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Tassisti e giornalai ingauni sempre impegnati nell’ emergenza quotidiana

Abbiamo sentito ad Albenga e Toirano il parere di Andrea Lupi, Luca Corona ed Elena Ferrario

La piazza della Stazione Ferroviaria di Albenga

SAVONA – Medici, infermieri, paramedici e volontari delle assistenze, sono senza dubbio i più evidenti eroi della lotta al Coronavirus, anche nel Ponente Savonese, ma vi sono anche tanti altri lavoratori impegnati a combattere, svolgendo il proprio prezioso lavoro, questa situazione di emergenza.

Stiamo parlando in particolare di forze dell’ ordine, farmacisti, operai, camionisti, fornai, commercianti, tassisti e giornalai che operano nel comprensorio ingauno.

“Siamo impegnati – dice Andrea Lupi, tassista che lavora alla stazione ferroviaria di Albenga- a svolgere il nostro lavoro anche in una situazione così surreale e vorrei sottolineare rischiosa. Se qualche sparuto viaggiatore scende dal treno, o dagli autobus, noi siamo subito pronti al suo servizio. Siamo stupiti del fatto che in questa emergenza nessuno abbia mai parlato del nostro lavoro che ci sembra invece davvero un servizio di estrema utilità per la popolazione”.

Anche i rivenditori di giornali si lamentano: “ Proprio in questo momento così particolare- ci spiega Luca Corona, che ha la propria edicola in piazza Matteotti ad Albenga- rappresentiamo un presidio importante sul territorio. Mi ha stupito non poco il fatto che di noi non parli proprio nessuno. Penso invece che rappresentiamo un importante punto di riferimento per centinaia di persone che, in questi giorni in cui il tempo sembra che si sia fermato, trovano nella lettura e nell’informazione una occasione così importante di sollievo e passatempo”.

Ed i cittadini, che in questo particolare momento storico, riconoscono l’ importanza e l’ utilità delle rivendite di giornali, si lamentano:

“E’ possibile – dice la professoressa Elena Ferrario, accanita lettrice – che a Toirano non ci sia nemmeno un giornalaio? L’unico che vendeva qualche quotidiano ha chiuso in quanto fa anche da bar. Non si può stare senza un quotidiano o qualche rivista in un momento come questo. Il primo giornalaio è a Borghetto, a 3 km da qui. Non è normale. La tabaccheria aveva chiesto mesi fa di avere dei giornali, ma non glielo hanno permesso. Le persone devono stare a casa e non hanno nemmeno una rivista o un quotidiano”.

C’è da sperare dunque che le misure adottate dal Governo per l’ emergenza Coronavirus possano aiutare a sostenere le tante categorie di lavoratori che sono sempre impegnati in quelle attività che continuano a presidiare il territorio ed far girare l’ economia del nostro comprensorio.
CLAUDIO ALMANZI