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Anche Genova a Fa’ la cosa giusta 2020

Anche Genova a Fa' la cosa giusta 2020

Fa’ la cosa giusta 2020. 6-8 marzo 2020 – Milano, fieramilanocity

Dalla provincia di Genova sono molte le realtà che andranno alla fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili

Dal 6 all’8 marzo 2020, torna l’appuntamento con Fa’ la cosa giusta!, la fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, organizzata da Terre di mezzo Editore, che quest’anno giungerà alla sua diciassettesima edizione e si terrà a fieramilanocity. Centinaia di espositori e un ricco calendario di incontri, laboratori e presentazioni, a ingresso gratuito per tutti i visitatori.
Dalla provincia di Genova saranno molte le realtà che andranno ad animare la fiera, nelle sue numerose aree espositive.

Da Lavagna nella sezione Mangia Come Parli, tra le novità arriva Aqua s.r.l.: prima società del nord Italia a svolgere integralmente il proprio ciclo di produzione in mare aperto. L’allevamento si svolge in modo del tutto simile alle condizioni di vita dei pesci selvatici, rispettando il loro metabolismo naturale e seguendo il normale susseguirsi delle stagioni. Tra i prodotti: branzini e orate.

Per la prima volta in fiera, dal capoluogo nella sezione Critical Fashion, arriva Parpaja, realtà ideata da Elisa che, dopo diversi lavori, ha deciso di stravolgere la sua vita e seguire le sue due passioni: il cucito e la sostenibilità ambientale. Da allora si dedica al refashion, rinnova i capi abbandonati e in disuso negli armadi, e cuce una linea di abbigliamento con tessuti provenienti da fondi di magazzino, scampoli e scarti di lavorazione.

Nella sezione Street Food arriva il Consorzio Focaccia di Recco, che porterà in fiera il suo prodotto tipico, certificato IGP, considerato una delle bandiere gastronomiche della Liguria e famoso in tutto il mondo. Semplice e sano, è fatto solo con pochi ingredienti, quali farina, formaggio fresco, olio extravergine, acqua e sale e un “pizzico di segreto” dei focacciai recchesi.

Dal capoluogo ci sarà Boschi Vivi: alternativa ecologica alla tradizionale sepoltura, che permette di interrare le ceneri nel bosco, attraverso urne biodegradabili, ai piedi dell’albero scelto. Realtà unica in Italia, offre diverse possibilità di scelta e servizi rispettosi della persona e della natura. Si impegna nel coniugare la commemorazione alla cura e al mantenimento del territorio boschivo, a promuovere l’interculturalità e il dialogo tra religioni e ideologie differenti.

Da Sestri Levante nella stessa sezione torna Defeua, progetto di abbigliamento streetwear sostenibile che ha come missione diffondere consapevolezza ambientale tramite la creatività: realizzano grafiche originali su tessuti ecologici prodotti in modo etico. Utilizzano inchiostri biodegradabili, cotone biologico, viscosa di bambù, poliestere riciclato e Tencel Lyocell, una fibra ricavata dal legno di eucalipto. Tra le novità di quest’anno: una t-shirt realizzata in cotone biologico e Lenzing™ Ecovero™, viscosa sostenibile derivata dalla lavorazione di legno certificato, che in fase di produzione riduce le emissioni di CO2  nell’ambiente e il consumo di acqua di circa il 50%.

Da Avegno nella sezione Turismo Consapevole e Percorsi, ci sarà RAM Viaggi, tour operator che organizza attività in gruppo o personalizzati ed è specializzato in alcuni territori, quali Regione Indiana, sud-est asiatico, Iran, Oman, Cuba, Capo Verde e Liguria. Si occupa inoltre di editoria e formazione sul Turismo Responsabile.

Torna anche Ram Fair Trade, importatore di commercio equo e solidale, che lavora con il subcontinente indiano e il sud-est asiatico, India, Nepal, Thailandia, Cambogia, Vietnam, Indonesia. Porta avanti una decina di progetti che comportano una ricaduta di rilievo sulle comunità produttrici e negli ultimi anni ha avviato collaborazioni con realtà italiane di artigianato e di economia carceraria. Inoltre è il riferimento italiano di Smateria, azienda cambogiana specializzata nella manifattura di accessori di qualità, provenienti in massima parte da operazioni di riciclo. Garantisce i diritti alle sue lavoratrici, tra cui un centro di assistenza all’infanzia gratuito in loco, lezioni di inglese, doppio congedo per maternità e assistenza familiare, assicurazione sanitaria, conti correnti per il risparmio, formazione per lo sviluppo delle proprie abilità e carriera, ferie retribuite.

Da Genova nella sezione Mangia Come Parli, torna la Fondazione Edoardo Garrone, realtà che promuove lo sviluppo sociale, economico e culturale dei territori, con lo scopo di rendere le nuove generazioni protagoniste del cambiamento e dell’innovazione. Mette in campo risorse e competenze per realizzare percorsi formativi capaci di creare valore nel tempo, e cura direttamente l’ideazione, la realizzazione e i progressi di ogni iniziativa proposta, con il contributo scientifico di esperti. Si impegna nel sostegno all’imprenditoria delle aree montane grazie a ReStartApp® e ReStartAlp®: campus di incubazione d’impresa in cui giovani aspiranti imprenditori hanno la possibilità di trasformare il proprio progetto in una realtà aziendale concreta.

Insieme per il Madagascar mercoledì 12 a Palazzo Tursi

Insieme per il Madagascar mercoledì 12 a Palazzo Tursi

Insieme per il Madagascar. Progetto umanitario nel Nord del Madagascar.

Mercoledì 12 febbraio alle ore 16 presso la Sala di Rappresentanza di Palazzo Tursi sarà presentato alla città di Genova il Progetto Umanitario della ONG NEXT onlus in Madagascar.

Partecipano all’evento: il Presidente della ONG NEXT onlus, Dottor Luigi Bellini; il sindaco di Genova, Dottor Marco Bucci; l’Assessore alla Sanità della Regione Liguria, Dottoressa Sonia Viale; l’Arcivescovo dell’arcidiocesi di Antsirana (Madagascar), Monsignor Benjamin Ramaroson; il Vescovo ausiliare di Genova e vicario del cardinale Angelo Bagnasco, Don Nicolò Anselmi; il Direttore Generale dell’Istituto Pediatrico Giannina Gaslini, Dottor Paolo Petralia: il Direttore Generale del Policlinico Ospedale San Martino, Prof. Giovanni Ucci; il Delegato alla cooperazione internazionale e allo sviluppo UNIGE, Prof. Riccardo Spinelli.

Sarà presente anche il Professor Umberto Valente, Professore Onorario dell’Università di Genova che da alcuni anni presta, come volontario della ONG NEXT onlus, la sua opera di chirurgo formatore presso l’ospedale Le Polyclinique NEXT e docente presso l’Università di Diego Suarez, Madagascar.

È proprio grazie al Professor Umberto Valente che è andata formandosi una rete tra le Istituzioni liguri e genovesi intorno al Progetto Umanitario “Insieme x il Madagascar” della ONG NEXT onlus, che da più di 20 anni opera nel campo sanitario a favore dei poveri del Madagascar.

In pochi mesi sono stati stilati e firmati: il Protocollo di Intesa per la formazione e la ricerca e la cooperazione internazionale in ambito sanitario tra la Regione Liguria e la Regione Dianà (Madagascar); l’Accordo di cooperazione Accademica tra l’Università di Genova e l’Università di Antsiranana (Diego Suarez – Madagascar): l’Accordo di collaborazione nell’ambito dell’assistenza e della formazione pediatrica tra l’Istituto pediatrico Giannina Gaslini di Genova  e l’ospedale Le Polyclinique NEXT.

Inoltre, grazie ad un incontro privato tra il Cardinale Sua Eminenza Monsignor Angelo Bagnasco e l’Arcivescovo di Diego Suarez, Monsignor Benjamin

Ramaroson, che avverrà in concomitanza dell’evento del 12 febbraio, si prevede una stretta collaborazione tra le due Diocesi.

Sulla base degli Accordi sopracitati si è già cominciato a lavorare concretamente per dare all’Ospedale Le Polyclinique NEXT il supporto medico-clinico che ancora necessita mediante l’invio di medici specialisti genovesi e liguri; nel settore della formazione si sta approntando un sistema di didattica a distanza grazie all’impegno di docenti della Facoltà di Medicina, del Servizio e-learning, nonché del SimAv, Centro di simulazione, entrambi facenti capo all’Università di Genova.

Il Progetto sta ricevendo il supporto anche imprenditori genovesi, tra i quali la EMAC di Mario Camia e di alcuni gruppi e Associazioni, primi fra tutti i Rotary Club genovesi.

La popolazione è invitata tutta.

Per approfondimenti:

Insieme x il Madagscar

APPROFONDIMENTO

La ONG NEXT onlus nasce nel 1998 per volontà di un ricercatore scientifico, l’italiano Luigi Bellini il quale, a seguito di un viaggio in Madagascar, profondamente toccato dalle terribili condizioni di vita della stragrande maggioranza (80%) della popolazione, decise di impegnarsi concretamente in un’azione umanitaria dedicandovi ogni sua energia e risorsa.

Dopo anni di militanza in loco, a Nosy Be e quindi ad Antsiranana (Diego Suarez), Regione Dianà nell’estremo nord del Madagascar, dedicandosi ai bambini abbandonati, alla ristrutturazione di scuole e ad aiutare giovani nello studio, la ONG NEXT onlus trova la sua massima espressione di aiuto a queste popolazioni nel dare vita, nel 2002, al Centro Diagnostico Le Samaritain e successivamente, nel 2010, all’ospedale Le Polyclinique NEXT dove trova sede la neonata e co fondata Facoltà di Medicina dell’Università di Diego Suarez, inaugurato nel 2014.

Le tre realtà, Le Samaritain, Le Polyclinique NEXT e la Facoltà di medicina, rappresentano il Polo Sanitario e formativo NEXT.

La mission della ONG NEXT onlus prende quindi una direzione chiara e univoca, concentrando quindi tutte le sue risorse umane ed economiche nell’ assistenza e nella formazione in ambito sanitario.

Oggi, gli ambiti di intervento nella mission della ONG NEXT onlus sono:

–       diagnosi laboratoristica e strumentale;

–       assistenza e cura dei malati con particolare riferimento alle persone indigenti; formazione permanente del personale infermieristico, tecnico e medico;

–       attività formativa per gli studenti della Facoltà di Medicina e per i medici in formazione specialistica.

La storia del Madagascar (come gran parte dei Paesi africani) ci consegna ancora, ai giorni nostri, una situazione sanitaria che necessita di due forme di intervento.

Se da una parte infatti lo Stato Malgascio non è ancora in grado di sostenere economicamente il diritto alla salute di tutti i cittadini e quindi la popolazione ha ancora “bisogno” dell’aiuto di strutture e ONG private occidentali per le cure e assistenze medico/ospedaliere; dall’altra le stesse organizzazioni umanitarie sentono la necessità di formare in loco personale malgascio per rendere la popolazione in grado di gestire la sua sanità in autonomia.

Oggi a Le Polyclinique NEXT lavorano circa 80 persone tutte malgasce: dal direttore sanitario, al tecnico ingegnere, al personale medico, infermieristico e di servizio.

Tuttavia, va sottolineato che i medici e gli infermieri malgasci hanno un titolo di studio non comparabile con gli standard europei.

Per questo Le Polyclinique NEXT ha ancora bisogno di personale medico e infermieristico expat; per questo l’Università di Diego Suarez si avvale della presenza di medici e chirurghi formatori expat.

Infatti, in diversi periodi dell’anno, ciclicamente, sono presenti equipe mediche internazionali (oculisti, dermatologi, ortopedici, chirurghi plastici, ecc. …) provenienti, oltre che dall’Italia, dalla Germania, dalla Francia, e dagli Stati Uniti d’America.

La costruzione del Centro Diagnostico Le Samaritain e dell’ospedale Le Polyclinique NEXT sono state realizzate con il sostegno economico della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) che ha creduto fin da subito al Progetto della NEXT da realizzarsi a Diego Suarez, città situata in una delle Regioni più popolose e bisognose del Madagascar.

Nel 2011, tutte le strutture sono state donate dalla ONG NEXT onlus alla Chiesa Cattolica del Madagascar.

Dall’Università di Genova nuove terapie per l’emicrania

Dall'Università di Genova nuove terapie per l'emicrania

Novità: terapie chirurgiche non invasive per la cura dell’emicrania e della cervicale

Dall’Università di Genova nuove terapie chirurgiche mini-invasive dell’emicrania e delle cefalee muscolo-tensive (cervicale).
Emicrania e cefalea: due problemi comuni
L’emicrania e le cefalee muscolo-tensive sono due patologie estremamente comuni e altamente invalidanti, la cui presenza influisce molto negativamente sulla qualità di vita dei Pazienti affetti.

Il dolore può essere continuo o pulsante, localizzato o generalizzato a tutta la testa, con eventuali irradiazioni al collo, alle spalle e (raramente) alle braccia, con presenza di nausea o vomito, fastidio alla luce, suoni, odori e al movimento. I Pazienti colpiti sono costretti ad assumere notevoli quantità di medicinali con, spesso, fenomeni di sovraccumulo ed effetti collaterali sgradevoli.

Una soluzione chirurgica poco invasiva: il metodo del prof. Edoardo Raposio
Recenti teorie relative all’insorgenza dell’emicrania e delle cefalee muscolo-tensive hanno confermato come queste, in molti casi, siano strettamente correlate all’irritazione di alcuni nervi superficiali, localizzati a livello della fronte o dello scalpo, compressi da piccoli vasi o muscoli circostanti, e che questi “punti scatenanti” (trigger points) possano essere eliminati mediante un intervento chirurgico mini-invasivo.

Il Prof. Edoardo Raposio, ha creato e coordinato un gruppo di lavoro dedicato a tali metodi, attualmente attivo presso la Clinica di Chirurgia Plastica e Ricostruttiva dell’Ospedale San Martino di Genova; primo Centro del Sistema Sanitario Nazionale in Italia ad effettuare, con un elevato grado di successo, tali terapie, fra i primi in Europa per casistica e produttività scientifica.

La tecnica
Tali tecniche, effettuate in anestesia locale con sedazione, indolori, consistono nella liberazione mini-invasiva di alcuni nervi, l’irritazione dei quali causa l’insorgenza degli attacchi. Le principali terminazioni nervose interessate (indicate nella Fig.3) possono essere localizzate, a seconda dei casi ed in ordine di frequenza, nella zona occipitale od alla base del collo (a scatenare la cosiddetta “cervicale”) (Fig.4), nelle regioni temporali (in corrispondenza delle tempie) (Fig.5), e/o nella regione frontale (di solito in prossimità delle sopracciglia) (Fig.6).

È stato ampiamente dimostrato come, in oltre l’80% dei Pazienti affetti da cefalea muscolo-tensiva o emicrania, la liberazione mini-invasiva di questi nervi determini la completa remissione dei sintomi o una diminuzione significativa del numero, della durata e dell’intensità degli attacchi. La decompressione chirurgica di questi nervi è effettuata mediante nuove tecniche minimamente invasive, utilizzando un’unica piccola incisione cutanea per l’accesso chirurgico, al fine di ridurre l’invasività dei metodi fino a oggi utilizzati, e limitando la piccola cicatrice derivante dall’intervento in zone nascoste dai capelli.

Per chi è consigliato?
L’approccio chirurgico è indicato quando l’emicrania o la cefalea sono farmaco-resistenti, oppure quando la terapia farmacologica causa effetti collaterali così importanti da renderla poco sopportabile ai Pazienti trattati; non sono invece risolvibili tramite questa metodica le cefalee a grappolo o le cefalee secondarie ad altre patologie.

Gli interventi sono effettuati come Sistema Sanitario Nazionale, in regime di “one day surgery” (una notte di degenza), e hanno la durata di circa un’ora.

“Atlas of Surgical Therapy for Migraine and Tension-Type Headache”
Il Prof. Raposio ha appena pubblicato un libro con la Casa Editrice mondiale di riferimento nel campo, la Springer di New York, “Atlas of Surgical Therapy for Migraine and Tension-Type Headache”: esso raccoglie, oltre alla sua esperienza in oggetto, le nuove tecniche dei maggiori esperti internazionali nella terapia chirurgica mini-invasiva delle cefalee ed emicrania.

L’esperienza del Team è stata oggetto, negli anni, di numerosi articoli scientifici internazionali, capitoli di libri e presentazioni congressuali, a testimonianza della scientificità dell’approccio e della validità dei risultati ottenuti.

Il barbiere di Siviglia al Teatro Sociale di Camogli

Il barbiere di Siviglia al Teatro Sociale di Camogli

Fantasia in Re presenta “Il barbiere di Siviglia”. Libretto di Cesare Sterbini. Musica di Gioacchino Rossini.

Domenica 16 febbraio ore 17 al Teatro Sociale di Camogli.

In collaborazione con Gruppo di Promozione Musicale Golfo Paradiso. Maestro Concertatore e Direttore Stefano Giaroli. Regia Pierluigi Cassano.

Con Maurizio Leoni, Paola Cigna, Alejandro Escobar, Giacomo Almagià, Massimiliano Catellani, Lucas Moreira Cardoso, Silvia Fontanili. Coro dell’Opera di Parma. Orchestra sinfonica delle Terre Verdiane.

Scenografie Carlo Guidetti. Costumi Artemio Cabassi. Produzione Carlo Guidetti.

Un grande ritorno dell’opera al Teatro Sociale di Camogli, con il titolo più popolare di Rossini: Il Barbiere di Siviglia, capolavoro assoluto del musicista, simbolo stesso dell’opera buffa italiana e dello stile rossiniano. Il soggetto si ispira alla famosa commedia di Beaumarchais. Al centro del melodramma, le comiche trovate di Figaro per consentire a Rosina di sposare il Conte d’Almaviva a dispetto del suo tutore.

La prima dell’opera andò in scena il 20 febbraio, nel carnevale dell’anno 1816 al Teatro di Torre Argentina di Roma, con il titolo Almaviva, o sia L’inutile precauzione, in deferenza al Barbiere di Siviglia di Giovanni Paisiello del 1782. Ma la fama dell’opera di Rossini (allora ventitreenne) oscurò ben presto il predecessore, diventando non solo la più famosa del compositore pesarese, ma anche una delle opere ancora oggi più rappresentate nei teatri di tutto il mondo.

La Trama

Atto I – Il Conte d’Almaviva è innamorato della bellissima Rosina, che abita nella casa del suo anziano tutore Don Bartolo, a sua volta segretamente intenzionato a sposarla. Il conte chiede a Figaro, barbiere nonché factotum (tuttofare) della città, di aiutarlo a conquistare il cuore della ragazza, alla quale ha ha fatto intendere d’essere il servo Lindoro. Figaro consiglia al conte (All’idea di quel metallo…) di fingersi un giovane ufficiale ubriaco e di presentarsi in casa di Don Bartolo con il foglio che ne attesta il temporaneo diritto di residenza nella dimora, così da poter parlare con Rosina. Don Basilio, il maestro di musica della ragazza, sa della presenza del Conte di Almaviva a Siviglia e suggerisce a Don Bartolo di calunniarlo per sminuirne la figura, ma Don Bartolo vuole accelerare i tempi e, insieme a Don Basilio, si prepara a scrivere l’atto di nozze tra lui e Rosina. Figaro, che ha inteso tutto, lo comunica alla ragazza e la esorta a scrivere un biglietto a Lindoro (Un biglietto? …. Eccolo qua). Il Conte d’Almaviva irrompe nella casa di Don Bartolo travestito, ma crea una tale confusione da provocare l’intervento dei gendarmi; quando però si fa riconoscere di nascosto dall’ufficiale, i soldati si mettono sull’attenti, lasciando Don Bartolo esterrefatto (Guarda Don Bartolo sembra una statua…).

Atto II – Un seducente maestro di musica (Don Alonso, in realtà sempre il conte in un altro travestimento), si presenta a casa di Don Bartolo come sostituto di Don Basilio nella lezione di canto a Rosina. Nel frattempo giunge Figaro con il compito di fare la barba al padrone di casa. Arriva anche Don Basilio, generando la confusione più totale, che si conclude con la cacciata di Figaro e del conte. Don Bartolo fa credere a Rosina che Lindoro non sia altro che un emissario del conte che vuole prendersi gioco di lei; la fanciulla, amareggiata, acconsente alle nozze con il suo tutore, che prontamente fa chiamare il notaio. In quel momento arriva anche Don Basilio, mentre con una scala Figaro e il conte entrano in casa dalla finestra e raggiungono Rosina. Finalmente il conte rivela la propria identità, per chiarire la situazione e convincere la fanciulla della sincerità del suo amore. Don Bartolo ha però fatto rimuovere la scala e i tre complici si trovano senza via di fuga. In quel momento sopraggiunge il notaio e, approfittando dell’assenza temporanea del tutore, il conte chiede a Figaro e a Don Basilio (previa congrua ricompensa) di fare da testimoni e inserire nel contratto il nome suo al posto di quello di Don Bartolo. Giunto troppo tardi, a quest’ultimo resta la magra consolazione di aver risparmiato la dote per Rosina, che il Conte d’Almaviva rifiuta. E gli amanti coronano il loro sogno.

Inaugurazione Centro di Chirurgia Robotica Pediatrica

gaslini
Ospedale pediatrico Gaslini di Genova Quarto

Cerimonia di inaugurazione “Centro di Chirurgia Robotica Pediatrica”

Oggi, martedì 11 febbraio 2020 alle ore 15.15 sarà inaugurato il Centro di Chirurgia Robotica pediatrica dell’IRCCS Giannina Gaslini.

Appuntamento alle ore 15.15 davanti all’ingresso del pad. 16, la cerimonia avrà luogo alle ore 15.30 presso l’ingresso del blocco operatorio sito al  2° piano del pad. 17 e terminerà alle ore 16.00.

Parteciperanno all’inaugurazione: Giovanni Toti Presidente Regione Liguria, Sonia Viale Vice Presidente e Assessore Salute Regione Liguria, alla presenza di S.E. Cardinale Angelo Bagnasco Arcivescovo di Genova, insieme ad Amedeo Amato Vice Presidente Fondazione Gerolamo Gaslini, Francesco Illuzzi Vicepresidente Fondazione Querci, accolti dal Presidente dell’Istituto G. Gaslini Pietro Pongiglione e dal Direttore Generale Paolo Petralia.

Al termine, seguirà la S. Messa in occasione della Giornata Mondiale del Malato celebrata da S.E. Cardinale Angelo Bagnasco – Arcivescovo di Genova.

Ad Alassio da giovedì il Campionato Italiano della classe Dragoni

Un momento della scorsa edizione

SAVONA. 11 FEBBR. Sarà il Campionato italiano della classe Dragoni ad aprire la stagione agonistica della vela alassina. Da giovedì, fino a domenica, al largo della Città del Muretto, si svolgeranno le regate valide per l’assegnazione del titolo nazionale della storica classe velica. La Baia del Sole ospiterà l’Alassio Dragon Trophy, regata internazionale di Secondo Grado World Sailing, organizzata dal Circolo Nautico al Mare di Alassio.

Le iscrizioni, che per ora sono solo una ventina, con barche provenienti non solo da tutta Italia, ma anche dall’estero, resteranno aperte fino al tardo pomeriggio di giovedì.
Per il Cnam Alassio si tratta dell’ennesimo appuntamento internazionale della sua lunga storia, organizzato con la collaborazione della Marina di Alassio e del Comune di Alassio.

“Il Campionato Dragoni- spiega il presidente del Cnam Carlo Canepa- è un evento di livello internazionale, frutto del grande lavoro svolto negli scorsi anni. Un appuntamento a cui il Circolo è molto legato. I Dragoni sono una classe storica, di eleganza rara. E’ una imbarcazione che, nonostante le dimensioni ridotte, è impegnativa sia nella conduzione, sia nella messa a punto. Gli armatori sono veri amanti del mare e della vela”.

Il via alle prime prove è previsto per venerdì mattina, condizioni meteo marine permettendo, subito dopo lo skipper meeting che si terrà presso la sede del Cnam.
Altre prove sono previste per la mattinata ed il pomeriggio di sabato, mentre i partecipanti saranno ospitati al Sandon’s Yachting Club per una apericena. Si tornerà in acqua domenica mattina per le ultime prove.

“C’è sempre una grande emozione, ogni volta che prende il via la stagione della vela di Alassio – ci ha confessato Roberta Zucchinetti, ex campionessa della vela ed oggi consigliera incaricata allo Sport del Comune di Alassio – in quanto la storia della nostra città è profondamente legata a questo sport. Quest’ anno tengo particolarmente a ringraziare il nuovo direttivo del Cnam e della Marina di Alassio augurando loro il successo che meritano per aver saputo trovare forza e determinazione e per essere riusciti a predisporre un valido calendario, degno della storia del circolo velico alassino”.
CLAUDIO ALMANZI

Forti raffiche di vento nell’imperiese, Aurelia chiusa

Taglio di un albero ad opera dei vigili del fuoco (foto di repertorio)

Diversi interventi dei VVF per alberi abbattuti, sull’Aurelia pensilina del bus abbattuta

Sul ponente ligure si è abbattuto un forte vento rafficato che ha provocato danni in provincia di Imperia.

Diversi gli interventi nella notte, soprattutto sulla zona di Sanremo, dove è stata anche chiusa l’Aurelia per il crollo di alcuni alberi.

Una pianta, caduta nei pressi dell’hotel Montecarlo, ha anche urtato i cavi della linea filotramviaria.

In Valle Armea, nei pressi di un centro commerciale è caduta una balaustra e sull’Aurelia, una raffica di vento ha abbattuto la pensilina dell’autobus.

Un altro albero è crollato sull’Aurelia all’altezza di via Duca d’Aosta e nella stessa zona è crollato anche un palo della linea telefonica.

ArteGenova 2020 | Erika Marchi presente con Artketype Associazione Artisti di Milano

Erika Marchi con una sua opera

Le opere dell’artista Erika Marchi ad ArteGenova 2020 con Artketype Associazione Artisti di Milano.

ArteGenova 2020, giunta alla sua sedicesima edizione, sarà come di consueto una kermesse in quattro giornate all’insegna della cultura e dell’investimento nell’arte che vedrà confluire nel capoluogo ligure (dal 14 al 17 febbraio) un numero considerevole di operatori, visitatori, investitori e collezionisti provenienti da tutta Italia ma anche dall’estero.

Più di 150 gallerie offriranno a tutti gli appassionati un’antologia di opere come sempre di altissimo livello tra cui ci preme sottolineare anche la presenza dell’artista Erika Marchi, originaria di Carpi che esporrà le proprie opere realizzate seguendo l’eleganza dei maestri della moda Dolce e Gabbana sapientemente miscelata dall’attività artistica sviluppata a fianco dei pittori Franz Kline, Gottiebl e Vedova.

Un’opera di Erika Marchi

La sua pittura ha sempre raccontato se stessa ed il suo vissuto concentrando le proprie attenzioni sui temi della famiglia, all’amore, della musica, dell’amore  ed anche della guerra che rappresenta oggetto di paura inconscia; Erika Marchi consacra la propria fama all’Expo di Milano nel 2015 ma anche alla biennale di Firenze oltre che alle mostre internazionali di Londra e Dubrovnik regalandoci oggi questa grande opportunità di averla a Genova.

“Dipingere è impegnativo anche se oggi svolgo prevalentemente di giorno questa attività ma la gioia del risultato annulla qualsiasi fatica” è quanto ci conferma l’artista in merito.

“Guardo con amore Fontana e Burri che adoro per la grande innovazione che hanno portato nella mia arte che riguarda principalmente le tecniche dei pittori di Action Painting”

“Credo nell’arte perché rappresenta un’ispirazione sincera ed interiore che non cambierei per nulla al mondo” ci confida l’artista interrogata in merito alle proprie scelte di vita.

Il Carnevale a Varazze dal 20 al 23 febbraio

Il Carnevale a Varazze dal 20 al 23 febbraio

Varazze svela il programma del Carnevale: 4 giorni dal 20 al 23 Febbraio

Il Carnevale di Varazze durerà ben 4 giorni con giochi, parate, spettacoli, trampolieri, maschere e con i nostri supereroi in corsia!

Il programma

20 Febbraio
Tutti al Parco”
Parco del Boschetto dalle 15/18
Baby Dance in Maschera, giochi e balli di gruppo con Fortunello e Marbella. Face Painting, fantastici trucchi presentati dalla truccabimbi Ops! Teatro.
In punta di trampoli, la trampoliera accoglierà il pubblico ad ingresso parco. Show di giocoleria con Geo il Giocoliere.
21 Febbraio 
“Parata in Rosso”
nel centro di Varazze dalle 15/18
Una parata con clown, giocolieri e un trampoliere, capitanata da Fortunello e Marbella.
A bordo della loro Corvette Rossa, gli artisti si fermeranno in ogni piazza
22 Febbraio
“Artisti di Strada”
22 febbraio 2020 nelle piazze 15/18
4 spettacoli per 4 piazze
Circus Show
Fluffy Puppets Show
Gli Equilibri di Amaranta
Pedro il Trampoliere Itinerante
23 febbraio                                                                                                                                                                                      Alla Polisportiva  San Nazario show all’arrivo della Parata dei Supereroi con i Supereroi in corsia
Spettacolo a tema circense
Bambini non dimenticate un giochino. Lo regaleremo ai supereroi in corsia da portare ai bimbi meno fortunati!

Turismo in Liguria in crescita secondo Coldirettti

Turismo in Liguria in crescita secondo Coldirettti

Turismo: con +1,5% la Liguria in controtendenza rispetto all’Italia

La vacanza ligure gareggia con la scelta turistica oltre confini che fa segnare alla meta “mondo” +4%

Sono sempre di più i turisti, italiani e stranieri, che, ogni anno, scelgono la Liguria come meta della propria vacanza, con gli arrivi che hanno superato i 4 milioni e mezzo da gennaio a novembre facendo segnare una crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, crescita che piazza la regione in controtendenza rispetto al calo del turismo domestico in Italia, e l’affianca all’andamento mondiale che fa registrare un +4% degli arrivi nel 2019.

È quanto commenta Coldiretti Liguria, su base dati Osservatorio Turistico Regionale, l’analisi della Coldiretti (dati UNWTO) dalla quale emerge che il numero di turisti, a livello globale, ha toccato 1,5 miliardi nel 2019 e che, in Europa, la crescita rispetto al 2018 è stata del 4% con Francia e Spagna che sono stati i Paesi europei più visitati al mondo. In Liguria il turismo rappresenta una voce fondamentale dell’economia territoriale e un settore che sta andando incontro ad una sempre più marcata destagionalizzazione: infatti con un +4% tra febbraio/marzo e +20% registrato tra ottobre e novembre la nostra regione, uscendo dai margini della stagione balneare, viene ormai scelta tutto l’anno grazie alla presenza di  piccoli borghi e offerte turistiche differenti che soddisfano tutti i gusti.

“Nonostante la stagione balneare rimanga il periodo con la maggior affluenza turistica – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – a prendere sempre più campo, nella nostra regione, è un tipo di vacanza differente, alla scoperta del nostro entroterra e della sua tradizione contadina, oltreché del patrimonio enogastronomico che offre. E per scoprire realmente il territorio, sempre di più sono i viaggiatori che scelgono le strutture agrituristiche grazie alla capacità che hanno di mantenere inalterate le tradizioni alimentari nel tempo con menù locali a base prodotti di stagione a chilometri zero ma anche per l’offerta di programmi ricreativi come l’equitazione, il trekking e attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici oltre a visite in azienda, corsi di cucina o di orticoltura. Ma per tenere il passo e invogliare i turisti a continuare a scegliere la nostra regione è indispensabile sfruttare appieno il nostro potenziale turistico, migliorando gli spostamenti e ridurre l’isolamento di alcune aree oltre ad offrire sempre servizi volti alla reale scoperta del nostro territorio in un’ottica di  turismo sostenibile che crei lavoro e promuova la cultura e le eccellenze locali”