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Domenica arriva Kids Club al cinema della Fiumara

Domenica arriva Kids Club al cinema della Fiumara

Ogni domenica è prevista nell’ambito della rassegna Kids Club la proiezione speciale dei film più amati dai più piccoli in versione Autism Friendly Screening

Il Autism Friendly Screening è un particolare adattamento di ambiente che aiuta la visione dei film anche a persone nello spettro dell’autismo

L’appuntamento in programma il 19 gennaio è con Ploi, il film di animazione diretto da Árni Ásgeirsson e distribuito da Minerva Pictures che racconta la storia di un pulcino di piviere che, per paura di volare, non riesce a migrare insieme al resto della sua famiglia. Inizia così il suo viaggio avventuroso, che gli darà la possibilità di diventare grande e di sconfiggere le sue paure. Rimasto solo infatti, con l’aiuto dei suoi nuovi amici, il piccolo affronterà numerosi pericoli e troverà il coraggio per tornare a volare e diventare un piccolo e grande eroe.

L’appuntamento successivo sarà il 26 gennaio con FROZEN II – Autism Friendly Screening.

Cos’è l’Autism Friendly Screening?

È un sistema adottato già da anni in tutti i principali circuiti cinematografici inglesi. Si tratta di uno specifico procedimento di ambiente che consente a chi presenta disturbi sensoriali di vivere senza problemi l’esperienza cinematografica in sala. I pochi accorgimenti che vengono seguiti sono:

• Le luci in sala non vengono del tutto spente;

• I suoni leggermente più bassi;

• Libertà di movimento in sala durante la proiezione;

• Possibilità di portare cibo specifico da casa.

Criteri ideali per tutti i bambini!

TRAMA – PLOI

Ploi è un piccolo e vivace pulcino di piviere che desidera essere il nuovo capo dello stormo e il piviere più veloce di tutti. Grazie all’aiuto del Papà, il piccolo scopre presto come procurarsi da mangiare, e per imparare a volare frequenta ogni giorno la scuola. Un giorno il pulcino spicca il volo ma Shadow, il malvagio falco che da anni spaventa ed attacca i pulcini inesperti, lo cattura. Fortunatamente interviene subito il Papà, che mette in salvo il suo piccolo. Ploi, dopo l’accaduto è molto spaventato, non ha più stima in sé stesso, non crede più nelle sue capacità e ha paura di volare, decide così di non allontanarsi più dal nido per tutta l’estate. Ma ogni anno, durante l’inverno, gli uccelli migratori devono partire verso i paesi caldi, viaggiando per moltissimi chilometri.

 

Nuovi avvelenamenti di gatti a Pietra Ligure

Muore 90enne di Ceriale, Enpa: colonia felina necessita sterilizzazione

Da qualche tempo spariscono i gatti in zona Trabocchetto a Pietra Ligure; nei giorni scorsi una gatta di proprietà è tornata a casa sofferente e, portata dal veterinario, è morta poco dopo con diagnosi di avvelenamento.

A renderlo noto la Protezione Animali, le cui guardie zoofile volontarie stanno effettuando controlli e pattugliamenti in zona, sia per eliminare eventuali bocconi che per tentare di individuare e denunciare i responsabili; in casi di comprovato avvelenamento Enpa chiede ai proprietari di animali colpiti di inviare una segnalazione al comune competente che, assieme ai propri vigili urbani, ha il compito di bonificare l’area e svolgere l’inchiesta penale.

Nuovi avvelenamenti di gatti a Pietra Ligure

Enpa ricorda che sono giunte segnalazioni di avvelenamenti di animali anche nei comuni di Borghetto Santo Spirito ed Albenga ed invita alla massima attenzione i proprietari di cani durante la passeggiate giornaliere; più difficile evitare gli effetti del veleno per i gatti di proprietà che usufruiscono dell’ora di libertà e, soprattutto, per la fauna selvatica che frequenta i luoghi abitati.

Un Barbiere d’annata rivive al Carlo Felice

Un Barbiere d'annata rivive al Carlo Felice: Don Bartolo e Rosina

Applausi entusiasti alla prima de “Il Barbiere di Siviglia” del 15 gennaio al Carlo Felice: l’attesa e l’eccitazione del pubblico per questo spettacolo storico all’italiana, allestito nel 1998 per il San Carlo di Napoli e riproposto in questi giorni a Genova, era palpabile fin dall’ingresso.

Il sagace osservatore d’arte teatrale Silvio d’Amico sostiene che quest’opera condivide con la musica l’intrigo, l’ironia, la psicologia, la tenerezza, la beffa, l’amore, la nostalgia: è la commedia simbolo del fiume di gioia con il quale Rossini, mentre si apriva l’Ottocento, aveva inondato Italia  ed Europa  con l’incanto e la malleabilità delle note, con le quali avrebbe potuto, come dichiarava, musicare anche la lista del bucato.

Un Barbiere d’annata rivive al Carlo Felice: Rosina

Lo stesso maestro Alvise Casellati, che ha magistralmente diretto l’orchestra, affascinando fin dall’inizio con il lungo  preludio, ammette la sua predilezione per quest’opera definendola fondamentale, una Bibbia dell’opera buffa ma anche dell’opera tout court.

Si coglie in Rossini una rara e geniale astuzia musicale di coordinamento tra parole e musica (ogni nota corrisponde ad una sillaba), il canto è inframmezzato dal parlato, il libretto frizzante e comprensibile: quest’opera appaga qualunque tipo di ascoltatore, dall’intellettuale conoscitore all’inesperto di musica, dal giovane al meno giovane.

Un genio che è riuscito a farsi amare anche da cultori e compositori di altri generi.

Un Barbiere d’annata rivive al Carlo Felice

Quasi impossibile non tornare con la memoria al Barbiere arguto e disincantato della scoppiettante edizione estiva all’Arena del mare del luglio 2018, resa indimenticabile, tra l’altro, dall’eclissi di luna.

La versione oggi proposta, sempre centrata sui temperamenti degli interpreti, è resa più spettacolare e al tempo stesso  di tono mantecato, direi vagamente onirico, dalla scenografia “disegnata” di Lele Luzzati e dai costumi di Santuzza Calì.

Se c’è al mondo un soggetto conosciuto questo è, a colpo sicuro, il Barbiere: Figaro, Bartolo, Rosina, Almaviva, Basilio, sono archetipi così noti, così umani, così eterni da eguagliare  le maschere della commedia antica.

L’opera non appare moderna, visto che sono presenti tutti gli elementi chiave  dell’opera buffa settecentesca, equivoci, inganni, falsi messaggi: è l’utilizzazione ironica degli stessi che la rende godibile e del tutto attuale poiché il dramma, se c’è, resta in superficie ed è  un pretesto per arrivare al felice finale da subito intuito dal pubblico.

Figaro, con il suo spirito frizzante e cangiante come il vestito di panno andaluso riassume in maniera totale le caratteristiche dei domestici astuti e di tutta quella razza di valletti bricconi che mettono la loro astuzia al servizio dei loro padroni, nonché della propria… tasca.

Se Figaro conduce, una Rosina, stavolta proposta con un temperamento più romantico e sognatore, un bocciolo dalle mille sfumature, non è di certo meno incisiva: la fanciulla  si definisce e si presenta docile, adorabile e rispettosa, ma realista, poco suggestionabile e ben decisa a realizzare i propri sogni combattendo con l’astuzia  e cento trappole coloro che li contrastano.

La giocosità e l’andamento frizzante dell’opera può far sottovalutare, ed è un peccato, la bella storia d’amore, resa in maniera pudica e delicata, tra giovani tosti nell’inseguire i propri ideali, specie nel momento tenerissimo in cui il creduto Lindoro rivela a Rosina di essere Almaviva, provocando l’ emozionato stupore di lei, sottolineato dalla lievità dei violini primi.

Denaro e calunnia, due temi attuali: Don Bartolo rappresenta la nota figura di anziano avido di giovinezza e di dote, mentre don Basilio, religioso ipocrita e voltagabbana, che ci offre un memorabile “trattatello” sulla calunnia e i suoi effetti lenti e sicuri, sembra rappresentare il bersaglio del credo anticlericale di Rossini.

Gioca favorevolmente l’immedesimazione degli artisti, scafati interpreti rossiniani e solisti di alto livello, nei personaggi, che ognuno ha costruito mediante una propria sintonia con il regista e con il direttore dell’orchestra: artisti tanto più validi in quanto la velocità della musica  ed i crescendi rossiniani, molto impegnativi dal punto di vista vocale, non aiutano certo gli interpreti.

Ma l’impressione  è che si divertano anche loro: ciò aggiunge una nota in più  di calore e complicità con il pubblico.

Il Barbiere di Siviglia resta al Carlo Felice fino al 21 gennaio.

Elisa Prato

Genoa, fine della pace: torna la contestazione a Preziosi

Non si placano gli animi in casa Genoa dove i tifosi hanno messo fine all’armistizio nei confronti del Presidente Preziosi.e torneranno a contestare il vertice rossoblù

La Tifoseria Organizzata del Genoa ha emesso in giornata un duro comunicato contro la dirigenza rossoblù, annunciando che d’ora in avanti partirà una dura contestazione contro il presidente Preziosi.

 

Lo scorso maggio, a conclusione di una stagione oscena e dopo una salvezza presa per i capelli, l’azionista di maggioranza del Genoa CFC tuonava: “Mai più un anno così”. Basterebbe solo questo, senza andare a scomodare le centinaia di nefandezze perpetrate “pro domo sua” sulla pelle dei nostri colori, per catalogare il signor Preziosi.

Sfrontato, menzognero ma soprattutto poco uomo. Gli uomini si assumono le responsabilità, ci mettono la faccia, non si nascondono. Quello lo fanno i conigli, i vigliacchi.

Perché non ci mette la faccia, signor Preziosi? Perché non occupa la domenica il posto che le compete? Perché non ammira dal vivo il suo “capolavoro”?

Noi non facciamo come lei, noi siamo sempre al nostro posto, vittime innocenti, come tutti i genoani, dei suoi loschi malaffari. Ma non siamo e non saremo spettatori inermi. E con l’orgoglio di un popolo fiero come sempre è stato quello rossoblù, la combatteremo, fino al minuto dopo in cui ci avrà liberato di lei. “Ci avete rotto il c…” (cantavamo) e glielo ripetiamo, lei e i suoi compari, “ci avete rotto il c…”, lo lasceremo scritto dove è nata la prima e più gloriosa Società d’Italia, il Genoa CFC. Forse in questi anni siamo stati troppo teneri con lei, adesso “inizia” la vera contestazione.

Sabato 18 gennaio alle ore 17, davanti alla Nord, tutti uniti con i colori, in auto o moto!!!!

Sempre con il Genoa, mai con Preziosi.

Gradinata Nord

Arbitri B: Marinelli per lo Spezia, Rapuano per l’Entella

Calcio: che Ceparana a Sestri

L’AIA ha reso noti i nomi dei direttori di gara per Entella e Spezia del prossimo turno cadetto.

Sarà Livio Marinelli della sezione di Tivoli a dirigere la sfida del “Picco” tra le Aquile di Vincenzo Italiano e il Cittadella di mister Venturato.

L’incontro, in programma domenica 19 gennaio alle ore 15:00, e valido per il 20° turno del campionato di Serie BKT ’19/’20, vedrà come assistenti Niccolò Pagliardini della sezione di Arezzo e Giuseppe Perrotti della sezione di Campobasso; quarto ufficiale sarà Simone Sozza della sezione di Seregno.

Sosta finita, si torna in campo. L’Entella, dopo aver chiuso il girone d’andata al quarto posto in classifica, riprenderà la sua corsa dallo stadio Picchi di Livorno. La partita si giocherà sabato alle ore 15.00 e sarà diretta dal signor Rapuano della sezione di Rimini.

Il primo motoraduno invernale in Liguria: Montebruno il Belinentreffen

Una gita fuori porta di motociclisti

E’ diventato un appuntamento fisso per gli appassionati delle due ruote che, malgrado l’inverno amano salire in sella ed incontrarsi.

Quinta edizione targata 2020 per il Belinentreffen, motoraduno benefico che quest’anno ha fatto segnare alcuni importanti record.

Il primo motoraduno invernale in Liguria: Montebruno il Belinentreffen

Nato dall’idea di Fabrizio Scopesi, appassionato motociclista di Chiavari che, quasi per scherzo ha ideato un raduno invernale nella sua terra, con un importante intento: fare vera beneficienza. Da questo primo concetto è riuscito, da un lato a coinvolgere operatori economici locali e del settore motociclistico che hanno contribuito a vario titolo, dall’altro gli appassionati delle due ruote a motore che hanno risposto con interesse alla chiamata del raduno.

Il primo motoraduno invernale in Liguria: Montebruno il Belinentreffen

Dopo la storica location di Barbagelata, per l’edizione numero cinque, l’evento si è spostato a Montebruno, dove il comune del paese ligure ha risposto con grande entusiasmo alla proposta dell’organizzatore.

“Non credevo in un successo così grande – spiega Scopesi – quest’anno abbiamo accolto oltre millecinquecento motociclisti per un ricavo di quasi quindicimila euro, un risultato davvero notevole”.

Il primo motoraduno invernale in Liguria: Montebruno il Belinentreffen

Complice il tempo bello (anche se freddino…) in moltissimi sono arrivati a Montebruno sconvolgendo per un giorno la calma invernale delle vallate.

Motociclisti provenienti dalla Liguria e da molte altre regioni italiane, motociclisti stranieri che si sono dati appuntamento nell’entroterra di Levante per una buona causa: la beneficienza.

Il primo motoraduno invernale in Liguria: Montebruno il Belinentreffen

Alcuni dei partecipanti hanno anche scelto di dormire a Montebruno la sera prima in tenda, sfidando il gelo notturno: si sa che quando c’è passione e motivazione non ci sono limiti… Sono proprio questi infatti i motivi principali che ha spinto Fabrizio Scopesi ad organizzare un simile evento: l’idea di unire le persone nel segno di una passione comune come la moto e di unire a tutto ciò un valore importante come la solidarietà.

Su questa abbiamo chiesto in merito alla destinazione dei contributi: “…come di consueto il nostro aiuto andrà ad un asilo nido in Guatemala, ad un’associazione locale che si occupa di una malattia genetica rara e poi valuteremo quali altri soggetti aiutare con il nostro piccolo aiuto”, spiega l’organizzatore.

Il primo motoraduno invernale in Liguria: Montebruno il Belinentreffen

Una giornata di moto, di solidarietà e di allegria, con il clima cameratesco tipico di questi eventi, tra un panino o una pastasciutta preparati dai volontari, un biglietto della lotteria con bellissimi premi e dalle note dei “Mandillä”, gruppo dialettale genovese che ha allietato la giornata. Alla sera, forse un po’ infreddoliti, i motociclisti sono tornati verso casa con la gioia di essere stati insieme e di aver contribuito ad una buona causa. L’appuntamento è già per il prossimo anno e, a breve, racconteremo della consegna del denaro ai differenti enti sostenuti dal Belinentreffen. (foto: Foto di Fabrizio Mantelli)

Roberto Polleri

Tempo di bilanci per la polizia di frontiera della Spezia

Tempo di bilanci per la polizia di frontiera della Spezia

La polizia di frontiera spezzina, anche a fronte del noto stato di allerta, ha implementato l’attività sia nell’ambito dei controlli di frontiera marittima e del contrasto all’immigrazione clandestina, sia in materia di sicurezza, vigilanza e controllo del territorio delle aree demaniali portuali, con particolare riguardo agli approdi delle navi da crociera a salvaguardia delle migliaia di passeggeri presenti a bordo ed in transito in questo capoluogo.

Solo nel periodo delle festività di fine anno, in cui sono giunte in porto più unità da crociera, anche per la stessa notte di Capodanno, sono state impiegate 98 pattuglie, controllate nelle aree portuali e perimetrali, 1590 persone e 41 veicoli, elevate  2 contravvenzioni.

L’attività della polizia di frontiera ha registrato un incremento non solo in occasione degli attracchi delle navi da crociera, ma anche in relazione al traffico mercantile: 74 navi cargo giunte in porto di cui 32 da porti nazionali, 21 da porti Schengen e 21 da paesi terzi.

Complessivamente sono 1571 i marittimi giunti in porto e 2580 i permessi visita città rilasciati.

Da Norwegian Cruise Line 250.000$ a sostegno dell’Australia colpita dagli incendi

Da Norwegian Cruise Line 250.000$ a sostegno dell’Australia colpita dagli incendi

Norwegian Cruise Line Holdings Ltd, compagnia di navigazione, che gestisce Norwegian Cruise Line, Oceania Cruises e Regent Seven Seas Cruises, ha destinato 250,000$ al fondo della Croce Rossa Australiana dedicato alle emergenze e disastri ambientali, sostenendo così gli interventi di soccorso per tutte le comunità e le aree colpite dai devastanti incendi boschivi che continuano ad interessare il territorio australiano.

Da Norwegian Cruise Line 250.000$ a sostegno dell’Australia colpita dagli incendi

“Siamo profondamente colpiti e sconvolti nel vedere la gravità dei danni causati dagli incendi che sono tutt’ora in corso in Australia”, ha affermato Frank Del Rio, president e Chief Executive Officer di Norwegian Cruise Line Holdings Ltd. “La nostra donazione di $250.000 dollari, per la croce rossa australiana, sarà di immediato aiuto ai continui sforzi di soccorso per tutte le aree e le comunità maggiormente colpite dagil incendi.”

Dal Luglio 2019, lo staff della Croce Rossa Australiana, assieme ad oltre 1.590 volontari, hanno fatto fronte a 30 situazioni di emergenza causate dagli incendi ed aiutato oltre 18.600 persone. Nel corso di questi drammatici eventi, hanno fornito aiuti aglli sfollati indirizzandoli in oltre 69 centri di evacuazione, operazioni che vanno avanti senza sosta sostenendo tutte le persone che hanno perso le loro case e che necessitano di immediato soccorso a causa degli incendi.

Da Norwegian Cruise Line 250.000$ a sostegno dell’Australia colpita dagli incendi

“Nell’affrontare questi incendi il cui impatto di devastazione è senza precedenti, il sostegno che tutta l’Australia sta ricevendo dalle persone e dalle organizzazioni in tutto il mondo è davvero di grande confronto”, ha affermato Felicity Calvert,  Head of Partnership della Croce Rossa Australiana. (nelle foto: alcune immagini dell’Australia in fiamme effettuate da Sky)

Per chi volesse dare un proprio contributo e sostenere l’Australian Red Cross Disaster Relief and Recovery Fund, visitate il sito: https://www.redcross.org.au/campaigns/disaster-relief-and-recovery-donate

Al Kustendorf approda il cinema africano con Amjad Abu Alala

Il filmmaker e producer Amjad Abu Alala al Kustendorf

Il Cinema africano, come saprete, non trova facile diffusione per una serie di motivi che in seguito accenneremo, ma ieri qui al Kustendorf ha trovato la propria collocazione con la proiezione nella sezione “tendenze contemporanee” della pellicola “You Will Die” del filmmaker e producer sudanese residente negli Emirati Arabi Amjad Abu Alala.

Davvero un valido film. Un film che, per quanto sia dedicato alle vittime del cruento conflitto sudanese, non affronta la tematica della guerra, dei rifugiati come forse ci aspetteremmo. Bensì è una storia esistenziale con elementi magici che, pur presentando la realtà rurale e superstiziosa del Sudan, assurge a metafora universale dell'”iniziazione” alla vita al termine di quella che una volta chiamavamo “fanciullezza”.

Ricordiamo che il film è stato presentato nella sezione Nuovi Autori dell’ultima mostra del cinema di Venezia, sicchè si tratta di un livello artistico non indifferente.

La pellicola esordisce con una sequenza di forte impatto, in cui una giovane donna, durante una cerimonia religiosa, tra canti e ritmi ossessivi, chiede al Profeta locale di benedire il figlio neonato, ovvero Muzamil, il protagonista. Mentre il Profeta dice“Possa il Signore concederti lunga vita, fino a venti…” il darwish cade svenuto in trance tra lo stupore timoroso di tutti i presenti, interrompendo bruscamente la benedizione della guida spirituale. La madre, attonita, chiede prontamente al profeta quale sia il significato dell’accaduto. Il Profeta dà ad intendere che Muzamil morirà a ventanni, essendosi interrotta su quell’età la benedizione che stava impartendo;sentenzia senza scampo“Ciò che Dio vuole si realizza inevitabilmente”. La madre sofferente si allontana in maniera dignitosa tra i presenti. Inoltre il marito la lascerà sola per ventanni per recarsi a lavorare in altre regioni dell’Africa con la promessa d’inviarle i soldi per il sostentamento di entrambi.

Da questo momento in poi, un’ombra ostinata di maledizione si riversa su Muzamil che cresce tra lo stigma dei coetanei, che spesso lo brutalizzano con atti di bullismo e la pietà degli adulti. Bisogna intendere come in un paese “superstizioso”in una situazione del genere si diventi bersaglio di derisione sociale. La madre, ostinata, ogni anno fa un segno sul muro della casa e lo incita allo studio del Corano. Gli unici amici di Muzamil sono un coetaneo down, una ragazza di cui si innamorerà ed un ex regista che gli mostra l’arte cinematografica. Ma il vivere nella certezza dell’ora della morte lo fa astenere dal vivere veramente. E qui risiede la metafora in cui ogni essere umano può rispecchiarsi. Perderà molti affetti importanti, tra cui la’amica d’infanzia di cui è innamorato che alla fine sarà costretta dalla madre a fidanzarsi con un altro ed il caro amico filmmaker.

All’alba del suo ventesimo compleanno, incontrerà di nuovo il darwish. Si convince di essere pronto alla morte, ma invero troverà “iniziazione” all’esistenza, concedendosi di bere alcol vietato dal Corano e trascorrendo la notte con una donna. Convinto di trovare la morte, troverà finalmente la vita con tutti gli errori e le imperfezioni che le sono connaturate.

Storia interessante, ben’realizzata dal punto di vista tecnico. Eccellente la fotografia, il montaggio ed i costumi nei tipici intensi colori d’Africa. Interessante anche la colonna sonora dalle note d’un violino nel gusto tipicamente europeo.

Abbiamo avuto modo d’incontrarne il regista Amjad Abu Alala, veramente geniale. Lui, come detto, è stato recentemente ospite a Venezia ed in generale gira per i festivals. Il suo attuale film è molto apprezzato in Sudan, ma poco diffuso negli stessi differenti paesi africani. Pochissimo nel resto del mondo, in quanto non si riscontra interesse da parte dei distributori nel diffondere un film africano che rischierebbe di non apportare particolari incassi. E per quanto concerne il continente africano, purtroppo i differenti governi non favoriscono la diffusione della cultura perché, come si sa, la cultura rende liberi.

E’ stato un vero privilegio fruire della visione d’un cinema diverso dal nostro e proiettarci in una realtà u pò più lontana.

Romina De Simone

 

Leoardo Genova in sciopero per due ore venerdì 17 gennaio

Leonardo Genova

Le Rsu Fim Fiom Uilm di Leonardo Genova hanno indetto uno sciopero di due ore per venerdì 17 gennaio alle ore 10 con concentramento dal cancello di via Puccini.

“I lavoratori di Leonardo Genova – si legge in una nota sindacale – non sono disponibili ad operazioni tese a ridimensionare il sito di Leonardo.

Come emerso nell’assemblea del 14 gennaio, la RSU di Leonardo Genova lo sciopero è volto: contro la volontà del management di portare la BU Automazione fuori dal perimetro di Leonardo; per sollecitare chiarezza sullo sviluppo industriale della divisione Cyber Security; per rivendicare il rispetto, la difesa e lo sviluppo delle attività e dei prodotti del sito nella sua interezza (da ElectronicsITA, frutto della fusione di ETN e SAS, a IT corporate).”