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Arbitri B: le designazioni arbitrali per Spezia ed Entella

L’AIA ha reso note le designazioni del prossimo turno cadetto.

Sarà Antonio Rapuano della sezione di Rimini a dirigere la sfida del “Picco” tra le Aquile di Vincenzo Italiano ed il Frosinone di mister Nesta.

L’incontro, in programma domenica 24 novembre alle ore 21:00, e valido per il 13° turno del campionato di Serie BKT ’19/’20, vedrà come assistenti Mattia Scarpa della sezione di Reggio Emilia e Andrea Zingarelli della sezione di Siena; quarto ufficiale sarà Lorenzo Maggioni della sezione di Lecco.

Posticipo del lunedì sera per i nostri ragazzi. L’Entella, con fischio d’inizio alle ore 21.00, giocherà allo stadio Bentegodi contro i padroni di casa del Chievo Verona. La partita sarà diretta dal signor Minelli della sezione di Varese coadiuvato dagli assistenti Pagnotta e RuggierI. IV Collu

Pat Metheny: il grande virtuoso della chitarra lascia il segno anche a Genova

Pat Metheny

Pat Metheny – come lui alla chitarra non c’è nessuno – si presenta sul palco del Teatro Carlo Felice tra grida entusiaste e applausi scroscianti. Appare quasi intimidito e il suo sguardo si cela sotto la folta chioma color del bronzo, che mantiene in ombra gli occhi. Jeans scuri, felpa leggera nera come le scarpe gommate di bianco, prende posto sullo sgabello tondo per musicisti: la gamba destra tesa in avanti, l’altra piegata, e imbraccia la chitarra.

Alle sue spalle c’è Andrea Battistoni, il maestro sempre più emergente che dirige l’Orchestra del Teatro Carlo Felice in questo concerto eccezionale. Il contrabbassista polacco Darek Oleszkiewicz e il giovane batterista del Connecticut, Jonathan Barber, accompagnano Metheny, costituendo con lui il tipico trio jazz.

Andrea Battistoni

Il titolo dello spettacolo, che dura un’ora e mezza, è Missouri Skies and More. Proprio in Missouri, a Lee’s Summit, a una ventina di miglia da Kansas City, Metheny è nato nel 1954. Il riferimento ai cieli dello stato americano era già in una precedente raccolta, Beyond the Missouri Sky, pubblicata nel 1997, che qui viene ripresa nella scelta di alcuni brani.

Cala il silenzio, appena l’artista esegue i primi accordi. Quando l’atmosfera si riscalda, suona in piedi Our Final Hour (Not To Be Forgotten), da uno dei suoi album più riusciti, Secret Story, uscito nel 1992.

Metheny, nato in una famiglia di musicisti, ha masticato musica sin da piccolo. Il primo strumento che ha studiato è stata la tromba, ma a 12 anni ha iniziato a prendere confidenza con la chitarra elettrica di cui, da allora alla ricerca di sempre nuove sonorità, è diventato uno dei più grandi virtuosi. Per questo, nel 2013, è stato inserito nella categoria chitarristi jazz della Hall of Fame, insieme ai grandi Charlie Christian, Django Reinhardt e Wes Montgomery.

Dopo Rain River, è Always and Forever (entrambe ancora da Secret Story) a catturare gli animi del pubblico: in questo brano strepitoso, super classico per i fan, il ritmo si fa davvero incalzante.

Metheny alterna le chitarre, che gli vengono portate come in un rituale, a ogni cambio di brano. Non solleva quasi mai la testa e pizzica le corde degli strumenti a occhi chiusi, con un sorriso interiore costante. Si vede che è concentrato e, allo stesso tempo, felice. D’altra parte, se così non fosse, non si spiegherebbe il ritmo che riesce a tenere dalla metà degli anni ’70 a oggi, in quanto risulta costantemente in tour, con un centinaio di spettacoli all’anno.

È la volta, poi, di due pezzi scritti non da lui. Il primo è Preciuos Jewel di Roy Acuff, dalle cadenze più tranquille, in parte quasi un assolo di chitarra, accompagnato da batteria e contrabbasso; il secondo, A Map of the World, è di Jimmy Webb ed esalta la performance del batterista, poi l’intervento della chitarra e, quindi, dell’orchestra, tutto in un magnifico saliendo, che conduce, infine, a una calma discesa verso il finale.

Last Train Home (da Still Life Talking, 1990) è un brano corto e raffinato, mentre in Farmer’s Trust il ritmo è inizialmente ben sottolineato dal contrabbasso, poi da un assolo di chitarra – visualizzo bellissime cavalcate nelle praterie sotto cieli infiniti –, infine di nuovo dal contrabbasso.

Il programma prosegue senza intervalli con The Calling, Tell Her You Saw Me (da Secret Story) e Interval Waltz, con un bel dialogo / alternanza tra assoli di chitarra e coralità dell’orchestra.

Love May Take a While è il nuovo brano tratto dall’album From This Place, che uscirà il 21 febbraio 2020. Metheny lo suona con grande energia, stando in piedi, e si guadagna molti applausi, persino a scena aperta. Di questa raccolta a lungo attesa, l’artista dice che per lui segna “una sorta di culmine musicale”. L’assaggio che ci viene offerto lascia ben sperare.

La serata si conclude con gli ultimi tre dei 14 pezzi in locandina. Le note pressanti di Song for Bilbao lasciano spazio a Living is Easy with Eyes Closed / Make Peace, quasi un brano-manifesto di un modo di essere e di suonare, e a First Song, firmato da Charlie Haden, un assolo strepitoso che conclude il concerto.

Non c’è modo di fermare questa leggenda vivente un po’ più a lungo sul palco. Schivo com’è, si inchina, allarga il sorriso e sparisce velocemente dietro le quinte, nonostante le ovazioni fragorose del pubblico. Metheny è uno di quei personaggi che passano tra noi leggiadri, ma lasciano un segno: il suo, in questa serata, sta nella fusione perfetta tra jazz e stile sinfonico, con un’Orchestra e il Maestro che l’ha diretta perfettamente all’altezza di questa mitica e fugace presenza.

Linda Kaiser

Racing for Genova Team al 3° Rally di Castiglione Torinese

La Clio S1600 di Aragno - Segir alla Ronde Colli del Moscato e del Monferrato (ph S. Bertuccioli)

Genova – Ferve l’attività agonistica in seno alla Racing for Genova Team: sabato e domenica, infatti, la scuderia diretta da Raffaele Caliro sarà al via del 3° Rally di Castiglione Torinese con l’equipaggio formato da Francesco Aragno e Andrea Segir, in gara con la Renault Clio Super 1600. Compito non facile per la coppia savonese – che in classe dovrà vedersela con ben 13 avversari, alcuni dei quali di qualità – chiamata a confermare la recente quinta piazza assoluta finale conquistata alla Ronde Colli del Moscato e del Monferrato.

Pollice verso, invece, per la Racing for Genova Team nella 1^ edizione del rally “Giro dei Monti Savonesi Storico” dove nessuno dei due equipaggi in lizza con i colori del sodalizio diretto da Raffaele Caliro è riuscito a concludere la gara. Massimiliano e Alessandro Parodi (Renault R5 Gt Turbo – Gruppo N) non hanno neppure preso il via per problemi alla loro vettura. I locali Sandro Rossi e Bruno Banaudi (Fiat 127 Gruppo 2), invece, si sono fermati nelle prime battute del rally per la rottura di un semiasse: rientrati in lizza nella seconda tappa con la formula del super rally, hanno accusato un nuovo inconveniente meccanico tale da farli optare per il ritiro.

Twitter, da oggi è possibile nascondere i tweet di risposta

Twitter down dalle ore 23.30 circa
L'App di Twitter

Twitter lancia una nuova funzionalità, sia per dispositivi mobili sia su desktop, che permette di nascondere i tweet di risposta. In questo modo ognuno potrà decidere di nascondere le risposte ai propri tweet e si potrà vedere ed interagire con le risposte nascoste cliccando l’icona grigia che apparirà nei cinguettii.

In una fase di test – spiegano dal social – è emerso che di solito gli utenti nascondono le risposte che ritengono irrilevanti, fuori contesto o fastidiose.

L’85% delle persone che ha nascosto le risposte non usa la funzione Blocca o Silenzia.

In Canada, il 27% delle persone che hanno nascosto dei tweet hanno ammesso che potrebbero ripensare a come interagire con le altre persone in futuro. Mentre alcune persone hanno fatto presente di non voler nascondere le risposte per evitare ripercussioni, visto che l’icona grigia rimane visibile.

Twitter, precisa la società in una nota, continuerà “a monitorare questa esigenza e a tenere sotto controllo i risultati man mano che la nuova funzione verrà utilizzata da un numero crescente di persone”.

L’opzione è stata lanciata a livello globale su iOS, Android, Twitter Lite e twitter.com.

Centro storico, senegalese spaccia eroina e crack: arrestato dalla Polizia

Polizia (foto d'archivio)

Gli agenti della Polizia di Stato ieri hanno arrestato un 26enne senegalese, irregolare sul territorio nazionale, senza fissa dimora e mai rimpatriato, per spaccio di sostanze stupefacenti.

Inoltre, l’africano è stato denunciato per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

Il 26enne è stato fermato dagli agenti nel centro storico genovese mentre, dopo avere visto le divise, tentava di sputare fuori dalla bocca alcuni involucri di droga.

Allo spacciatore sono state sequestrate 3 dosi di eroina e 7 di crack, oltre a 115 euro in contanti.

 

Furti alla Fiumara e da Bricoman: arrestate due ladre ecuadoriane e una napoletana

Ruba alla Fiumara e colpisce vigilante: arrestato
Centro commerciale Fiumara di Genova Sampierdarena (foto d'archivio)

Gli agenti della Polizia di Stato di Genova hanno arrestato, in due distinte operazioni,  3 donne per furti in esercizi commerciali.

Il primo arresto è avvenuto nel centro commerciale Fiumara a Sampierdarena.

I vigilantes hanno fermato nel negozio “Oviesse” due ecuadoriane in possesso di 4 borse piene di merce non pagata.

I poliziotti del Commissariato Cornigliano hanno quindi recuperato e riconsegnato al titolare responsabile della rivendita 30 indumenti per bambini per un valore di 502 euro, con le confezioni danneggiate.

All’interno delle borse hanno trovato anche 8 borsette e 5 ombrelli per un valore di 151 euro, rubate al negozio Giunti al Punto. Anche questa merce è stata recuperata e riconsegnata.

Le straniere di 29 e 39 anni sono state arrestate per furto aggravato in concorso.

Il secondo arresto, per rapina impropria, è avvenuto invece al magazzino Bricoman di Molassana a carico di una napoletana di 55 anni.

Il personale del reparto elettricità ha notato l’ammanco di un grosso quantitativo di interruttori magnetotermici segnalandolo ai vigilantes della rivendita, che hanno seguito una donna all’esterno del negozio con una voluminosa borsa al seguito.

Le hanno quindi chiesto se avesse dimenticato di pagare e alla sua risposta negativa l’hanno avvisata dell’arrivo della polizia. A quel punto, la 55enne ha mollato la borsa spintonando il dipendente per tentare di guadagnare la fuga.

Gli agenti intervenuti dopo alcuni minuti hanno ritrovato il bottino, consistente in 48 interruttori magnetotermici per un valore di 311 euro, arrestando la ladra napoletana, che ha diversi precedenti per reati contro il patrimonio.

 

Centro storico, questore Ciarambino chiude Myu bar per 10 giorni: troppi pregiudicati

Questore di Genova Vincenzo Ciarambino (foto d'archivio)

Il questore di Genova Vincenzo Ciarambino oggi ha riferito di avere disposto, ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S., la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande per 10 giorni al “Myu bar” in via dei Macelli di Soziglia a Genova.

Il provvedimento, notificato ieri dagli agenti del Commissariato Centro, si è reso necessario “a causa della pericolosità sociale generata dagli avventori dell’esercizio, per la maggior parte soggetti pregiudicati, dediti allo smodato consumo di alcool e all’uso di sostanze stupefacenti”.

Le numerose segnalazioni dei residenti del Centro storico, preoccupati per la loro incolumità, hanno fatto scaturire molteplici controlli di Polizia nel locale durante i quali sono state identificate persone pregiudicate per rissa, spaccio di stupefacenti, evasione, porto abusivo di armi e reati contro la persona.

Inoltre, il 7 novembre scorso per ben due volte la volante è dovuta intervenire per segnalazione di due risse e un cittadino gambiano è stato arrestato per avere colpito un poliziotto e per avere minacciato con un coccio di bottiglia gli altri operatori intervenuti.

“L’evidente disattenzione del titolare, quasi mai presente – hanno inoltre precisato dalla questura genovese – ha fatto sì che il bar diventasse un ricettacolo di cittadini pregiudicati, minaccia per la tutela dell’ordine pubblico. L’esercente, inoltre, violava la legge praticando uno sconto sulle bevande alcoliche in base alla maggiore quantità acquistata. La gravità dei fatti e la condotta del proprietario del locale hanno giustificato l’adozione del provvedimento inibitorio per la durata di 10 giorni a decorrere da ieri”.

 

Cacciatore 74enne armato di coltello minaccia di morte i vicini: denunciato

Cacciatore (foto di repertorio)

Lo scorso mese di agosto un cacciatore di 74 anni, abitante ad Uscio, brandendo un coltello a serramanico, ha minacciato di morte i vicini di casa dopo un acceso diverbio.

La coppia di coniugi è stata quindi costretta a rientrare presso la propria abitazione, non potendo più transitare lungo il passo vicinale, benché titolari di servitù di passaggio.

Ieri, al termine degli accertamenti, gli investigatori della locale Stazione dell’Arma hanno quindi denunciato in stato di libertà il pensionato per “violenza privata, minacce gravi e molestia o disturbo alle persone continuata”.

I carabinieri hanno ritrovato nell’abitazione del cacciatore il coltello a serramanico lungo 18 centimetri.

Inoltre, al 74enne è ritirato il porto d’armi a uso caccia in suo possesso.

 

 

Virgo Fedelis, anche a Genova celebrata la patrona dell’Arma dei Carabinieri

Virgo Fidelis (foto di repertorio)

Il 21 Novembre è una data storica per l’Arma dei Carabinieri perché è il giorno in cui vengono commemorati la “Virgo Fidelis” (appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù) patrona dell’Arma dei Carabinieri, la “Battaglia di Culqualber” nel suo 78° anniversario, la “Giornata dell’Orfano” e il 40° anniversario dell’eccidio del Maresciallo Vittorio Battaglini  e del Carabiniere Mario Tosa, caduti a Genova nell’adempimento del dovere nel 1979 per mano dei terroristi delle Brigate rosse.

La deposizione della corona alla lapide che ricorda i due carabinieri collocata in via G.B. Monti a Sampierdarena avverrà alle 10 di sabato 23, alla presenza del comandante dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri.

Presso la chiesa della “Santissima Annunziata” di Genova piazza Sturla oggi ha avuto luogo, alla presenza delle massime autorità istituzionali, la celebrazione della Santa Messa in onore della “Virgo Fidelis” patrona dell’Arma dei Carabinieri, che è stata officiata da S.E.R. Cardinale Angelo BAGNASCO.

Nell’occasione è stato ricordato il 78° anniversario della “Battaglia di Culqualber”, quando il 21 Novembre del 1941 un intero battaglione di Carabinieri sacrificò la vita dei suoi uomini in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa.

Per quel fatto d’arme fu conferita alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare

Dopo l’intervento del Comandante della Legione Carabinieri Liguria, generale di divisione Pietro Orest e la rievocazione delle Medaglie d’Oro vittime del dovere, è stata celebrata la “Giornata dell’Orfano”, che rappresenta per l’Arma e per l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.) un momento di concreta vicinanza alle vedove e figli dei colleghi caduti.

 

 

Procura: Ponte Morandi era a rischio crollo. Da 2015 sensori Autostrade non funzionavano

Al via presso il Tribunale di Genova il processo per il crollo di ponte Morandi
Ore 11:36 del 14 agosto 2018, tragico crollo Ponte Morandi: 43 vittime

Il documento “di programmazione del rischio” in cui nel 2014 venne scritto che il Ponte Morandi era a “rischio crollo”, veniva compilato anche coi dati ricevuti dai sensori che Autostrade aveva montato anni prima.

Tuttavia, secondo quanto scoperto dagli inquirenti che indagano sul tragico crollo del 14 agosto 2018, dal 2015 quell’impianto di monitoraggio strutturale non funzionava più perché tranciato da lavori sulla carreggiata.

Secondo la procura genovese, i sensori non erano stati sostituiti nonostante il Cesi e il Politecnico di Milano ne avessero consigliato l’installazione.

Lo ha riferito oggi l’agenzia Ansa.

Sempre secondo quanto emerso, il sistema era stato poi inserito nel progetto di retrofitting ossia i lavori di rinforzo delle pile 9 e 10, che però non sono mai partiti perchè nel frattempo il ponte è crollato provocando 43 morti.

Dal 2015, è il ragionamento dei pm, il documento veniva compilato soltanto con le prove riflettometriche e non con altri sistemi di monitoraggio.

Un sistema che “forse non era sufficiente a capire le reali condizioni del Ponte Morandi”.

Perché, si sono chiesti gli inquirenti, nonostante i sensori fossero rotti e ci fosse un unico sistema di monitoraggio, senza nemmeno entrare nei cassoni, il “rischio crollo” non era stato preso in considerazione?

Una delle ipotesi è che si dovesse risparmiare sui costi di gestione e che una chiusura parziale o totale della struttura potesse influenzare l’entrata nell’asset aziendale di nuovi soci cinesi e tedeschi.

Intanto, domani sono previsti gli interrogatori di altri due indagati per l’inchiesta sui falsi report: Serena Allemanni e Massimiliano Giacobbi, entrambi di Spea.