Home Blog Pagina 6606

Interventi straordinari al San Martino per il condizionamento

Covid | Chiusi a livello precauzionale reparti 11° piano del Monoblocco

Le strutture interesatte sono: Monoblocco, CBA e IST Sud

La Direzione Strategica dell’Ospedale Policlinico San Martino a fronte dell’ondata di calore che ha interessato il territorio, ha deciso di anticipare gli importanti interventi di modernizzazione dei sistemi refrigeranti dei padiglioni Monoblocco, CBA e IST Sud.

Per questo, grazie all’ausilio dell’Ufficio Tecnico, ha accelerato tempi e iter burocratico per andare incontro alle esigenze dei pazienti e dei propri operatori.

Sono pertanto state anticipate attività precedentemente previste, quali le sostituzioni di interi gruppi frigo datati, che non garantiscono più la corretta refrigerazione degli ambienti.

La sostituzione dei primi due gruppi frigo, che saranno installati sul tetto del Monoblocco, comporterà la chiusura della strada riservata ai mezzi di servizio dalle 14 alle 19 di domani, che costeggia la parte posteriore della struttura.

In loco sarà operativa un gru di 14 metri, larga 3, che solleverà i gruppi frigo, lunghi 10 metri. Sono state attivate pertanto misure di sicurezza straordinarie, estese anche alla gestione del traffico interno. Salvo contrordini il nuovo gruppo frigo sarà in funzione da venerdì mattina.

Il terzo e quarto gruppo frigo saranno installati sul tetto del CBA e l’intervento inizierà venerdì, per concludersi lunedì mattina (prevista operatività anche nel fine settimana). Pertanto, per permettere l’installazione e l’utilizzo di una gru anche in questa porzione di area ospedaliera, sarà modificata la viabilità nei pressi del padiglione e 25 posti auto saranno destinati al bilico, per facilitarne la complessa movimentazione.

Il quinto gruppo frigo sarà installato sul tetto del padiglione IST Sud. Per l’occasione sarà utilizzata una gru da 200 tonnellate, più ingombrante delle precedenti. Giovedì sera sarà interdetta al traffico la strada che costeggia il nuovo Cancer Center e l’ingresso al parcheggio riservato ai pazienti nell’area superiore del padiglione, le dimensioni della gru e il peso del gruppo frigo, che entrerà in funzione lunedì, non consentono diverse soluzioni.

Contestualmente alle dinamiche strettamente legate al condizionamento, la Direzione Sanitaria informa che a causa di un guasto l’attività operatoria nel blocco dell’area chirurgica del 2° piano lato ponente del Monoblocco è stata rinviata di 3 ore ed è stata dunque fermata dalle 7 alle 10 di oggi. I tecnici inoltre stanno intervenendo anche nel blocco operatorio di levante, dove si è registrato un tasso di umidità elevato, tale da determinare un rallentamento dell’attività chirurgica.

Trasferimento urgente dalla Tunisia al Gaslini per bimbo di due anni

Trasferimento urgente dalla Tunisia al Gaslini per bimbo di due anni

In gravissime condizioni non era trattabile nell’ospedale locale

Un’equipe del Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica dell’Istituto Giannina Gaslini è volata in Tunisia per permettere il trasporto urgente di un bambino in gravissime condizioni dall’Hopital La Rabda di Tunisi al Gaslini di Genova.

Il bambino aveva subito un intervento cardochirurgico di correzione della Tetralogia di Fallot, effettuato nell’ambito della convenzione tra Istituto Gaslini e Ministero della Salute Tunisino e CNAM Caisse Nationale d’Assurance Maladie Tunisienne presso l’Hopital La Rabda di Tunisi.

Il delicato intervento cardochirurgico, perfettamente riuscito, era stato eseguito dal direttore della Cardiochirurgia del Gaslini, Giuseppe Pomé, presso l’ospedale tunisino. All’intervento, tecnicamente riuscito, con decorso postoperatorio immediato normale, erano seguite complicanze impreviste: il paziente aveva sviluppato una complicanza respiratoria di origine infettiva, con componente emorragica polmonare, che ha richiesto un nuovamente il supporto con ventilazione meccanica invasiva.

Trasferimento urgente dalla Tunisia al Gaslini per bimbo di due anni

A quel punto le condizioni erano gravissime e sarebbe stato troppo rischioso lasciare il bambino in Tunisia.

Per questo un’equipe da composta dal dottor Andrea Moscatelli direttore dell’UOSD Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica e dall’infermiera pediatrica Monica Faggiolo, che si trovavano in missione presso l’Hopital La Rabda di Tunisi insieme ai colleghi del Gaslini, ha valutato di proporre un tempestivo trasporto del piccolo presso la Rianimazione dell’ospedale pediatrico genovese.

Equipe Gaslini: Maurizio Marasini, Andrea Moscatelli e Giuseppe Pomé

Nel tardo pomeriggio di venerdì 14 giugno la Direzione del Gaslini ha concordato con Regione Liguria l’accesso allo specifico fondo istituito dalla Giunta regionale per finanziare le spese mediche dei pazienti stranieri.

Sono stati quindi allineati tutti gli uffici, sia dell’Ambasciata Italiana a Tunisi che della Regione Liguria e del Gaslini, per provvedere ai necessari visti in urgenza nel frattempo la Flying Angel Foundation in brevissimo tempo ha trovato il finanziamento per un volo privato con equipe medica, necessario per questo delicatissimo trasporto, realizzato grazie alla grande professionalità di Avionord.

L’equipe della Rianimazione del Gaslini nel sabato mattina successivo è così potuta volare in Italia, al Gaslini, per organizzare tutti i materiali e i supporti tecnici necessari, per poi imbarcasi nuovamente su volo di linea a Milano, e – sempre nella stessa giornata – tonare in ospedale a Tunisi, stabilizzare il paziente, trasferirlo in aeroambulanza e consentirgli di arrivare in condizioni stabili  nella Rianimazione del pediatrico genovese.

“All’interno dell’Aeroambulanza siamo riusciti ad allestire una vera e propria postazione di terapia intensiva, che ha consentito di mantenere il bambino in ventilazione meccanica, di garantire l’infusione continua di farmaci per il supporto emodinamico ed il monitoraggio invasivo di tutti i parametri vitali. L’ospedale è sempre più orientato e specializzato nell’offerta di prestazioni di altissima complessità: solo nel corso dell’ultimo anno il Gaslini ha gestito 20 trasporti pediatrici analoghi, per trattamenti specialistici in Istituto, da importanti centri di Nazionali ed Internazionali. La stessa equipe effettua regolarmente trasporti in ECMO per neonati e bambini. Oggi il piccolo Amor è completamente fuori pericolo, presto sarà dimesso e potrà tornare a casa dai suoi genitori” spiega Andrea Moscatelli, direttore dell’UOSD Centro di Rianimazione Neonatale e Pediatrica, che ha coordinato trasporto ed assistenza.

“Siamo orgogliosi di aver contribuito fattivamente alla guarigione del piccolo Amor, dopo le complesse cure prestategli in Tunisia dai medici del Gaslini, che si conferma sempre di più un’eccellenza pediatrica non solo ligure e italiana ma anche internazionale. Tutto ciò è stato possibile all’interno di un accordo tra l’Istituto pediatrico genovese e CNAM Caisse Nationale d’Assurance Maladie Tunisienne, discusso nella sede di Regione Liguria a marzo 2018, e che oggi ha visto la Regione contribuire in via eccezionale a questa complessa operazione, poiché il piccolo ha avuto necessità di essere trasferito con grande urgenza al Gaslini” ha spiegato Sonia Viale vicepresidente e assessore alla Salute di Regione Liguria.

La delegazione tunisina ricevuta in Regione

“Oltre a rappresentare un caso estremamente delicato dal punto di vista sanitario, quello di Amor si è rivelato per noi particolarmente delicato dal punto di vista organizzativo: ha richiesto da parte nostra uno sforzo straordinario per assicurare il tempestivo trasferimento su aeroambulanza, nella consapevolezza che eventuali ritardi avrebbero potuto compromettere la vita del piccolo – ha commentato Riccardo Rossano, segretario generale di Flying Angels Foundation. –  L’Ospedale Gaslini rappresenta un punto di riferimento importantissimo, all’interno di una filiera di solidarietà che ci mette in relazione con circa 90 organizzazioni non profit italiane e straniere e diversi ospedali in Italia e nel mondo. Il nostro impegno per garantire il diritto alla vita e alla salute di tutti i bambini, dal 2012 ci ha consentito di raggiungere piuÌ di 1700 bambini in oltre 70 paesi del mondo, finanziando circa 3.000 biglietti aerei”.

“Questa dimensione di rete, tra diversi soggetti istituzionali in Italia in Tunisia, tra ospedale e organizzazioni sanitarie, è stata il valore aggiunto di questa esperienza – ha sottolineato il direttore generale del Gaslini Paolo Petralia. – Motivo per cui un piccolo paziente è potuto guarire anche grazie alla capacità di tutti di dimettersi tempestivamente a disposizione senza schematismi formali”.

Festival Internazionale di Nervi: Sold out con Giorgia

Giorgia in concerto ai parchi di Nervi

Ieri c’è stato il debutto per il Festival Internazionale di Nervi con la cantante Giorgia che ha portato il sold out dell’arena allestita nel parco.

Giorgia ha spaziato dalle canzoni più vecchie a quelle del 2016, toccando il suo ultimo album di cover ‘Pop Heart’.

E stasera ci sarà ancora musica con il concerto di Carmen Consoli.

Il pubblico ai parchi di Nervi

“I parchi di Nervi, interamente riqualificati – ha detto il governatore Toti – rivivono con un grande Festival, aperto questa sera dalla voce strepitosa di Giorgia. Dopo Euroflora un altro successo di pubblico. Un’altra promessa mantenuta. Che dite, vi stiamo ripagando della vostra fiducia io e il mio amico Marco Bucci? Forza Genova, ti vogliamo così come questa sera, bella e viva!”.


“Questa sera Genova è felice; noi la qualità di vita di Genova la vogliamo così”… “È stata una splendida serata grazie alla voce di Giorgia – ha detto il sindaco di Genova MArco Bucci – in una cornice unica come i parchi di Nervi. Il Festival è appena iniziato e ci regalerà queste emozioni fino al 20 luglio! Grazie #Genova”

Lascia il cane in macchina sotto il sole ed insulta agenti: denunciato

Cane chiuso in auto (foto di repertorio)

Ieri, nella tarda mattinata, una donna che stava passeggiando in una piazza a Sarzana, notava un cane di piccola taglia chiuso in un’auto parcheggiata in pieno sole, con solo un piccolo spiraglio di finestrino aperto, sicuramente non sufficiente a garantire un idoneo ricambio di aria nell’abitacolo nè tanto meno ad impedirne il surriscaldamento, tanto che l’ animale si lamentava con insistenza.

Dopo circa tre quarti d’ora, la donna notava che il cagnolino iniziava a dare segni di disidratazione e decideva pertanto di richiedere l’intervento della polizia.

Gli agneti, giunti sul posto, riuscivano ad aprire la vettura e facevano uscire il cane, che veniva abbeverato e rifocillato.

Nel mentre arrivava anche il proprietario, un italiano di cinquanta anni residente in zona che, alla vista degli agenti, ed in risposta alla richiesta di fornire le proprie generalità, dava in escandescenza, rifiutando di mostrare i documenti ed insultandoli.

Per tale motivo, il soggetto è stato condotto presso il locale Commissariato dove, a seguito dei necessari adempimenti, è stato denunciato in stato di libertà per maltrattamento di animali e resistenza a pubblico ufficiale.

Due fratelli con arsenale e droga: uno arrestato, altro denunciato

La droga e le armi sequestrate dalla polizia

Gli agenti della squadra investigativa del Commissariato di Ventimiglia hanno concluso nei giorni scorsi un’indagine condotta su due fratelli residenti nel comune di Apricale, entrambi sospettati di detenere illegalmente armi non regolarmente denunciate.

Le perquisizioni e i controlli, eseguiti nelle abitazioni di residenza, nei domicili, nelle case di campagna e nei terreni, di proprietà e in uso ai due uomini, hanno portato all’arresto di uno dei due fratelli e alla denuncia a piede libero dell’altro.

Il primo, 24enne residente nel comune di Apricale, ma di fatto domiciliato a Isolabona, fino ad oggi immune da precedenti di polizia, veniva arrestato nella flagranza del reato di detenzione illegale di armi, munizioni, parti di arma da guerra, munizionamento anche da guerra e materiale esplodente, oltre che per detenzione illegale di sostanze stupefacenti al fine di spaccio.

In un’abitazione del centro storico venivano rinvenute, nella tasca di una giacca, tre dosi di cocaina, circa 4 grammi, mentre altri 4 grammi di hashish erano occultati all’interno di due pacchetti di sigarette.

Nella camera da letto, vicino ai giocattoli dei bambini che vi abitano, uno spinello spento dopo una parziale consumazione.

Nel bagno, nella cucina e nel salotto alcuni sacchetti in nylon, tutti tagliati negli spigoli inferiori al fine di ricavarne l’involucro per racchiudere le dosi confezionate, un telefono cellulare, una tessera plastificata, utilizzata per sezionare le quantità di stupefacente e una bilancia di precisione, nascosta nel furgone di proprietà parcheggiato nelle vicinanze, sotto il sedile.

Le perquisizioni hanno riguardato, successivamente, alcuni terreni e case di campagna, in località lontane dal paese.

Nelle pertinenze di un casolare gli investigatori hanno rinvenuto armi, munizioni, anche da guerra, materiali esplodenti e stupefacenti.

In particolare: un fucile doppietta Beretta, calibro 12, con il montaggio di una torcia sulla canna per l’uso notturno; una pistola calibro 6,35, di fabbricazione austriaca; 17 munizioni per pistola calibro 22; 22 cartucce calibro 11; una pistola a salve calibro 9 mm, priva del bollino rosso; una carabina calibro 9 di fabbricazione tedesca; 46 cartucce a pallini calibro 12; 3 cartucce calibro 16; 33 cartucce da guerra di vario calibro esplose; 4 proiettili per munizionamento da guerra; 5 proiettili inesplosi; 16 proiettili di piccole dimensioni per pistola; circa 100 grammi di polvere da sparo; una spada giapponese con lama di 70 cm e relativo fodero a imbragatura cosciale; un coltello a serramanico in acciaio con lama di 9 cm; un pugnale bilama con lama di 9 cm.

Ancora, nell’abitazione gli agenti scovavano una pistola scacciacani, un bilancino di precisione poggiato su un tavolo della cucina e, all’interno di una stufa a legna, circa 20 grammi di sostanza da taglio del tipo mannitolo e 235 euro in contanti.

Contestualmente gli investigatori procedevano al controllo del fratello, 22enne, residente in Apricale, con precedenti di polizia, quali: lesioni, ricettazione, detenzione abusiva di armi, minacce, resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio a pubblico ufficiale, invasione di terreni, detenzione di stupefacenti e un avviso orale del gennaio 2019, che veniva deferito all’Autorità Giudiziaria per il reato di coltivazione, produzione e detenzione di sostanze stupefacenti.

Nella sua abitazione i poliziotti, all’interno di un mobile della camera, trovavano due buste contenenti oltre 100 grammi di semi e frammenti di marijuana e una bilancia di precisione, presumibilmente utilizzata per la preparazione delle dosi.

In un terreno attiguo all’abitazione venivano rinvenute tre piante di canapa indiana che sono state sequestrate.

L’arrestato veniva accompagnato nella casa circondariale di Imperia per l’udienza di convalida dell’arresto che si svolta con l’applicazione della misura cautelare della custodia in carcere.

Latitante marocchino scappa con la figlioletta: fermato a Ventimiglia dalla polizia

La polizia di frontiera a Ventimiglia

Lafram Abdelfettah, marocchino di 44 anni alcuni giorni fa ha tentato di lasciare l’Italia per evitare l’arresto ma è stato bloccato sul confine di Ventimiglia con la figlioletta.

Da oltre vent’anni in Italia, lo straniero è stato più volte denunciato e arrestato per reati che vanno dall’inosservanza delle norme sugli stranieri, detenzione di stupefacenti, lesioni personali e maltrattamenti in famiglia, reati perpetrati a Milano e provincia.

Per tali motivi la Procura Generale della Repubblica, nel maggio del 2017, aveva emesso un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti pari a 9 anni e 6 mesi di reclusione, 2 dei quali già espiati.

Venuto probabilmente a conoscenza del provvedimento, Lafram ha così deciso di lasciare l’Italia portando con sé, chissà dove, la figlioletta di soli 4 anni.

Per farlo ha scelto un caldo pomeriggio d’estate ed un anonimo autobus di linea con tratta Milano/Tangeri sperando di non essere controllato.

Al momento di varcare il confine autostradale e l’agognata libertà però gli uomini della Polizia di Frontiera sono saliti proprio su quell’autobus.

Lui è improvvisamente impallidito alla vista delle divise e con mano ha immediatamente stretto a sé quella della figlioletta, dettagli che non sono sfuggiti ai poliziotti i quali, senza indugio, si sono diretti proprio verso di lui.

Inutili i tentativi dello stesso di distrarre gli agenti chiedendo il perché di quel controllo se i suoi documenti erano in regola.

Gli uomini del dirigente dr. Santacroce, con ferma gentilezza per non spaventare la piccola, hanno fatto scendere dal bus padre e figlia per condurli presso la Polizia di Frontiera e proseguire gli accertamenti che, come sospettato, hanno dato esito positivo: un cumulo pene di 7 anni, mesi 5 e giorni 26 di reclusione.

Nell’attesa delle determinazioni dei servizi sociali e degli accertamenti di polizia, gli agenti, con grande sensibilità e attenzione, hanno preso a cuore la gestione della bimba.

Coccolata tra piccoli giochi e qualche dolcetto dalla stessa scelto ai distributori automatici della Polizia, la bimba ha trascorso diverse ore senza manifestare disagio anzi, entusiasmandosi accanto agli Agenti e rivolgendosi al padre con frasi quali “stai tranquillo papà. io con loro sto bene e mi diverto un sacco”.

L’atteggiamento sereno e le attenzioni di tutta la squadra di poliziotti nei confronti della minore hanno permesso  l’affidamento della piccola presso una Casa Famiglia senza che ne fosse turbata e di assicurare alla Giustizia il latitante Lafram che è stato associato al Carcare di Sanremo.

Dichiara il dirigente dr Martino Santacroce “ sono orgoglioso e doppiamente soddisfatto per l’eccellente risultato dei miei uomini che, ancora una volta, hanno saputo coniugare l’aspetto repressivo – e l’arresto di un latitante con oltre 7 anni da scontare ne è la prova – con quello umano, più volte evidenziato anche in passato. Tutto ciò ha consentito di concludere con tatto una vicenda delicata”.

Successo per l’11^ edizione del Forum Port&ShippingTech

Successo per l’11^ edizione del Forum Port & ShippingTech

Sono state oltre 2.000 le persone che hanno partecipato alla tre giorni di conferenze, della XI edizione di Port&ShippingTech, il forum internazionale sull’innovazione e la cooperazione per lo sviluppo del cluster marittimo del Mediterraneo, organizzato da Clickutility Team e Main Conference della Genoa Shipping Week.

145 relatori per 9 sessioni congressuali che nell’arco di tre giornate hanno esplorato le nuove tendenze nel settore marittimo, dedicando una particolare attenzione a quattro aree di innovazione: riduzione dell’impatto ambientale, l’automazione delle operazioni, sia in mare che a terra, lo sviluppo dei corridoi logistici e la sicurezza in navigazione, in porto e sul lavoro.

Un’edizione ricca di argomenti, urgenti e attuali, che hanno suscitato l’interesse delle istituzioni e delle associazioni.

Comune di Genova: entro il 2019 altre 63 assunzioni

Assessora comunale al Personale Arianna Viscogliosi

La Giunta comunale ha approvato, su proposta dell’assessore al personale Arianna Viscogliosi, una modifica al piano di assunzioni del Comune di Genova prevedendo 62 ulteriori assunzioni per il 2019 che, dalle previste 369, passano quindi a 431.

La modifica è stata resa necessaria in seguito alle numerose domande di cessazione pervenute in seguito al decreto che introduce la cosiddetta “quota cento”. La programmazione delle assunzioni è stata così riformulata per consentire di procedere alla sostituzione del personale che cesserà il servizio nei prossimi mesi, con particolare riguardo ai profili di agente e funzionario di polizia locale e di istruttore dei servizi amministrativi.

Tr l’altro, è prevista anche l’assunzione di due avvocati.

La modifica approvata dalla Giunta è stata finanziata grazie alla facoltà accordata dalla legge 26 del 28 marzo 2019, che per gli enti locali ha introdotto la possibilità di utilizzare i residui ancora disponibili delle facoltà assunzionali riferite al quinquennio precedente.

Per quanto riguarda il personale tecnico, le 47 assunzioni di ingegneri e architetti previste per l’anno in corso consentiranno un significativo incremento dell’organico, anche perché la modifica al piano assunzioni ha reso possibile l’anticipazione al mese di agosto delle 23 assunzioni previste per il profilo di istruttore servizi tecnici (geometri).

Soddisfazione dall’assessore al Personale Arianna Viscogliosi: “In un momento in cui la città sta reagendo alle sfide che ha davanti, l’Amministrazione deve servire da supporto e quindi ha bisogno di uomini e donne motivati, preparati e a servizio della città. Per questo motivo abbiamo previsto ulteriori assunzioni di risorse umane”.

Germani e Fedi vincono al Golf di Garlenda

Un momento delle gare

IMPERIA. 3 LUG. Massimo Germani e Stefano Fedi si sono aggiudicati due importanti appuntamenti golfistici a Garlenda. Germani ha avuto la meglio nel 28esimo Trofeo Marechal Antica Borgata Alleve, valido anche quale Memorial Giuseppe Giachino, mentre Fedi ha vinto il Gran Premio Shangri La’s Trofeo Mauritius 2019.

Alle due gare, svoltesi con la formula Stableford sulle 18 buche, hanno preso parte 128 golfisti provenienti da tutto il Nord Italia ed alcuni anche dall’ estero. Questi i nomi dei premiati.

28° Trofeo Marechal Antica Borgata Alleve-Memorial Giuseppe Giachino.
Prima categoria: 1) Massimo Germani, 40; 2) Alfredo Gramigna, 39.
Seconda cat: 1) Claudia Balestrino, 38; 2) Massimo Cambiaghi (Golf Club Jesolo), 38.
Terza cat: 1) Federica Ferrero, 40; 2) Paolo Grossi, 40.
Primo lordo: Raul Mo, 36.
Prima lady: Sofia Atria Cravetto, 38.
Primo seniores: Fabrizio Mo, 38.

Gran Premio Shangri La’s Trofeo Mauritius 2019.
Prima categoria: 1) Stefano Fedi, 40; 2) Elisa Roberta Tirante (Golf Club Torino), 38.
Seconda cat: 1) Giovanni Grossi Bianchi, 41; 2) Alessandra Trombetta (Golf Club Torino), 40.
Terza cat: 1) Daniele Capello, 44; 2) Emanuela Preve,37.
Primo lordo: Cristoforo Kielland, 35.
Prima lady: Alessandra Paganini (Golf Club Castelconturbia), 36.
Primo seniores: Tullio Nejrotti,40.
Primo juniores: Alberto Neri Gironi, 31.
PAOLO ALMANZI

Roberto Costa torna a Genova ed apre il Mangiafuoco

Mangiafuoco: Roberto Costa e Mariella Radici

Debutta in Piazza Dunant 2b a Genova Albaro, “Mangiafuoco”, la nuova location targata RC Group che, attraverso evocative atmosfere circensi, porta una proposta gastronomica frutto di ambizione e sperimentazione incentrata su accostamenti sofisticati e sulla riscoperta di tecniche di cottura antiche.

Mangiafuoco: interno

L’insegna porta la firma di Roberto Costa, ideatore nel 2001 della prima macelleria con tavoli d’Italia e dell’imprenditrice Mariella Radici, entrambi già al timone di Macellaio RC, noto concept presente a Milano e Londra, altamente specializzato nella lavorazione della Fassona piemontese e nella bakery ligure tradizionale, e di Ardiciocca, format londinese di cucina italiana esclusivamente gluten free.

Mangiafuoco: Costata di fassona piemontese

“Il Mangiafuoco, come il Macellaio, incarna un mestiere, una conoscenza tramandata: l’arte di padroneggiare le fiamme e la loro spettacolarizzazione, spiega Mariella Radici.

L’ambientazione, sarà, infatti, quella di un crazy circus che attinge ad un immaginario onirico e dal sapore vintage messo in scena in primis attraverso la modalità di esecuzione dei piatti.

Mangiafuoco: totano alla griglia

Coerentemente con il progetto di crescita imprenditoriale di RC Group, ci auguriamo che il concept Mangiafuoco possa arrivare in diverse città ed essere itinerante, per definizione, proprio come il circo!”.

Protagonista assoluto sarà il braciere di due metri dotato di griglie basculanti in grado di variare la loro altezza a seconda delle metodologie di cottura ed esaltare le caratteristiche di ogni ingrediente.

Una tecnica che è massima espressione del savoir faire del team RC, con una grande attenzione ai dettagli perfino nel selezionare legni diversi a seconda del prodotto ad esempio, di ulivo per la carne, di limone per il pesce.

Mangiafuoco: salmone e arance

“Dopo 18 anni – dice Roberto Costa – ritorno a casa, in Liguria, cercando di portare qui tutto il meglio delle esperienze maturate in questi anni in un mix di passione, dedizione e determinazione. Le nostre competenze in materia di frollatura della carne insieme a sistemi tecnologici più avanzati ci permettono oggi di adottare questo procedimento anche per il pesce”.

Mangiafuoco: la stagionatura del salmone

Questa tecnica, che richiede un importante know how per preservare l’eccellente qualità delle materie prime, è senza dubbio uno dei cavalli di battaglia di Roberto Costa e del team RC Group: sono state frollate solo nel 2018 più di 52 tonnellate di Fassona Piemontese.

Mangiafuoco: battuta al gorgonzola

Questo tipo di carne prevede una frollatura dalle 7 alle 9 settimane in una cella dry aged con temperature dagli 0° C ai 4° C.

Mangiafuoco: battuta di fassona piemontese, schiacciata di patate, battutta di tonno rosso

La super-novità è la tecnica di stagionatura del pesce che, tramite il Pesciugatore® di Alessandro Cuomo permette al prodotto di raggiungere un livello di qualità elevatissimo, nonché una consistenza e un sapore unici.

Mangiafuoco: bianco al basilico

Questo processo si articola in quattro fasi: salatura, sgocciolamento, asciugatura, maturazione che avvengono all’interno di questa cella avente come driver il ph: da 6.2 a 6.9, che tramite un algoritmo agisce sulla temperatura e sull’umidità variandole a seconda delle esigenze della materia prima.

Mangiafuoco: cinema negroni cocktail

Il menù è un vero e proprio crazy circus di sapori creato ad hoc per accostare con la massima semplicità il binomio carne-pesce, passando per primi piatti di derivazione genovese fino a raggiungere sapori medio-orientali sapientemente armonizzati alla tradizione della nostra penisola.

Mangiafuoco: carretto