Coronavirus, informativa del Presidente Conte alla Camera dei Deputati | Live
Coronavirus, informativa urgente del Presidente Conte alla Camera dei Deputati.
Coronavirus, informativa urgente del Presidente Conte alla Camera dei Deputati.
Rinvio delle Olimpiadi auspicato da molti ed ormai realtà. Il presidente del Coni Malagò plaude a questa soluzione causata dall’emergenza Covid-19.
Malagò, ha parlato tramite Twitter parlando del rinvio delle Olimpiadi di Tokyo 2021. “Grato al Cio e al Governo giapponese per il rinvio dei Giochi di Tokyo al 2021. Decisione eccellente, assunta in modo celere e responsabile, a tutela della salute degli atleti e delle delegazioni. Forza ragazze e ragazzi: sarete ancora più forti, Continuiamo a sognare insieme”.
Un’apertura anche all’evento in primavera: “Non si era mai verificato uno spostamento dei Giochi Olimpici se non in occasione di eventi bellici. Il fatto che si possano disputare entro l’estate del 2021 vuol dire che esiste la volontà di considerare ogni opzione temporale possibile, anche l’eventualità che si disputino in primavera. Ci sono molte Federazioni Internazionali che hanno già dato disponibilità a riprogrammare le loro manifestazioni nel 2021”
Calcio diviso su come proseguire e terminare la stagione sospesa per l’emergenza Coronavirus.
L’ultima partita di questa stagione potrebbe essere stata Sassuolo-Brescia del 9 marzo (a porte chiuse ovviamente).
Il giorno prima a Torino si era disputato il derby d’Italia, Juventus-Inter. Chiuso qui il campionato? Possibile. Molti stranieri sono andati all’estero e chissà quando tornano. Il coronavirus ormai è un problema mondiale, non solo italiano (o cinese).
Fra i venti club della serie A c’è chi vuole tornare in campo a tutti costi ,magari giocando a giugno e luglio (fra questi c’è anche De Siervo, ad della Lega) ma c’è anche pensa, e forse anche spera, che la stagione sia chiusa qui.
Il calcio italiano si fa i conti in tasca in questa crisi sanitaria di Coronavirus che si trasforma anche in economica.
Fra i 170 e i 720 milioni per la serie A. Fra i 150 e i 200 per la B. Fra i 20 e gli 84 per la C. Nella peggiore delle ipotesi, un miliardo di euro in totale, senza contare i Dilettanti. Queste sono le stime dei danni che, le varie Leghe, attraverso studi specializzati, hanno ipotizzato a causa dello stop della stagione calcistica, e della sua durata.
I dossier sono arrivati al presidente federale Gravina che, in call conference, nelle ultime ore ha parlato proprio con i presidenti delle Leghe: Dal Pino per la A, Balata per la B, Ghirelli per la C e Sibilia per i Dilettanti. C’è da dire che le stime fatte dalla Federcalcio sono inferiori, e da un miliardo di euro scendono a 700 milioni circa, e su questi numeri si è ragionato. La Lega di Serie A ha presentato un documento che verte su sei punti in particolare per affrontare la crisi: costo del lavoro, norme speciali, liquidità, nuove fonti di finanziamento, infrastrutture e diritti tv.
Aiutare i soccorritori impegnati nella lotta al coronavirus.
Un gesto di solidarietà per i volontari di Ponente Emergenza arriva dai titolari del negozio-laboratorio “Le creazioni di Anna” di via Pietro Agosti, a Sanremo che hanno deciso di donare una decina di tute e dieci pacchi di guanti.
Una parte dei proventi ricavati dalla vendita di mascherine in tessuto, realizzate dal negozio, è stata infatti utilizzata per l’acquisto di dispositivi di protezione per i volontari.
Anna Maria Ferrara, presidente di Ponente Emergenza ha ringraziato per l’inaspettato regalo ricordando che “l’associazione svolge servizi a domicilio di diversa natura: sia aiuti a chi è solo e ha bisogno di fare la spesa o acquistare medicinali, che servizi infermieristici». Per avere maggiori informazioni, contattare Anna Maria al seguente recapito telefonico: 3289599681.
Borghetto Santo Spirito – Su disposizione del sindaco Giancarlo Canepa si è deciso per la sospensione dell’attività amministrativa degli uffici della sede del palazzo comunale di piazza Italia.
“Nei giorni passati un dipendente comunale è risultato positivo all’infezione e risulta tutt’ora ospedalizzato, altri risultano in sorveglianza per COVID-19 e le persone in questione hanno avuto contatti con altri uffici e relativo personale – si legge in una nota – Nella giornata di ieri si è avuta notizia di ulteriori fatti avvenuti, già appurati ed in corso di approfondimento, che coinvolgono altro personale dipendente della sede del palazzo comunale di piazza Italia”.
Giancarlo Canepa ha ritenuto pertanto “necessario adottare immediatamente provvedimenti a tutela della salute pubblica, della salubrità degli ambienti di lavoro, dei dipendenti e degli utenti”.
Predisposto anche un intervento di sanificazione con divieto di accesso al palazzo Comunale.
Sanremo – La polizia postale di Imperia ha bloccato due profili social riconducibili a Rosario Marcianò, il sanremese noto «guru» dei complottisti d’Italia.
Su Facebook e Youtube invitava le persone ad uscire di casa «perchè la quarantena da coronavirus sarebbe tutta un’invenzione».
Il video pubblicato sui social è stato poi rimosso e l’autore è stato denunciato per istigazione a delinquere.
Sequestrato anche uno striscione appeso fuori dal terrazzo della sua abitazione a Sanremo con su scritto «Il Covid-19 è una truffa».
Ma già qualche giorno prima, il 17 marzo, sempre in un video, Marcianò definiva il coronavirus «un virus inesistente», oltre a sobillare la cittadinanza a denunciare il governo.
Pietra Ligure – “All’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure il personale si trova a fronteggiare l’emergenza nell’emergenza: quella dei progressivi accessi per Covid-19 e quella della mancanza di mascherine e guanti”.
Lo ha denunciato ieri la deputata ligure della Lega Sara Foscolo.
“Le Regioni – ha aggiunto Foscolo – non possono essere lasciate sole nel reperimento di Dpi destinato, in via prioritaria, al personale medico, infermieristico e di assistenza all’interno delle strutture ospedaliere.
Auspicando che gli ordini effettuati, ormai da giorni, da parte di Regione Liguria possano finalmente arrivare a destinazione, occorre un impegno forte da parte del governo che, attraverso la Protezione civile, attivi tutti i canali internazionali, anche con mezzi militari per il trasferimento in Italia delle merci già ordinate, affinché i dispositivi di protezione individuale siano finalmente garantiti a chi da settimane lavora in prima linea senza sosta”.
La decisione è stata presa dalla produzione Varese Web insieme a Rai Cinema che ha sostenuto il progetto fin dalla fase iniziale di lavorazione del film.
L’opera, diretta da Francesco Raganato con le musiche originali di Vittorio Cosma, racconta come il digitale ha cambiato la vita delle persone nel mondo. DigitaLife ha avuto un tour nei cinema nel 2019, arrivando a avere migliaia di spettatori e oltre 40 proiezioni in tutta Italia. Inoltre ha ottenuto il riconoscimento di Film D’essai da parte del Ministero dei Beni Culturali ed è stato inserito nell’elenco dei film per studenti da parte di Agis Scuola.
«La scelta di programmare DigitaLife in questi giorni difficili per l’Italia è proprio dettata dal momento che stiamo vivendo – spiega il produttore Marco Giovannelli -: a causa dell’epidemia dovuta al Covid-19 siamo costretti, per il nostro bene, a rimanere nelle nostre case e il digitale sta diventando un compagno importante che tutti, anche i più diffidenti, stanno imparando a conoscere. Al centro del film c’è la vita in tante sue forme. C’è il lavoro, come il viaggio, il dolore, la disperazione, come la speranza. C’è la malattia e il riscatto, il coraggio di chi sa affrontare i cambiamenti come la paura di ciò che stiamo vivendo. Il digitale è una nuova era per l’umanità e non conosce confini. Ci tiene tutti in una dimensione glocal, ben piantati nel locale ma con un orizzonte sempre più globale».
Il docufilm arriva anche online dopo oltre due anni di lavorazione. Un percorso lungo a cui hanno contribuito centinaia di cittadini che hanno inviato i propri video. Tra questi racconti di cambiamento sono state selezionate oltre 50 storie che sono andate a comporre il “mosaico” DigitaLife.
Il film, infatti, nasce dall’idea di raccontare come internet e il digitale abbiano cambiato la vita di tutti i giorni. Un racconto collettivo che tocca diversi argomenti: la nascita di internet, la perdita di una persona cara, il mondo del lavoro in evoluzione, la rinascita dopo una crisi, la ricerca di una felicità perduta, la possibilità di socializzare, viaggiare, condividere esperienze ed emozioni. Ma anche il terrorismo, il mondo dell’informazione, il cyberbullismo. Il tutto con una visione di speranza nel futuro. DigitaLife è un film che racconta un mondo fatto di connessioni, condivisioni e vita.
Sono molte le realtà che hanno sostenuto la produzione dal punto di vista organizzativo per la raccolta delle storie: il FAI – Fondo Ambiente Italiano, Terres des Hommes, il Parco nazionale del- le Cinque Terre, l’associazione europea delle vie Francigene, l’Ordine dei giornalisti, e molte altre realtà che hanno contribuito alla diffusione del messaggio per la raccolta delle storie. Infatti “Digitalife” si avvale in gran parte di materiale video fornito dagli utenti nel corso dei mesi. Pratica conosciuta come “User generated content”. Sono state organizzate diverse call tematiche, con le quali gli utenti sono stati invitati ad inviare brevi video personali sui temi di volta in volta proposti. La sceneggiatura, quindi, è stata costruita in costante aggiornamento e la stesura è avvenuta su un soggetto iniziale ben chiaro, ma definita nel dettaglio di pari passo con le storie che sono state individuate sia dalla redazione (nata per la ricerca delle storie) sia dai contributi che arrivano spontaneamente attraverso il sito online. La struttura della sceneggiatura non quindi previsto un racconto “a episodi”, ma un intreccio di storie che si basano sui diversi temi che sono stati toccati: ambiente, lavoro, turismo, app, sport, città, mobilità, etc. Il tutto in maniera molto emozionale, non didascalica, ma puntando soprattutto sul cambiamento avvenuto nelle persone.
Regia: Francesco Raganato
Sceneggiatura: Marco Giovannelli, Manuel Sgarella, Francesco Raganato
Musiche Originali: Vittorio Cosma
Montaggio: Diego Zucchetto
Produzione: Varese Web in collaborazione con Rai Cinema e Fondazione Ente dello Spettacolo
Nazionalità: Italiana
Durata: 75’
Genere: Documentario
In tempi di “disorientamento e solitudine da Coronavirus” il Comune di Genova con l’Agenzia per la Famiglia invita i cittadini ad attivare gruppi di Auto-mutuo-aiuto virtuali. Lo scambio interattivo continuo tra “pari”, cioè tra chi vive o ha vissuto situazioni simili, non ha la pretesa di risolvere i problemi ma offre la possibilità di un confronto che può diventare occasione di crescita e maturazione per tutti. Ora questo scambio si sposta sulle piattaforme online, come WhatsApp, Zoom, Skype e altre.
Il Comune ha voluto che il 2020 fosse proprio l’anno dedicato all’Auto-mutuo-aiuto, di cui a Genova si stimano già attivi circa 100 gruppi formati da volontari, che si riuniscono settimanalmente su varie esperienze di vita (elaborazione di un lutto, dipendenze, l’adozione di un figlio, difficoltà relazionali). Nei mesi scorsi, il Comune ha organizzato incontri con assistenti sociali, educatori, medici e altri professionisti per far conoscere le potenzialità dell’auto-mutuo-aiuto e per diffondere questo metodo, che può prevenire il disagio, aiutare le persone attraverso l’ascolto e rimettere al centro le relazioni.
Il Covid-19
L’emergenza Coronavirus non può interrompere questo importante supporto reciproco e anzi dall’emergenza possono nascere nuovi bisogni e nuove opportunità di auto-mutuo-aiuto. “Il momento che stiamo vivendo è una maxi esercitazione di auto-mutuo aiuto”, sostiene lo psichiatra Giorgio Schiappacasse, membro dello staff degli Stati generali dell’educazione. “Il Covid-19 ci ha spinti ad aiutarci l’uno con l’altro, sia rispettando le regole che ascoltandoci e incoraggiandoci, anche con iniziative come i concerti dai balconi. Essere costretti a stare chiusi in casa crea disorientamento e solitudine – un altro virus della nostra società – ma può essere un’occasione per fermarsi e riflettere”.
Di qui la proposta del Comune, che consiste nell’attivare gruppi organizzati, con regole precise, ad esempio realizzare uno o due incontri virtuali settimanali da un’ora e mezza, per discutere anche di come si sta vivendo ai tempi del Coronavirus. Un’altra regola è di lasciare un “posto sospeso”, cioè di non aprire il gruppo solo alla cerchia di amici o di persone che già si conoscono, ma di cercare di includere membri esterni.
I benefici, secondo lo psichiatra Schiappacasse, sono notevoli: “L’ascolto degli altri e di sé stessi, senza giudizi, è una palestra emotiva che aiuta a trovare energie che prima non si sapeva nemmeno di avere”.
La proposta
“Ci rivolgiamo a tutte le persone di buona volontà, che non vogliono solo stare a guardare e che hanno spirito di iniziativa. È possibile diventare attivatori di un gruppo di auto-mutuo-aiuto per affrontare questa fase di emergenza”, spiega Simonetta Saveri, responsabile dell’Agenzia per la Famiglia del Comune di Genova. L’invito è duplice, a chiunque voglia diventare “facilitatore” di un gruppo nuovo, oppure a chi voglia partecipare a gruppi già esistenti. Non servono particolari competenze, ma il Comune ha stilato un elenco delle regole da seguire. Per maggiori informazioni, visitare il sito https://smart.comune.genova.it/genovainsieme
Ricetta per un gruppo AMA …fai da te
1) individua una cerchia di amici e conoscenti a cui fare la proposta. Non tanti (circa 8) ricordando di mantenere un posto “sospeso” per una eventuale persona sola che potrà aggiungersi una volta avviato il gruppo. Possono essere anche colleghi di lavoro, vecchi amici, … quelli dello sport, quelli del vicinato… l’importante è che siano disponibili a prendersi un minimo di impegno reciproco.
2) fatti spiegare come usare una piattaforma per incontri di gruppo on-line (WhatsApp, Zoom, Skype e altre… Puoi trovare suggerimenti e istruzioni su Internet)
3) prova prima con due o tre “amici” il suo funzionamento e poi allarga agli altri (ti ricordiamo il posto “sospeso” …)
4) stabilite di realizzare uno o due incontri settimanali di circa 1h 30′. Stabilite un coordinatore dell’incontro. Siate puntuali sia all’inizio che alla fine. Terminate sempre … dandovi simbolicamente la mano e dicendo “…ce la faremo. Insieme si può”
5) Se volete, per facilitare l’inizio delle condivisioni, potete proporre il giorno prima dell’incontro un articolo che vi ha colpito durante la settimana da cui partire per le riflessioni di ognuno.
6) Durante e dopo l’incontro (il facilitatore si fa “garante” a nome di tutti del rispetto dei punti sottoesposti):
· si parla uno per volta. Ognuno si impegna a rimanere nel tempo fissato di 5′. Se possibile si faranno più giri. Ricordiamoci che “l’ascolto” praticato con attenzione …trasforma!
· si parla dei “propri vissuti e difficoltà” relativi a questo periodo (niente polemiche). È importante mantenere la riservatezza su quanto condiviso.
· si “pratica” l’ascolto attivo e senza giudizio. Deve essere un grande esercizio di “ascolto” non un dibattito
· ad ogni incontro, ascoltando, si prende quello che ad ognuno serve e si lascia il resto.
· il gruppo rimane “aperto” ad altri partecipanti conosciuti e …presentati da un componente. Oltre 8 va valutato uno sdoppiamento del gruppo.
· datevi un nome come gruppo e comunicatelo all’Agenzia per la Famiglia insieme al nome e recapito mail di un vostro referente-facilitatore.
· i partecipanti al gruppo si impegnano a riunirsi per almeno 6 mesi (+ altri 6 da valutare ) per …darsi un po’ di tempo!
· si possono garantire contatti amicali tra un gruppo e l’altro soprattutto per chi è maggiormente in difficoltà
Il gruppo di lavoro sull’AutoMutuoAiuto dell’Agenzia per la Famiglia si impegna, se richiesto, a fornirvi supporto tecnico costante. Scrivete a agenziaperlafamiglia@comune.genova.it