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Questa mattina sanificazione di Loano

Sanificazione

Una foto che ritrae una pratica che diventerà presto un’abitudine per tutti i Comuni della Liguria

Il comune di Loano ricorda che questa mattina è partita la sanificazione di zone pubbliche come,parchi, giardini e strade…Speriamo inoltre che questo allontani sempre di più il rischio e la paura del contagio..

Visione gratuita di due bellissimi film

Visione gratuita di due bellissimi film

In questo momento così delicato, DOMINUS mette a disposizione la visione gratuita di due film, ricchi di significato soprattutto in questo periodo di Quaresima 

CRISTIADA (la storia del popolo messicano contro il regime dittatoriale massonico di Plutarco Elías Calles) e IL RISVEGLIO DI UN GIGANTE (la straordinaria vita di Santa Veronica Giuliani).

Abbiamo scelto questi due titoli, tra tutti i film distribuiti da DOMINUS PRODUCTION, per il loro profondo valore storico e spirituale. Entrambi i film narrano storie vere di uomini e donne comuni, che hanno fatto fronte a grandi avversità, mostrando la capacità di ogni essere umano di essere la differenza. Ogni ostacolo e ogni limite cela l’opportunità di migliorare noi stessi e il mondo in cui viviamo.

Che il Signore benedica ognuno di noi, le nostre famiglie e il nostro amato Paese. Uniti tra di noi e con Lui per rialzarci insieme più forti di prima.

DOMINUS TEAM
Via Il Prato 19/A Firenze, tel 0550468068 (Lun.-Ven. 8.30-19.00)

Per visualizzare i film messi a disposizione gratuitamente:
1. accedere al sito Dominus on-demand, sezione DOMINUS regala #iostoacasa:https://dominusproductionstore.com/109-iorestoacasa
2. registrarsi oppure accedere con il proprio login se siete già iscritti
3. godersi uno dei due bellissimi film messi a disposizione

CRISTIADA: narra l’eroica resistenza del popolo messicano contro il regime dittatoriale massonico di Plutarco Elías Calles. La trama ruota attorno ad alcuni dei principali protagonisti storici di quegli anni come il generale Gorostieta Velarde, personificato da uno straordinario Andy García che, inizialmente non interessato alla causa, successivamente deciderà di mettere la sua strategia militare a servizio di questi piccoli e rinnegati, trasformando un gruppo di contadini, studenti, intellettuali e ribelli anarchici in un esercito moderno e disciplinato, capace di bloccare l’avanzata delle truppe federali. Il cammino interiore del Generale Gorostieta si intreccerà con il cammino del quattordicenne José Sanchez, giovane audace e dedito ad una profonda ricerca di giustizia, il cui impegno e la cui forza, ben al di là di ogni aspettativa, diventeranno fonte d’ispirazione per il Generale stesso. Il film è tratto da avvenimenti realmente accaduti.

IL RISVEGLIO DI UN GIGANTE: La straordinaria vita della mistica Santa Veronica Giuliani (1660-1727) è stata accompagnata fin dal suo inizio da segni soprannaturali, culminati con la stigmatizzazione a 33 anni. Quest’eccezionale esistenza tra grandi doni e combattimenti contro i demoni fu vissuta nel nascondimento all’interno del convento delle clarisse cappuccine a Città di Castello in Umbria ed è arrivata fino a noi tramite un vastissimo diario di oltre 22.000 fogli manoscritti, che lei dovette scrivere per obbedienza e che è stato definito “un tesoro nascosto”. La sua incredibile esperienza vissuta in un rapporto quotidiano e straordinario al tempo stesso con Dio e Maria Santissima, le innumerevoli visite in paradiso, in inferno e in purgatorio e la comprensione dei più grandi misteri della fede, la portano ad essere considerata “l’anima più adornata di doni soprannaturali dopo la Madre di Dio” (Papa Leone XIII).

Si ringrazia New Land Films (produttore del film CRISTIADA) e Giovanni Ziberna e Valeria Baldan (registi e produttori del film IL RISVEGLIO DI UN GIGANTE) per aver autorizzato DOMINUS nella distribuzione gratuita di questi due meravigliosi film .

Le info sul COVID-19 disponibili in 25 lingue

Coronavirus

Il materiale informativo sul COVID-19 è disponibile gratuitamente in 25 lingue sul sito dell’associazione Il Grande Colibrì

Il materiale sarà costantemente aggiornato ed è disponibile in formato PDF e audio per essere linkato da siti web e distribuito presso le organizzazioni che ne abbiano necessità (come scuole, parrocchie, associazioni di volontariato, etc.).

Link: https://www.ilgrandecolibri.com

/coronavirus-spiegato-migranti-asilanti/

“Per far fronte alla pandemia del Covid-19, è necessario mettere a disposizione materiali informativi chiari, corretti e aggiornati anche a chi non conosce bene l’italiano, in modo che sappia come prevenire il contagio e cosa fare in caso di sintomi.

Per questo, l’associazione di volontariato Il Grande Colibrì sta producendo e traducendo in sempre nuove lingue PDF illustrati e in formato audio e video contenenti, in forma completa e semplice, tutte le informazioni sul virus. Sulla pagina, a cui rimanda anche il sito del governo integrazionemigranti.gov.it, sono linkate anche le traduzioni realizzata dall’associazione milanese Naga e dalla cooperativa Arca di Noè.

I documenti saranno di volta in volta aggiornati con le nuove direttive del Governo e con ulteriori informazioni.

Le lingue disponibili al momento sono: italiano semplificato, albanese, arabo, bambara, bangla, bosniaco, cinese, croato, francese, inglese, mandinka, montenegrino, portoghese, punjabi, rumeno, russo, serbo, singalese, somalo, spagnolo, tedesco, tigrino, turco, urdu, wolof.

Il Grande Colibrì è un’associazione di volontariato a favore delle persone LGBTQIA che vuole fare emergere e raccontare l’importanza delle altre differenze (etniche, nazionali, culturali, religiose, sociali, relazionali, sessuali…), che si intersecano con quelle legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere”.

 

Raccolta fondi per terapia intensiva del San Paolo di Savona

Ospedale (foto di repertorio)

Il Soroptimist Club di Savona, presente sul territorio da oltre quarant’anni, lancia una campagna di raccolta per l’Ospedale di Savona

“Occorre che nella causale del versamento sia specificata la destinazione” precisa la Presidente, Irene Schiavetta “che deve essere la seguente: raccolta Soroptimist per terapia intensiva ospedale San Paolo di Savona”. In questo modo i fondi andranno immediatamente, e direttamente, all’ospedale cittadino, senza dispersione e senza intermediari.

“Sono in contatto con il dott. Claudio Balbi dell’Asl2 che mi ha fornito le coordinate bancarie IBAN e mi ha assicurato che in questo momento c’è ancora estrema necessità di fondi per fronteggiare l’emergenza. Come Soroptimist Club abbiamo versato immediatamente 2000 euro prelevati dalle nostre risorse di cassa e invitiamo le socie e i cittadini tutti a donare a loro volta. Abbiamo anche l’appoggio del Rotary Club che ha espresso il suo apprezzamento all’iniziativa nella persona di Giovanni Toso, attuale Presidente.”

“Speriamo di uscire presto da questa situazione” dichiara la dott.ssa Fiorenza Giorgi, segretaria del Soroptimist. “Dobbiamo seguire le indicazioni impartite dal Governo e avere fiducia nel sistema sanitario”.

Tassisti e giornalai ingauni sempre impegnati nell’ emergenza quotidiana

La piazza della Stazione Ferroviaria di Albenga

SAVONA – Medici, infermieri, paramedici e volontari delle assistenze, sono senza dubbio i più evidenti eroi della lotta al Coronavirus, anche nel Ponente Savonese, ma vi sono anche tanti altri lavoratori impegnati a combattere, svolgendo il proprio prezioso lavoro, questa situazione di emergenza.

Stiamo parlando in particolare di forze dell’ ordine, farmacisti, operai, camionisti, fornai, commercianti, tassisti e giornalai che operano nel comprensorio ingauno.

“Siamo impegnati – dice Andrea Lupi, tassista che lavora alla stazione ferroviaria di Albenga- a svolgere il nostro lavoro anche in una situazione così surreale e vorrei sottolineare rischiosa. Se qualche sparuto viaggiatore scende dal treno, o dagli autobus, noi siamo subito pronti al suo servizio. Siamo stupiti del fatto che in questa emergenza nessuno abbia mai parlato del nostro lavoro che ci sembra invece davvero un servizio di estrema utilità per la popolazione”.

Anche i rivenditori di giornali si lamentano: “ Proprio in questo momento così particolare- ci spiega Luca Corona, che ha la propria edicola in piazza Matteotti ad Albenga- rappresentiamo un presidio importante sul territorio. Mi ha stupito non poco il fatto che di noi non parli proprio nessuno. Penso invece che rappresentiamo un importante punto di riferimento per centinaia di persone che, in questi giorni in cui il tempo sembra che si sia fermato, trovano nella lettura e nell’informazione una occasione così importante di sollievo e passatempo”.

Ed i cittadini, che in questo particolare momento storico, riconoscono l’ importanza e l’ utilità delle rivendite di giornali, si lamentano:

“E’ possibile – dice la professoressa Elena Ferrario, accanita lettrice – che a Toirano non ci sia nemmeno un giornalaio? L’unico che vendeva qualche quotidiano ha chiuso in quanto fa anche da bar. Non si può stare senza un quotidiano o qualche rivista in un momento come questo. Il primo giornalaio è a Borghetto, a 3 km da qui. Non è normale. La tabaccheria aveva chiesto mesi fa di avere dei giornali, ma non glielo hanno permesso. Le persone devono stare a casa e non hanno nemmeno una rivista o un quotidiano”.

C’è da sperare dunque che le misure adottate dal Governo per l’ emergenza Coronavirus possano aiutare a sostenere le tante categorie di lavoratori che sono sempre impegnati in quelle attività che continuano a presidiare il territorio ed far girare l’ economia del nostro comprensorio.
CLAUDIO ALMANZI

Cibi con presenza Listeria monocytogenes

Cibi con listeria monocytogenes

Ministero della Salute “Presenza Listeria monocytogenes” in cinque lotti di Aringa Sciocca e Affumicata

Avvisi di “allerta salute” diramati oggi, anche se con otto giorni in ritardo, dal Ministero della Salute su cinque lotti di prodotto alimentare richiamato dal mercato perché pericoloso per presenza di Listeria monocytogenes. Con questa motivazione sono stati richiamati dagli scaffali dei supermercati perché considerati potenzialmente pericolosi per la nostra salute. Nello specifico si tratta di alcuni lotti di Aringa Sciocca – con i marchi Borgo del Gusto e Friultrota e di Aringa Dolce Affumicata (Filetti di aringa affumicati a freddo) Naturaqua per la presenza di Listeria monocytogenes rilevata in seguito al campionamento effettuato in autocontrollo. I prodotti interessati sono filetti di aringa affumicati a freddo e sono venduti in confezioni da 150 g, 1 kg e 2 kg, con i numeri di lotto 500100, 500103, 500110, 500115 e 500120 e le scadenze dal 13/04/2020 al 03/05/2020. L’alimento richiamato è prodotto dal Friultrota di Pighin s.r.l. (IT 540 CE) nello stabilimento di San Daniele del Friuli (UD) in Via Aonedis, 10. Secondo quanto riferito dal Ministero, il richiamo è stato reso necessario “per la presenza di Listeria monocytogenes (in 25 g).” Nell’ottica d’informazione quotidiana in materia di allerte per i consumatori, Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, a scopo precauzionale, raccomanda ai clienti che hanno acquistato i lotti sopra indicati, di non consumarli e a consegnarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale. Si ricorda che l’autorità, in questo caso il Ministero della Sanità, può anche stabilire la revoca del ritiro e del richiamo dei prodotti.

Report dell’E.O. Ospedali Galliera di venerdi 13

Ore 14.15, Galliera | Decedute due donne genovesi

Covid-19, la direzione sanitaria dell’E.O. ospedali Galliera ieri ha comunicato altri due decessi

Altri 4 morti a Genova: per tutti Covid-19 ‘concausa dei decessi’. Vittime in Liguria 18

“Si tratta di un uomo di 88 anni genovese, con comorbità, ricoverato il 9 marzo,
proveniente da Villa Scassi.

Uomo di 64 anni, residente in Asl4, proveniente dal pronto soccorso di
Lavagna in data 12 marzo, deceduto oggi per insufficienza respiratoria.

Ricoverati entrambi nel reparto di Rianimazione.

Il Covid-19 è stato ritenuto concausa dei decessi”.

 

Controlli decreto Conte, clochard violento estrae cutter e minaccia agenti: arrestato

Corte Lambruschini (foto d'archivio)

Ieri sera gli agenti delle volanti dell’U.P.G. e S.P. hanno arrestato un clochard 29enne per resistenza aggravata a pubblico ufficiale.

A segnalare la presenza del senzatetto in piazza Borgopila a Genova Brignole è stato il vigilante del parcheggio.

All’arrivo dei poliziotti il 29enne si è dimostrato sin da subito poco collaborativo e violento e ha minacciato gli agenti anche con un cutter.

Solo l’utilizzo del taser ha permesso di porre fine alla sua furia.

 

Un report del WWF Italia spiega l’emergenza sanitaria

Un report del WWF Italia spiega l’emergenza sanitaria

L’emergenza sanitaria è la conseguenza del nostro impatto sugli ecosistemi e come attraverso la difesa della natura si possa tutelare la salute umana 

Esiste un legame strettissimo tra le malattie che stanno terrorizzando il Pianeta e le dimensioni epocali della  perdita di natura. Virus, batteri e altri microrganismi nella maggior parte dei casi sono innocui, anzi, spesso essenziali per gli ecosistemi e l’uomo. Tuttavia, alcuni di essi, come  il coronavirus SARS-COV-2 all’origine del Covid-19, possono provocare impatti estremamente negativi sulla salute umana, sui sistemi sociali ed economici, come quelli a cui stiamo assistendo nell’attuale emergenza sanitaria che ha raggiunto la portata di una vera e propria pandemia, avendo già colpito oltre 129 paesi in ogni continente con oltre 5.000 vittime. Quella provocata dal Coronavirus fa parte delle cosiddette “malattie emergenti” – come ad esempio Ebola, AIDS, SARS, influenza aviaria o suina – che non sono catastrofi del tutto casuali ma mostrano numerosi elementi comuni. Spesso infatti le zoonosi, ovvero le malattie trasmesse dagli animali all’uomo (esattamente come il Covid-19),sono conseguenza di nostri comportamenti errati tra cui il commercio illegale o non controllato di specie selvatiche e, più in generale, l’impatto dell’uomo sugli ecosistemi naturali.

Partendo dall’emergenza coronavirus, che sta mettendo in ginocchio un mondo sempre più globalizzato, un nuovo report del WWF Italia, dal titolo“Pandemie, l’effetto boomerang della distruzione degli ecosistemi – Tutelare la salute umana conservando la biodiversità”, prova a mettere in evidenza proprio i collegamenti nascosti che esistono fra le azioni dell’uomo e alcune malattie che hanno un fortissimo impatto non solo sulla salute delle persone, ma anche sull’economia e sui rapporti sociali.

Dagli animali all’uomo. Alla base dell’origine del nuovo coronavirus c’è il fenomeno dello “spillover”, titolo di un libro di successo del giornalista scientifico USA David Quammen (2012) che racconta proprio come alla base di epidemie come l’ebola ci sia la distruzione degli ecosistemi, in particolare quelli forestali, i più complessi e ricchi di biodiversità. Spillover significa “salto interspecifico”, il momento in cui un patogeno passa da una specie ospite a un’altra, in questo caso da animale a uomo. Fra i più probabili serbatoi del virus SARS-CoV-2 ci sono alcune specie di chirotteri (pipistrelli), ma rimane aperta anche l’ipotesi che a facilitarne la diffusione come ‘ospiti intermedi’ siano stati i pangolini. Questi piccoli mammiferi insettivori, le cui 8 specie esistenti sono tutte a rischio estinzione secondo la IUCN, l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, sono gli animali più contrabbandati al mondo per via delle infondate credenze sui poteri curativi delle loro scaglie, ma anche per la loro carne.

Ad oggi non sappiamo ancora quale sia stata l’origine del SARS-CoV2, ma è molto probabile che dietro la sua diffusione si nasconda il commercio legale e illegale di animali selvatici vivi o di loro parti. Il commercio di animali selvatici è infatti un comprovato veicolo di vecchie e nuove zoonosi, che ogni anno causano circa un miliardo di casi di malattia e milioni di morti. Il 75% delle malattie umane fino ad oggi conosciute, infatti, deriva da animali, così come il 60% delle malattie emergenti viene trasmesso da animali selvatici.

Gli ecosistemi naturali hanno un ruolo cruciale nel sostenere e alimentare la vita, compresa quella della nostra specie, ma svolgono anche un ruolo fondamentale nel regolare la trasmissione e la diffusione di malattie infettive come le zoonosi. La distruzione di habitat e di biodiversità provocata dall’uomo rompe gli equilibri ecologici in grado di contrastare i microrganismi responsabili di alcune malattie e crea condizioni favorevoli alla loro diffusione. In aggiunta la realizzazione di habitat artificiali o di ambienti poveri di natura e con un’alta densità umana possono ulteriormente facilitare la diffusione di patogeni. Le periferie degradate e senza verde di tante metropoli tropicali, ad esempio, sono la culla perfetta per malattie pericolose e per la trasmissione di zoonosi, mentre la diffusione in paesi tropicali di sistemi d’irrigazione, canalizzazioni e dighe permette la riproduzione di vettori come alcune specie di zanzare.

Foreste, il nostro antivirus. I cambiamenti di uso del suolo e la distruzione di habitat naturali come le foreste sono responsabili dell’insorgenza di almeno la metà delle zoonosi emergenti. La distruzione delle foreste può quindi esporre l’uomo a nuove forme di contatto con microbi e con specie selvatiche che li ospitano. Nelle foreste incontaminate dell’Africa occidentale, ad esempio, vivono alcuni pipistrelli portatori del virus Ebola. Il cambiamento di uso del territorio come le strade di accesso alla foresta, l’espansione di territori di caccia e la raccolta di carne di animali selvatici (bushmeat), lo sviluppo di villaggi e altri insediamenti in territori prima selvaggi, hanno portato la popolazione umana a un contatto più stretto con nuovi virus, favorendo l’insorgenza di nuove epidemie. Lo stesso è accaduto con patologie come la febbre gialla (che viene trasmessa, attraverso le zanzare, da scimmie infette), la leishmaniosi o l’HIV, che si è adattato all’uomo a partire dalla variante presente nelle scimmie delle foreste dell’Africa Centrale. Il consumo di bushmeat è in drammatica crescita in diverse parti del mondo – non solo in Africa – e mette terribilmente a rischio la salute umana, così come il commercio di fauna selvatica o di parti di essa (wildlife trafficking) che, oltre ad essere causa primaria di perdita di biodiversità, amplifica potenzialmente la diffusione di patogeni.
Clicca QUI per scaricare le infografiche

L’IPBES (Intergovernamental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services dell’ONU), nel 2019 ha segnalato che l’azione distruttiva dell’uomo verso la natura ha raggiunto livelli senza precedenti. Il 75% dell’ambiente terrestre e circa il 66% di quello marino sono stati modificati in modo significativo e circa 1 milione di specie animali e vegetali, come mai prima si era verificato nella storia dell’umanità, rischiano l’estinzione; mentre secondo i dati del Living Planet Report redatto dal WWF nel 2018, in poco più di 40 anni il pianeta ha perso in media il 60% delle popolazioni di vertebrati.

In 50 anni la popolazione mondiale è raddoppiata, così come dal 1980 sono raddoppiate le emissioni di gas serra, provocando un aumento delle temperature medie globali di un 1°C rispetto all’epoca preindustriale e causando un aumento del livello medio globale del mare  tra i 16 e i 21 centimetri dal 1900. Oggi inoltre abbiamo perso circa il 50% della superficie delle foreste, che ospitano circa l’80% della biodiversità terrestre, contribuiscono alla lotta al cambiamento climatico, proteggono la nostra salute e garantiscono la nostra sopravvivenza: secondo dati più recenti, infatti, le foreste pluviali producono da sole oltre il 40% dell’ossigeno atmosferico.

Costi umani ed economici. Come è possibile vedere dalla mappa, le principali minacce alla salute non solo hanno un bilancio pesante in termini di vite umane, ma rappresentano anche un costo economico altissimo. Oltre alla portata sanitaria e alla conseguente mortalità dovuta a queste zoonosi, il cui valore è chiaramente incalcolabile, è infatti indicativo valutare anche il loro impatto socio-economico. Ad esempio, a fronte di circa 8.000 persone infette, la perdita economica dovuta all’esplosione della SARS nel 2003 è costata all’economia globale tra i 30 e i 50 miliardi di dollari. Altre zoonosi, meno prese in considerazione dai media, come ad esempio l’echinococco (che viene trasmesso all’uomo dai cani e che ha alcuni ungulati come ospiti intermedi), costa ogni anno in analisi e farmaci ben 4 miliardi di dollari. Cifre che l’emergenza legata ai contagi del SARS-CoV-2, per gli effetti sulla salute pubblica, l’economia e la finanza, sembra avere già superato in maniera significativa.

 

Purtroppo, è ormai evidente che l’impatto crescente dell’uomo su ecosistemi e specie selvatiche, amplificato dagli effetti dei cambiamenti climatici, aumenta la nostra esposizione a rischi come quelli che stiamo vivendo con l’emergenza del Coronavirus: è quindi fondamentale agire subito per fermare la perdita di natura che ha subito una drammatica accelerazione negli ultimi 50 anni.

“L’emergenza del Coronavirus ha sconvolto le nostre vite modificando il nostro lavoro, il nostro tempo libero, le nostre passioni e i nostri affetti. Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte seguendo le indicazioni del Governo e restando a casa per limitare il più possibile il contagio. Ma intanto noi del WWF vogliamo approfondire il legame che esiste tra la perdita di natura e le malattie che, come questa mettono in serio pericolo l’umanità. La nostra analisi nasce con questo scopo: è fondamentare riuscire a proteggere gli ecosistemi naturali, conservare le aree incontaminate del pianeta, contrastare il consumo e il traffico di specie selvatiche, ricostruire gli equilibri degli ecosistemi danneggiati, arrestare i cambiamenti climatici”. Dichiara la presidente del WWF Italia Donatella Bianchi che aggiunge: “Per poter immaginare un futuro globale abbiamo bisogno di un New Deal for Nature e People, che permetta di dimezzare la nostra impronta, arrestare la perdita degli habitat naturali e delle specie viventi. Iniziare a ricostruire gli ecosistemi distrutti, che sono la rete di protezione naturale da epidemie e catastrofi, è il primo passo da fare. Tutti insieme riusciremo a vincere questa sfida e a invertire la rotta che sta portando al collasso il Pianeta”.

Cia Liguria rilancia, anche la Regione faccia qualcosa

Cia Liguria rilancia, anche la Regione faccia qualcosa

Mentre l’assessore regionale Stefano Mai ha già formalizzato la richiesta di aiuti al Governo, la Cia Liguria oggi rilancia

“Le richieste al Governo – ha dichiarato oggi Aldo Alberto, presidente di Cia Liguria – sono precise. Alcune di pronto intervento come la sospensione dei contributi e dei versamenti già avviata, compresi mutui e utenze; altre di medio periodo come la cassa integrazione per i dipendenti , lo sblocco dei contributi UE e la loro anticipazione, forme utili a creare liquidità alle aziende. Ribadiamo però che  ci sono cose che possono essere fatte anche qui, utili ed efficaci e a costo zero  o quasi, come abbiamo sottolineato all’Assessore all’Agricoltura Stefano Mai”.

Assessore Mai: formalizzata richiesta di aiuti a ministro Politiche agricole

“I punti prioritari – ha aggiunto Aldo Alberto – sono prorogare le scadenze del PSR tanti dei bandi quanto delle rendicontazioni, anche in virtù dell’attività ridotta degli uffici regionali, prorogare le scadenze dei patentini fitofarmaci e delle altre autorizzazioni necessarie a non interrompere l’attività agricola, chiedere la collaborazione dei Comuni  con la riduzione della TARI per gli agriturismi.

Va inoltre estesa all’agricoltura il sistema di aiuti per le PMI che la Regione ha annunciato nei giorni scorsi.

Abbiamo condiviso con l’Assessore Mai le richieste avanzate al Governo e abbiamo prodotto il nostro contributo attraverso la struttura nazionale, in continua comunicazione con gli Uffici del Ministero, elaborando un completo documento che contiene anche le misure necessarie per la floricoltura.

E’ importante che ognuno faccia la propria parte, con umiltà e dedizione , senza atteggiamenti strumentali o inutili primogeniture. Si esce da questa situazione con due impegni: rispettare le regole mantenendo l’unità.

Intanto in questi giorni CIA Liguria è sul campo organizzata per garantire ai propri soci i servizi necessari a alla prosecuzione dell’attività, garantendo il massimo della sicurezza ai propri collaboratori e all’utenza stessa”.