Spezia – Capitan Lorenzo Moscarella, centrale, in fortissimo dubbio (problemi a quanto pare alle tibie) nel Volley Laghezza Spezia che sabato 19/10 debutta, ore 20.30, nel campionato 2019/20 di Serie B nazionale maschile di pallavolo contro il Forlì…al Centro Unieuro forlivese già Palafiera. Coppia arbitrale ivi tutta al femminile con Francesca Righi e Giulia Barducci. La squadra parte dal Palamariotti spezzino alle 14.30.
Queste poi gli altri match in programma nella giornata di avvio nel raggruppamento; Arno Pisa – Titan San Marino, Energiafluida Cesena – Krifi Caffè 4 Torri Ferrara, Ermgroup S. Giustino – Lupestintori Pontedera, Promovideostrike Perugia – Jobitalia Città di Castello e Sama Portomaggiore Fe – Pallavolo Bologna.
Nella foto coach Andrea Cecchi, a sinistra, a colloquio con la banda Daniele Giannarelli: come noto grande infortunato di questa apertura di stagione “laghezziana”
Le biancoblu viaggiano a Lavagna nel debutto stagionale in C
Sarzana – Il Lunezia Volley debutta nel nuovo campionato pallavolistico di Serie C ligure femminile sabato 19/10, ore 20, contro l’ Admo alla palestra “Don Gnocchi” di Lavagna; arbitrano Tonino Piazza e Fabiano Mancuso. La squadra parte, al completo salvo sorprese in extremis, da Via della Cisa alle 17.30.
Convocate…
Bernardini, Brizzi, Buccelli, Fiorino, Gorgoglione, Lazzarini, Lupi, Marku, Mendoza, Salvetti, Santagostino, Spadone e Zanini.
Queste infine le altre partite in programma nella giornata inaugurale: Celle Varazze – Casarza Ligure, Grafiche Amadeo San Remo – Cfs Cogoleto Ge, Iglina Albisola – Tigullio Project Santa Margherita, Subaru Olympia Voltri – Nuova Leva Pallavolo San Remo, Vgp Genova – Albenga e Volare Arenzano Ge – Normac Genova.
Per concludere, all’esordio (nella stessa giornata) anche la seconda squadra biancoblu, in Serie D, Girone B dove le “lunensi” sono attese alle 21 alla Palestra comunale di Campomorone dall’omonima squadra locale. Arbitro Danilo Scotto.
Nella foto il presidente “lunense” Massimo Magnavacca
Debutto in campionato in Serie B al Palamariotti spezzino
Spezia – A meno di sorprese, Spezia Volley Autorev al completo sabato 19/10, ore 18, al Palamariotti spezzino nel debutto nel nuovo campionato pallavolistico di Serie B2 nazionale femminile contro il Real Brescia. Arbitrano Lorenzo Valletta e Roberto Giannini.
Queste le altre partite in programma nel turno inaugurale nel Girone C che è quello pertinente…
Busa Gussolengo Pc – Arbor Reggio Emilia, Ceramsperetta Cusano Mi – Nure Piacenza, Civuemme Campagnola Re – Gussago Bs, Enercom Fimi Crema – Rubierese Re, Linea Saldatura Brescia – Stadium Mirandola Mo, Tornolpack Marudo Lodi – Delta Gorgonzola Mi.
All’esordio inoltre la stessa seconda squadra del Centro Volley Spezia, in Serie D ligure “donne”, Girone B (avversario il Psm Rapallo con arbitro Adriana Bruno).
Ivi queste le altre gare in programma nel turno d’apertura; Campomorone – Lunezia, Cus Genova – Paladonbosco Genova, Hyposense Albaro – Acli Santa Sabina Genova, Normac Genova – Serteco Genova e Podenzana Volley – Tecnocasa Genova.
Nella foto, i rinforzi pervenuti all’ Autorev Spezia, da sinistra: Panciroli, Sgherza, Maestri, Rolla, Fusani, Re, Canossa e Vita
La Liguria continuerà a essere interessata dall’importante fase di maltempo almeno fino a lunedì, con piogge diffuse e persistenti, ma di intensità generalmente fra moderata e forte, che insisteranno ancora soprattutto sul centro della regione.
Le valutazioni dei possibili effetti al suolo hanno portato ARPAL a prolungare e modificare l’allerta meteo:
Agli estremi della Liguria e sui bacini interni del centro-levante (zone A, C ed E) GIALLA fino alle 23.59 di domani, domenica 20 ottobre.
Sul settore centrale (zone B e D) GIALLAfino alle 23.59 di oggi, sabato 19 ottobre, poi ARANCIONE fino alle 23.59 di domani, domenica 20 ottobre (i bacini grandi rimangono gialli).
La pioggia nelle ultime 24 ore
Sul Mar Ligure sono previsti venti da sud est nei bassi strati dell’atmosfera, venti da sud ovest più in quota e una componente da nord sul ponente regionale. Dopo la parziale tregua odierna, la combinazione di tali ingredienti porterà a formare nuovamente da questa sera una debole convergenza sul settore centrale, con piogge diffuse e persistenti, generalmente di intensità moderata, ancora a cavallo fra Genova e Savona.
Tale flusso umido andrà intensificandosi domani, insieme all’attività temporalesca che, pur non assumendo le caratteristiche dell’evento di qualche giorno fa, aumenterà da circa metà giornata. Il fronte non passerà sulla nostra regione, passerà più a nord, ma questo intensificherà in Liguria il richiamo di aria umida meridionale e quindi carica di pioggia.
Tra la notte e la mattinata le precipitazioni si sono ancora concentrate tra il savonese e il genovese ma, per alcune ore, i fenomeni si sono spostati più a Levante. Le cumulate più importanti nelle ultime sei ore sono state: Fiorino (Genova) 81.2 millimetri, Mele 81.2, Passo del Turchino 55.4, Monte Pennello (Genova) 52.4, Valleregia (Serra Riccò) 48.6, Mignanego 46.8, Fallarosa (Torriglia) 46, Genova Pontedecimo 42.2 (41.2 in un’ora). Da segnalare anche che, sui 15 minuti, Genova Pegli ha segnato 19.4 millimetri, Alassio 14.2, Panesi (Cogorno) 13.4 mentre, ancora a Genova Pegli, tra le 4.35 e le 4.40 sono caduti ben 10 millimetri di pioggia.
La situazione più delicata è quella della parte centrale del territorio regionale, completamente satura e sottoposta a pesante stress idrogeologico: da martedì 15 ottobre a oggi la stazione di Mele ha cumulato 723.2 millimetri di pioggia, mentre nei primi nove mesi dell’anno erano stati 851.4 millimetri.
Ecco l’avviso meteo con i fenomeni previsti e la loro localizzazione:
OGGI, SABATO 19 OTTOBRE: Piogge diffuse su tutte le zone, quantitativi significativi su A. Alta probabilità di temporali forti su tutte le zone. Venti forti da Sud/Sud-Est su BCE con raffiche fino a 60-70 km/h.
DOMANI, DOMENICA 20 OTTOBRE: In un contesto di piogge diffuse su tutta la regione (quantitativi significativi ed elevati ed intensità fino a forti) si inseriscono fenomeni a carattere temporalesco con alta probabilità di temporali forti, organizzati e persistenti su BD; forti o organizzati su ACE. Venti di burrasca su BC con raffiche intorno agli 80-90 km/h, forti su DE. Mare localmente agitato sulle coste di B per onda da Sud-Est.
DOPODOMANI, LUNEDÌ 21 OTTOBRE: Continua la fase perturbata con fenomeni diffusi che localmente potranno assumere carattere temporalesco. Piogge di intensità tra moderata e forte con cumulate tra elevate e significative su tutte le zone. Alta probabilità di temporali forti o organizzati. Vento forte da Sud/Sud-Est su BCE. Mare in calo fino a molto mosso sulle coste di BC.
Ricordiamo anche la suddivisione in zone del territorio regionale:
A: Lungo la costa da Ventimiglia fino a Noli, l’intera provincia di Imperia, la valle del Centa
B: Lungo la costa da Spotorno a Camogli comprese, Val Polcevera e Alta Val Bisagno
C: Lungo la costa da Portofino fino al confine con la Toscana, tutta la provincia della Spezia, Valfontanabuona e Valle Sturla
D: Valle Stura ed entroterra savonese fino alla Val Bormida
E: Valle Scrivia, Val d’Aveto e Val Trebbia
La Sala Operativa Regionale resterà aperta per tutta la durata dell’allerta.
In caso di eventi intensi, durante l’allerta sarà pubblicato il monitoraggio sul sito www.allertaliguria.gov.it, inviato anche tramite twitter (segui @ARPALiguria).
Sulla pagina www.facebook.com\ArpaLiguria post con immagini, grafici e dati.
GENOVA. 19 OTT. Sarà l’ ex sindaco di Andora, Franco Floris, attuale amministratore unico della società Sviluppo Genova, a fare gli onori di casa martedi, alle ore 11 e 30, alla inaugurazione del “Giardino Lineare” a Genova Cornigliano.
Si tratta dell’ apertura al pubblico, a conclusione dei lavori di sistemazione, dei giardini attigui alla strada urbana a mare di scorrimento Guido Rossa. Il progetto era nato con il fine di valorizzare al massimo i nuovi spazi urbani che si erano creati a seguito della costruzione di via Guido Rossa, per connetterli al meglio con l’abitato di Cornigliano.
“Abbiamo cercato – ci ha spiegato lo stesso Floris- di restituire in questo modo spazi vivibili per il quartiere. Il Giardino lineare collegherà Via San Giovanni d’Acri a Piazza Savio grazie a questo parco urbano pedonale e ciclabile”.
Il giardino si sviluppa tra il rilevato ferroviario e la nuova strada urbana di scorrimento, che collega il centro città con l’aeroporto. In questo modo viene valorizzato uno spazio interstiziale (altrimenti perso) lungo circa 650 metri e di larghezza variabile (dai 6 a 18 metri) collocato tra due infrastrutture pesanti (strada e ferrovia).
“Il giardino -prosegue Floris- è collegato alla città grazie alla riapertura di alcuni archivolti passanti nel rilevato ferroviario fino ad oggi tamponati, che per oltre sessanta anni sono stati i varchi di accesso alle acciaierie. Il Giardino Lineare suggerisce un modo alternativo di muoversi lungo le direttrici est-ovest all’interno del quartiere, ed è il primo tassello di una serie di interventi di rigenerazione urbana e di paesaggio che, dopo la stagione delle nuove opere di infrastrutturazione stradale, prevede interventi mirati di recupero del tessuto urbano e degli spazi collettivi”.
Con questo recupero urbano si è cercato di rendere attrattivo e piacevole per i residenti ed i turisti uno spazio residuale di 9.500 metri quadrati. Il giardino è suddiviso in sei zone dove sono state messe a dimora più di 5 mila piante di 125 specie diverse, compresi numerosi alberi di prima grandezza.
“Si tratta – ci spiega il giornalista Adalberto Guzzinati- di un interessante progetto di riqualificazione urbana. Nella trama della città densa e sfrangiata non esistono frammenti che non possano essere progettati e valorizzati per generare nuovi ed inaspettati modi di fruire lo spazio della collettività, implementando il più possibile la qualità del verde urbano”.
Un progetto dunque che mira a far sì che i cittadini possano tornare ad usufruire quotidianamente degli spazi urbani.
“Il disegno del nuovo giardino – si legge, fra l’altro, nel comunicato stampa di Sviluppo Genova- trae origine dalla necessità di mitigare l’impatto acustico prodotto dalla nuova strada. Il tema squisitamente funzionale è stato trasformato in opportunità per disegnare un luogo sottratto alle infrastrutture, e si è progressivamente arricchito di altri elementi che hanno caratterizzato lo spazio più come un luogo di passaggio che di sosta. Un sistema articolato di green hills e green walls riccamente vegetate assolve alla funzione di barriera acustica, accompagnando i fruitori lungo tutto lo sviluppo del giardino. Sull’altro lato vasche ed aiuole ad altezze variabili, inframezzate a sedute, interagiscono con il muro ferroviario lasciandone a vista le parti più interessanti e mitigandone l’impatto visivo e di isola di calore. Le nuove essenze dialogano con la vegetazione spontanea e con residui di carpenterie metalliche, memorie dell’industria pesante, che sono state conservate. Lungo il percorso, in corrispondenza degli archivolti di collegamento con la città, si aprono piccoli slarghi dedicati alla sosta. L’impiego delle green walls, che hanno ingombro planimetrico assai ridotto, consente di recuperare lo spazio verso la strada, articolando spazialmente il percorso. Nelle aree di sosta è prevista una pavimentazione differente, più scabra rispetto al resto, per suggerire movimenti più lenti. Il percorso è anche ciclabile”.
Nella parte terminale e più larga del giardino, ad est, troverà spazio la nuova fermata ferroviaria della rete urbana, a quota dei binari e dunque sopraelevata, di prossima realizzazione.
“Dal giardino – conclude Floris- si raggiungerà la stazione mediante una passerella in acciaio cor-ten. In una città compressa come Genova, il modello progettuale del giardino lineare è replicabile in molte altre città, soprattutto nelle aree ex industriali del ponente urbano, dove una pianificazione post-bellica fortemente orientata alla crescita industriale ha lasciato profonde ferite nei tessuti otto e novecenteschi”.
CLAUDIO ALMANZI
Da martedì 22 ottobre (ore 20.30) alla Sala Mercato va in scena La favola del principe Amleto di William Shakespeare, con protagonisti gli attori neodiplomati della Scuola di Recitazione del Teatro di Genova diretti da Marco Sciaccaluga che fa incontrare il dramma più noto del Bardo con le maschere.
«Uno spettacolo interessante e innovativo, accompagnato da una regia vivace e moderna con echi dalla Commedia dell’Arte che sostiene e sottolinea le capacità attoriali del giovane cast».
Riprendendo la coinvolgente versione di Amleto creata con gli attori del Master della Scuola di Recitazione, Marco Sciaccaluga e gli stessi giovani e talentuosi interpreti ci offrono in aggiunta la commedia spin-off di Tom Stoppard sulle vicende dei due amici di Amleto incaricati di indagare sulla sua pazzia.
C’è tutto il senso dell’inglese “to play”, ossia giocare ma anche recitare, in questa Favola del principe Amleto, adattamento di rara freschezza e felicità che Marco Sciaccaluga ha creato con gli attori della Scuola di Recitazione del Teatro di Genova. Un dramma corale che, salvaguardando struttura e profondità, supera il lirismo del “pallido prence” per approdare a un “racconto dei racconti”, a un gioco – per l’appunto – sull’eterna storia di Amleto. Ed è una festa del teatro, cui hanno dato splendida adesione i giovani interpreti, ottenendo successo anche a Mosca ospiti del Festival Your Chance, dedicato alle migliori scuole di teatro europee.
Racconta il regista: «Se, come diceva il Dr. Johnson, grande critico inglese del Settecento, “nulla è più necessario all’uomo che farsi raccontare le storie che già conosce”, il bisogno di raccontare Amleto è naturale e profondo in ogni artista di teatro. Sedotto dall’idea che viene da uno dei miei maestri, Benno Besson, ho “osato” affrontare questo viaggio, facendo incontrare Amleto con il mondo delle maschere, privilegiando una delle infinite essenze di quella antica storia: una fiaba arcana che conduce al mistero dell’uomo e dell’essere, e dunque del teatro. Nella fissità della maschera, si tocca un livello mitico diverso». E con quelle maschere, nei bei costumi di Maria Angela Cerruti, lo spettacolo assume un’originale anima brechtiana, uno “straniamento” interpretativo che fa risuonare al meglio il testo.
In questa prospettiva appare ancora più divertente seguire lo “spin off” che il genio di Tom Stoppard creò nel 1966, Rosencrantz e Guildenstern sono morti: un progetto ampio per continuare a giocare con Shakespeare e con un manipolo agguerrito di giovani, bravissimi, attori e attrici.
Teatro in pausa pranzo nel foyer del Teatro della Corte alle ore 13.15
Da lunedì 21 ottobre inizia Homo ridens, la rassegna del Teatro in pausa pranzo
Tre settimane di letture sceniche, una per mese, che esplorano con la leggerezza di un gioco l’opera di tre grandi autori italiani – Italo Calvino, Paolo Villaggio e Umberto Eco – affidate rispettivamente ai registi Luca Cicolella, Marco Taddei e Fiorenza Pieri.
Attraverso le Cosmicomiche di Calvino, le farse tragiche del ragionier Fantozzi o le parodie letterarie e i mondi alla rovescia di Eco si disegna una mappa del nostro mondo, in bilico tra ragionevolezza, catastrofe, immaginazione e ironia. Tre autori diversi per linguaggi e forme del narrare, tre voci fortemente emblematiche di ciò che il Comico in letteratura può indagare e regalare.
La rassegna è a cura di Giorgio Gallione.
Tre settimane distribuite fra ottobre, novembre e dicembre. Dal lunedì al venerdì fra le 13.15 e le 14, ogni giorno un reading diverso per una pausa pranzo farcita di ironia, immaginazione e risate. Dal 21 al 25 ottobre si parte con le Cosmicomiche di Italo Calvino: protagonista Luca Cicolella accompagnato al pianoforte da Igor Chierici.
I volontari della Protezione Animali savonese lanciano un pressante appello per l’adozione del cuore a favore di Piccolo
I volontari della Protezione Animali savonese lanciano un pressante appello per l’adozione del cuore a favore di Piccolo.
Il gattino (di circa quattro mesi) ed i fratelli, già gravemente malati, erano stati abbandonati il mese scorso sulle alture di Savona; soccorsi dai volontari dell’Enpa erano stati subito sottoposti a terapia dai veterinari che collaborano con l’associazione; ma solo Piccolo è sopravvissuto. Ora potrebbe riavere una vita normale in una famiglia, salvo i consueti controlli periodici veterinari a cui dovrebbero essere sottoposti tutti i felini di casa, se qualcuno vorrà adottarlo, purché non abbia altri gatti o, se ne ha, che siano tutti stati vaccinati. Gli interessati, che daranno quindi prova di sincero amore verso i felini, sono pregati di rivolgersi alla sede dell’Enpa a Savona in via Cavour 48r, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, telefono 019 824735.
Dal 1 gennaio 2019 ad oggi rimossi 50.000 ordigni da mari, laghi e fiumi italiani.
Dal 1 gennaio 2019 ad oggi i Palombari del (GOS) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare hanno rimosso oltre 50.000 ordigni esplosivi in tutta Italia
Questo importante traguardo è stato raggiunto anche grazie all’ultimo intervento d’urgenza condotto dagli operatori distaccati presso il Nucleo SDAI di Ancona che, chiamati dalla Prefettura di Bolzano, hanno effettuato l’ennesima campagna di bonifica nelle acque del lago di Varna (BZ)nel dal 30 settembre al 17 ottobre.
Durante questa attività sono state rimosse dai Palombari della Marina 549 bombe da fucile austriache della prima guerra mondiale, che vanno ad aggiungersi ai 33.313 manufatti inesplosi che sono stati tolti in totale dal fondo del lago dal 2017 e consegnati agli artificieri del 2° Reggimento GenioGuastatori di Trento della Brigata Alpina Julia dell’Esercito.
La complessa attività di bonifica condotta incessantemente dal Gruppo Operativo Subacquei del Comsubin nelle acque italiane, rientra tra i compiti d’istituto assegnati dal Paese alla Marina Militare per la salvaguardia della pubblica incolumità.
In particolare, questa missione è stata oggetto d’interesse dei reparti subacquei delle Forze Marittime degli Emirati Arabi che, in accordo al piano annuale di cooperazione con la Marina Militare, sono stati accompagnati dal G.O.S. per verificare come l’Italia conduca le operazioni subacquee per la bonifica degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi.
E’ bene ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti che per forme e dimensione possano richiamare un ordigno esplosivo o parti di esso, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari della Marina al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare.
Questi interventi rappresentano una delle tante attività che i Reparti Subacquei della Marina conducono a salvaguardia della pubblica incolumità anche nelle acque interne, come ribadito dal Decreto del Ministero della Difesa del 28 febbraio 2017, svolgendo operazioni subacquee ad alto rischio volte a ripristinare le condizioni di sicurezza della balneabilità e della navigazione a favore della collettività.
Chiunque dovesse imbattersi in oggetti con forme simili a quelle di un ordigno esplosivo o parti di esso, non deve in alcun modo toccarli o manometterli, denunciandone il ritrovamento, il prima possibile, alle autorità di polizia competenti.
Lo scorso anno i Palombari della Marina Militare hanno recuperato e bonificato oltre 44.000 ordigni esplosivi di origine bellica, mentre dal 1° gennaio 2019 sono già 52.124 i manufatti esplosivi rinvenuti e neutralizzati nei mari, fiumi e laghi italiani, senza contare i 20.564 proiettili di calibro inferiore ai 12,7 mm.
Con una storia di 170 anni alle spalle, i Palombari del Comsubin rappresentano l’eccellenza nazionale nell’ambito delle attività subacquee essendo in grado di condurre immersioni lavorative fino a 1.500 metri di profondità ed in qualsiasi scenario operativo, nell’ambito dei propri compiti d’istituto (soccorso agli equipaggi dei sommergibili in difficoltà e la neutralizzazione degli ordigni esplosivi rinvenuti in contesti marittimi) ed a favore della collettività.
Per queste peculiarità gli operatori subacquei delle altre Forze Armate e Corpi Armati dello Stato possono essere formarti esclusivamente dal Gruppo Scuole di COMSUBIN che, attraverso dedicati percorsi formativi, li abilita a condurre immersioni in basso fondale secondo le rispettive competenze.
Domenica 20 ottobre alle ore 11 al Teatro della Corte si terrà la quarta Lezione di Storia che, oltre a raccontare la vita e le imprese di un altro protagonista della storia italiana, promette di regalare preziosi consigli culinari. Si parlerà del celebre gastronomo Pellegrino Artusi, autore de La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene, il libro di cucina per antonomasia, meglio noto come “l’Artusi”.
A presiedere la lezione lo storico Massimo Montanari, specializzato in storia dell’alimentazione, che insegna all’Università di Bologna.
“Il carattere degli Italiani” è il tema conduttore della terza edizione della rassegna di Lezioni di Storia, organizzata dal Teatro Nazionale di Genova e dagli Editori Laterza. Il tema sarà articolato attraverso l’analisi e il racconto di cinque figure storiche che hanno contribuito a formare il carattere degli italiani, così come è percepito da noi stessi e da chi ci guarda dall’estero. Un’analisi che potrà riservare qualche sorpresa, smentendo quei tratti dell’italianità che possono apparire come ovvi e ovvi non sono.