriti. I primi ad intervenire sono alcuni mezzi dei Vigili del Fuoco: il centralino del Distaccamento di San Benigno è infuocato dalla tempesta di telefonate concitate di abitanti increduli.

A ruota escono dalla Caserma del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Bolzaneto numerose pattuglie e furgoni con i primi agenti che scaveranno a mani nude tra il “castello di carte” collassato di piloni frantumati e aggrovigliati da una inestricabile “foresta” di tondini ripiegati su sé stessi.

“Al momento sono 25 le vittime accertate e 15 i feriti gravi, ma le cifre ufficiose parlano di 35 deceduti e altrettanti in vita, ma deturpati dai traumi tutti estratti dai veicoli sotto le macerie” – ha detto verso le 14 Luigi D’Angelo, responsabile dell’ufficio gestione delle emergenze del Dipartimento della Protezione Civile, nella conferenza stampa di aggiornamento sulla tragedia.

Pompieri e poliziotti si calano nel greto del Polcevera mentre continua a piovere un’acqua fastidiosa che annebbia la vista. Si comincia a lavorare nel letto del torrente, si scava sotto le macerie del ponte. Dopo meno di un’ora sono oltre una cinquantina i mezzi dei Vigili del Fuoco impegnati in parte dentro il limaccioso argine del torrente e in parte su Via Argine Polcevera nel tentativo di estrarre quanti più feriti ancora in vita possibili.

Una trentina i mezzi di Polizia e Carabinieri.

 

 

 

Una motrice a ruote in su di un Tir dalla cabina bianca strappata dal suo rimorchio articolato e sfasciato a pochi metri di distanza è il relitto più visibile. Ma il miracolo avviene, l’autista, forse di nazionalità ceca, viene tirato fuori praticamente incolume. Non così per un piccolo di 10 anni che un poliziotto estrae da un’autovettura appiattita come una sottiletta. L’agente del Reparto Mobile lo adagia tra fanghiglia e le erbacce e si fa forza per non scoppiare in lacrime. L’uomo prima del poliziotto…ma non si ferma.

I primi interventi sono concitati ma anche lucidamente coordinati dagli ufficiali di Polizia e dai graduati dei pompieri. Si organizzano le squadre per non sovrapporsi. Arrivano flessibili e martelli da sbanco ma non è possibile assolutamente far scendere le ruspe o le autogru. I mezzi pesanti in questa fase possono fare più danni ai feriti di quanto non possano aiutare gli uomini a spostare i grossi macigni di cemento e asfalto.

C’è un varco, stretto e inquietante tra ciò che resta di brani sbrecciati di cemento. Vigili del Fuoco e poliziotti in team creano una catena umana per formare una “cordata” che non può che essere formata da piccoli, grandi uomini senza paura…o forse con la paura messa da parte, cancellata dalle urla dei feriti che provengono dall’imbuto buio di “caverne” in cui infilarsi per raggiungere i mezzi sepolti.

Volteggia nel cielo a bassissima quota e presto atterra l’elicottero “Drago” degli uomini in tuta rossa e casco aereonautico dei pompieri. L’equipaggio dei due piloti con il medico d’urgenza trascinano una barella a cucchiaio per stabilizzare i traumatizzati e corrono verso l’inferno grigio di cemento sbriciolato.

Caricano un ferito stabilizzato e con la coperta termica dorata che svolazza lo imbarcano sul velivolo che decolla direzione Ospedale San Martino. Sarò solo il primo della staffetta continua dei voli che partono per il nosocomio di Corso Europa e ritorno.

Secondo testimonianze sotto i quasi 200 metri di cemento del viadotto crollato, che si è abbattuto anche su un capannone in parte divelto e su un deposito Amiu (la municipalizzata dei rifiuti del comune all’interno della quale si temono ulteriori dispersi) si sentono voci e richieste d’aiuto. E qui, sulla sponda di via Argine Polcevera, che è stato estratto il corpo di una delle vittime più giovani, il bambino di 10 anni che viaggiava in auto con la mamma e il papà su uno dei veicoli precipitati dal viadotto, nel vuoto per 90 metri. Impossibile immaginare cosa possa aver provato nei suoi ultimi 10 secondi di vita.

Anche il secondo dei camionisti di cui non si conoscono le generalità, a bordo pesanti veicoli precipitati per ultimi da Ponte Morandi, usciti miracolosamente illesi dalle macerie dopo essere precipitati nel vuoto si uniscono ai soccorritori e iniziano a scavare per liberare gli altri automobilisti.

Alle 15 non è ancora possibile percorrere la viabilità urbana sottostante nei due punti del crollo.

Marcello Di Meglio

Spezia, Angelozzi sui calendari: Inizio difficile

Il DG dello Spezia Angelozzi

Sorteggiato ieri sera presso la sede della Lega B in via Rosellini a Milano, il calendario della Serie BKT stagione 2018-2019 che vedrà lo Spezia di mister Marino esodire in casa del Venezia.

I bianchi osserveranno il turno di riposo in occasione dell’undicesimo turno, mentre l’avvio vedrà Terzi e compagni affrontare in rapida successione Brescia, Cremonese, Cittadella ed Hellas Verona; alla settima giornata l’attesa sfida con il Livorno, mentre la stagione degli aquilotti si chiuderà a Lecce..

Il Direttore Generale del Club bianco Guido Angelozzi: “Si tratta di un avvio tosto, esordiremo in casa di una squadra che nella passata stagione è arrivata a giocarsi una semifinale playoff, ma noi dovremo farci trovare pronti e fin dal primo giorno di ritiro stiamo lavorando per questo. Nelle prime giornate affronteremo tante squadre che ambiscono alla promozione, ma dobbiamo essere tranquilli.

Il riposo al giro di boa un vantaggio? Non credo si possa parlare di vantaggi o svantaggi, perchè la Serie B è un campionato difficile e mai scontato, dove conta essere preparati e noi stiamo lavorando per affrontare al meglio questo campionato a diciannove squadre.

La sfida con il Livorno? Per i nostri tifosi si tratta di un derby sentito, ma saranno tutte partite difficili e non dovremo sottovalutare nessuno, giocando contro ogni formazione senza risparmiarci”.

Commento a caldo anche per il tecnico aquilotto Pasquale Marino: “Inizio in salita, affronteremo squadre che arrivano da un’ottima annata conclusa ai playoff, oltre al Verona che è una formazione appena retrocessa ed ambiziosa, ma noi sapremo farci trovare pronti. Da giovedì cominceremo a preparare l’esordio, non sarà una partita semplice, ma in ogni caso ad inizio stagione è difficile fare pronostici; conteranno tanto la condizione fisica e l’affiatamento, i valori tecnici potrebbero non fare la differenza, visto che per esprimerli al meglio servono lucidità e gambe leggere.

All’esordio tutto può succedere, quindi un avversario vale l’altro, l’importante è presentarsi all’incontro con il giusto piglio, mettendo in campo concentrazione, determinazione e voglia di far bene e noi sono sicuro che ci faremo trovare pronti, dato che i ragazzi hanno lavorato molto bene fin dal primo giorno di ritiro, crescendo settimana dopo settimana”.

Samp, Jantko: Segno sempre all’esordio

Jankto (immagine repertorio)

Non c’è esordio in cui non brindi con una rete. Jakub Jankto è un habitué del gol al debutto. «Faccio sempre gol alla prima – sorride il giovane centrocampista -, quindi sono contento di aver continuato la tradizione. Sognavo di buttarla dentro e ci sono riuscito. Non mi aspettavo la Gradinata piena in Coppa Italia ad agosto, chissà cosa succederà quando giocheremo in Serie A…».

Dedica. Esultanza bella rabbiosa. Con dedica? «Sì, la dedica è per i tifosi – continua il ceco -, che possono così festeggiare il compleanno della Sampdoria con una vittoria. La Viterbese? Queste squadre arrivano sempre cariche ed è difficile affrontarle. Anche se non mi aspettavo così tanto. Obiettivi? Vogliamo crescere e migliorare rispetto alla scorsa stagione».

Crollo ponte, Codacons chiede alla Procura immediata perizia     

Autostrade pubblica online convenzione con Anas per il ponte

Il Codacons chiede alla Procura di Genova un’immediata perizia sulla struttura e un’indagine per strage e crollo colposo o per dolo eventuale, oltre alla nomina tecnici esperti (geologi e ingegneri strutturali) per collaborare agli accertamenti. Inoltre, l’Associazione presenterà un’istanza di accesso al MIT per sapere data e nomi dei tecnici che hanno effettuato l’ultimo controllo sul ponte: il Decreto Ministeriale n. 341 del 1° ottobre 2012, infatti, ha istituito la “Struttura di vigilanza sulle concessioni autostradali” deputata proprio allo scopo di supervisionare i concessionari e vigilare sui “provvedimenti ritenuti necessari ai fini della sicurezza del traffico autostrade medesimo”.

A quanto si apprende dalle prime notizie di stampa, infatti, sul ponte crollato transitavano tre TIR: in attesa di appurare la dinamica esatta della tragedia, l’Associazione non può non constatare come le battaglie portate avanti nel corso del tempo per limitare la circolazione dei mezzi pesanti – almeno durante gli esodi, come la vigilia di Ferragosto – si siano purtroppo rivelate inutili.

Il nuovo ministro Toninelli ora si scaglia contro i responsabili del disastro, ma ha già deciso di scendere in campo contro la magistratura che – attraverso una sentenza – ha limitato la circolazione dei TIR.

Ecco cosa si legge nel ricorso in appello presentato dal MIT – incredibilmente – insieme alla lobby dei trasportatori e a Confindustria:

“L’eventuale adempimento alle disposizioni della sentenza de qua, comporterebbe un’azione forte da parte del mondo produttivo e di quello dell’autotrasporto con eventuali condizioni e situazioni da “scontro sociale”, che avrebbe inevitabili ripercussioni sulla stabilità economico – produttiva del Paese, con il diretto coinvolgimento del Governo”.

Nè si può dire che il Ministero fosse all’oscuro del pericolo:

“Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non può non considerare, nel fissare le suddette limitazioni, che anche in particolari giornate che precedono e seguono le festività, si registrano incrementi dei volumi di traffico, con conseguente aumento del rischio di sinistri stradali”. (nella frame della web cam di Autostrade per l’Italia: il traffico sul Ponte Morandi, qualche giorno fa, sabato 11 agosto alle 11:42).

Genoa, prevendita aperta per San Siro

Dopo il festoso ritorno allo stadio Ferraris per la Coppa Italia, spentisi gli echi della vittoria con il Lecce e del poker realizzato nel primo tempo da Piatek, finalmente si parte con la Serie A Tim nel prossimo fine settimana.

Per il Grifone subito l’impegno di domenica allo Stadio Meazza con il Milan (ore 20:30). I biglietti per il Terzo Anello Verde, adibito a Settore Ospiti, sono disponibili presso i punti vendita autorizzati TicketOne, oltre che online sia sul sito ufficiale dell’AC Milan che sulla piattaforma di TicketOne. Il prezzo è di € 25 più diritti di prevendita.

I bambini sotto i 7 anni entrano al prezzo di € 1, sino ad esaurimento dei posti disponibili, ritirando un tagliando direttamente al tornello. La vendita del settore ospiti terminerà sabato alle ore 19. Non sarà dunque possibile il giorno della gara acquistare biglietti del settore ospiti e, ai residenti nella regione Liguria non titolari di Tessera del Tifoso, non potrà essere venduta alcuna tipologia di tagliando. Parecchi i club che organizzano la trasferta in pullman. Stanno già raccogliendo prenotazioni Amt, Figgi do Zena, Bonilauri, Oregina, Red and Blue.

 

Crollo ponte, almeno 20 i morti, 13 i feriti | Video

Sono almeno 20 i morti, tra cui una bambina di dieci anni. Secondo quanto riferito dal capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, i feriti sono 13 feriti, di cui 5 in codice rosso e 4 in codice giallo.

Al momento del crollo transitavano 30-35 autovetture e tre mezzi pesanti.

Due dei feriti gravi sono stati travolti nelle loro abitazioni schiacciate dalla struttura, dei due non si conoscono le generalità.

Si tratta di una donna di circa 75 anni intossicata dai fumi a seguito di un incendio che ha interessato la sua abitazione dopo il crollo del ponte.

Un uomo sui 30 anni ha un importante trauma toracico e un grave trauma cranico. Un terzo ferito, un uomo di 46 anni della Repubblica Ceca, è in codice giallo.

Questa sera il premier Conte sarà in Prefettura a Genova per fare il punto sulla situazione. (Nel video di Marco Marchelli: alcuni momenti dei soccorsi)

Autostrade per l’Italia, sul ponte erano in atto lavori manutenzione

Mentre prosegue l’opera dei vigili del fuoco nella messa in sicurezza di quello che resta del ponte Morandi e nella ricerca dei feriti, Autostrade per l’Italia comunica che “sulla struttura – risalente agli anni ’60 – erano in corso lavori di consolidamento della soletta del viadotto e che, come da progetto, era stato installato un carro-ponte per consentire lo svolgimento delle attività di manutenzione”.

Inoltre “i lavori e lo stato del viadotto erano sottoposti a costante attività di osservazione e vigilanza da parte della Direzione di Tronco di Genova”.