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Lega: anche in Liguria obbligo mascherine o indumenti tessili per coprire naso e bocca

Franco Senarega, capogruppo regionale Lega (foto d'archivio)

“Emergenza coronavirus. Anche in Liguria, al fine di ridurre il più possibile il rischio di contagio, occorre rendere obbligatorio al più presto l’utilizzo della mascherina o, in subordine, qualunque indumento tessile idoneo e adeguato per la copertura di naso e bocca, quando ci si rechi fuori dalla propria abitazione.

Questo provvedimento deve aggiungersi alla contestuale rigorosa osservanza delle regole, prime fra tutte quelle di mantenere la distanza interpersonale (secondo noi almeno un paio di metri come indicato dagli esperti del CDC Usa) e di lavarsi bene e spesso le mani col sapone o idonei prodotti disinfettanti”.

Lo ha dichiarato oggi il capogruppo regionale Franco Senarega (Lega) che in tal senso ha presentato un ordine del giorno.

“Ricordiamo – hanno spiegato i consiglieri leghisti – che sui 6 milioni di mascherine già ordinate all’estero e in particolare in Cina, anche grazie agli sforzi e all’impegno della Lega Liguria, sono già arrivati a Genova i primi carichi di circa tre milioni di mascherine.

Inoltre, in tutta la Liguria, venerdì prossimo comincerà la distribuzione gratuita ai cittadini dei primi due milioni di mascherine”.

 

Ore 14:00, Asl 2 Savona | Segnalati 4 decessi in 24 ore

Barca affonda al largo di Savona: gravissimo un diportista
Ospedale San Paolo di Savona (foto d'archivio)

La Direzione Medica del Presidio di LevanteASL 2 Savona segnala in totale 3 decessi:

una donna di 95 anni, della provincia di Savona

un uomo di 46 anni,  della provincia di Savona

un uomo di 85 anni, della provincia di Savona

La Direzione Medica del Presidio di Ponente – ASL 2 Savona segnala in totale 1 decesso:

un uomo di 78 anni,  della provincia di Savona

Si segnala inoltre il decesso in data 3 aprile 2020 di una donna di 76 anni, della provincia di Savona con il tampone con esito positivo arrivato oggi.

Ore 14, Galliera: altri morti. Genovesi di 74, 76, 89 anni e una 90enne di Busalla

Ospedale Galliera di Genova (foto d'archivio)

Intorno alle 14 di oggi i responsabili della direzione sanitaria dell’E.O. Ospedali Galliera di Genova hanno comunicato altri 4 decessi di pazienti positivi al coronavirus, spiegando che “il Covid-19 è stato ritenuto concausa del decesso”.

Ecco l’ultimo bollettino del Galliera.

“Donna, 89 anni, di Genova, decesso avvenuto alle ore 14.15 del 6 aprile, ricoverata presso S.C. Malattie Infettive, con comorbidità.

Donna, 90 anni, di Busalla, decesso avvenuto alle ore 16.40 del 6 aprile, ricoverata presso Pronto Soccorso, con comorbidità.

Uomo, 76 anni, di Genova, decesso avvenuto alle ore 18.00 del 6 aprile, ricoverato presso S.C. Rianimazione, con comorbidità.

Donna, 74 anni, di Genova, decesso avvenuto alle ore 10.50 del 7 aprile, ricoverata presso Pronto Soccorso, con comorbidità”.

 

Paura alle Pianazze della Spezia a fuoco traliccio ripetitore telecomunicazioni

Paura alle Pianazze della Spezia a fuoco traliccio ripetitore telecomunicazioni

Paura alle ‘Pianazze’ della Spezia dove nella notte tra domenica e lunedì un traliccio con un ripetitore per telecomunicazioni, ha preso fuoco di fronte al supermercato Ekom.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco sono infatti intervenuti.

Le fiamme hanno attaccato anche un rimessaggio di barche adiacente ed una barca, secondo alcuni testimoni avrebbe preso fuoco.

Sul posto è intervenuta una squadra di nove uomini dei vigili del fuoco spezzini con un autoserbatoio, un’autopompa e un’autoscala.

Non si segnalano feriti. Sul posto è intervenuta anche la polizia.

La zona delle Pianazze prima dell’incendio

 

Raccolta fondi per il San Paolo di Savona

Raccolta fondi per il San Paolo di Savona

Traumfabrik in collaborazione con Arci Savona, si impegna con una raccolta fondi per contribuire all’emergenza sanitaria corrente legata al Covid 19

Il presidente dell’associazione Alex Raso si è reso disponibile a realizzare, per tutti coloro che faranno un’offerta liberale dell’importo di almeno 150,00 euro, una tavola illustrata su carta creata appositamente per l’occasione.

Ogni singola tavola sarà montata in un video finale che illustrerà la favola dal titolo “Infinito breve” scritta proprio da Alex Raso e già disponibile in versione audio grazie alla voce dell’attore Fabrizio Matteini e alle musiche del violoncellista Andrea Serrapiglio che si sono generosamente resi disponibili all’iniziativa.

Al termine del progetto e dell’emergenza sanitaria le opere originali saranno recapitate ai legittimi proprietari previa comunicazione di conferma via mail. Non sarà possibile scegliere il disegno. Il video sarà disponibile sui canali dell’associazione.

Per ottenere l’opera, è sufficiente inviare la prova dell’avvenuta offerta all’indirizzo e-mail traumfabrikgallery@libero.it insieme alle generalità necessarie per l’invio (nome, cognome, indirizzo, indirizzo e-mail, recapito telefonico) e inserendo tassativamente nell’oggetto la dicitura “Traumfabrik a sostegno dell’emergenza Coronavirus”. Verrà rilasciata regolare ricevuta.

Il ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di presidi sanitari e prodotti monouso che saranno donati all’Associazione Cresci a favore dei reparti dell’Ospedale San Paolo di Savona in relazione al Covid-19, per sostenere le strutture sanitarie e rafforzare la terapia intensiva e sub-intensiva.

Aiuti periodici agli animali del circo Millennium

Aiuti periodici agli animali del circo Millennium

Continua la consegna di cibo, da parte dei volontari della Protezione Animali, necessario agli animali del circo Millennium, fermo da febbraio a Savona sul piazzale vicino al tribunale.

Vi si trovano lama, asini, pony, dromedari, pappagalli, cani, un canguro ed un coccodrillo; ogni tre/quattro giorni i volontari dell’Enpa consegnano frutta, verdure ed ortaggi offerti dalla ditta Salvano Ugo del mercato ortofrutticolo di Quiliano, pane e focacce (Ipercoop Savona e panetteria Il Fornaio di via Boselli), ritagli di carne (macelleria Pino di via Boselli e macelleria di via Cavour) e crocchette (dotazione Enpa), esercenti che l’associazione intende ringraziare pubblicamente.

Viceversa non cessa l’azione dell’Enpa contro l’uso di animali nei circhi, un’attività ultratrentennale che ha visto proprio da Savona le prime, purtroppo vanificate da ricorsi, ordinanze comunali di divieto, seguite poi da regolamenti comunali che impongono il rispetto delle disposizioni CITES per la custodia, anch’essi purtroppo accolti in provincia solo da cinque piccoli comuni.

I Have a Gift da ieri a mercoledì 15 aprile 2020

I Have a Gift da ieri a mercoledì 15 aprile 2020

I Have a Gift, un progetto di solidarietà e arte a favore degli Ospedali Covid-19 d’Italiada lunedì 6 a mercoledì 15 aprile 2020

 

Andate sulla Pagina Facebook I Have a Gift e sui siti web delle associazioni Wunderbar Cultural Projects e Ramdom

Driant Zeneli, Those who tried to put the Rainbow back in the Sky

insieme a

Elena Bellantoni | Fabrizio Bellomo | Silvia Bigi | Nina Carini | Carlos Casas | Leone Contini |Vittorio Corsini | Flavio Favelli | Eva Frapiccini | Stefania Galegati | Francesco Lauretta | Elena Mazzi | Domenico Antonio Mancini | Margherita Moscardini | Alessandro Nassiri | Nuvola Ravera | Chiara Scarfò | Ivana Spinelli | Valentina Vetturi | Ciro Vitale | Virginia Zanetti | Driant Zeneli

a cura di

Francesca Guerisoli con il supporto organizzativo di Wunderbar Cultural Projects e in collaborazione con le associazioni Ramdom, Careof, Chan e l’Avv. Andrea Ninni

Da lunedì 6 a mercoledì 15 aprile 2020 si svolge l’azione di solidarietà I Have a Gift, volta a finanziare gli Ospedali Covid-19 presenti sul territorio italiano attraverso i lavori di 22 artisti. Le opere, che presentano un valore di mercato compreso tra i 250 e i 5.000 euro, sono donate dai singoli artisti a coloro che effettueranno donazioni in denaro di valore uguale o superiore alle opere stesse direttamente agli ospedali interessati dall’emergenza. Il progetto è pubblicato alla Pagina Facebook I Have a Gift e sui siti web delle associazioni Wunderbar Cultural Projects e Ramdomdove sono indicate tutte le informazioni per partecipare.

Cos’è I Have a Gift

I Have a Gift è un’azione di solidarietà da parte di tutti noi. Tu doni all’ospedale, l’artista dona a te.

Effettuando un versamento in denaro a un ospedale a tua scelta, impegnato sull’emergenza Covid-19, riceverai in dono l’opera d’arte che preferisci (le condizioni le trovi al paragrafo “Modalità di donazione”). Ogni opera messa a disposizione in questo progetto è un contributo da parte di un artista per combattere l’emergenza Coronavirus. Non ti chiediamo di donare a un ospedale in particolare: per noi è importante che tu abbia facoltà di scelta, che tu decida a quale ospedale Covid-19 destinare il tuo aiuto. Contiamo su di te e, nel nostro piccolo, ci impegniamo tutti insieme a sostenere questa battaglia attraverso il nostro lavoro.Arte e Dono

Intendiamo l’arte non solo come bellezza ma, anche e soprattutto in un frangente come questo, come motore di aggregazione sociale, proprio quando l’incontro fisico ci è giustamente negato per poter far fronte a questa epidemia. L’arte ha la capacità di aderire alla realtà e al tempo stesso di offrirci mondi possibili, di donarci molteplici modalità di evasione dallo stato di isolamento sociale ora più che mai necessario e, inoltre, può dare un contributo materiale, economico, agli ospedali che più ne hanno bisogno.

I Have a Gift è un progetto costruito interamente sul dono:

–      da parte, innanzitutto, degli artisti, che generosamente mettono a disposizione una loro opera per questo progetto di solidarietà volto a migliorare le condizioni di lavoro e di cura negli Ospedali Covid-19;

–      da parte delle organizzatrici e degli organizzatori, che non afferiscono a organizzazioni da cui traggono reddito per organizzare questa iniziativa ma, al contrario, si impegnano volontariamente in prima persona, portando la propria specifica professionalità, nella costruzione di questa iniziativa;

–      da parte tua, collezionista/donatore, anello fondamentale di questa iniziativa, da cui dipenderà l’entità dei contributi agli Ospedali Covid-19 che deriveranno da questo progetto.

Ognuno di noi – come artista, organizzatore o collezionista – contribuisce al progetto di solidarietà facendo la propria parte, con il proprio entusiasmo e un’idea di costruire fin da adesso un mondo migliore, seguendo una logica di lavoro di tipo collaborativo, di scambio, di rete, di confronto. Da qui nasce la condivisione  del progetto di solidarietà tra associazioni che da anni sono impegnate nella produzione e nella promozione dell’arte contemporanea: Wunderbar Cultural Project (Roma), Ramdom (Gagliano del Capo (Le), Careof (Milano), Chan (Genova).

Perché partecipare

Partecipare ad I Have a Gift significa prendere parte a un progetto di solidarietà integralmente costruito su base volontaria e senza scopo di lucro, con ricadute reali nel presente. Significa contribuire, nel nostro piccolo, alla necessità di garantire il diritto alla vita a chi è meno fortunato di noi.

Le opere

Le opere donate dagli artisti come premi per le singole donazioni verso gli Ospedali Covid-19 vanno da € 250 a 5.000, per un totale di circa € 30.000. Disegni, fotografie, sculture, performance e oggetti che derivano da progetti partecipativi sono i media che compongono il corpus di opere proposte.

Modalità di donazione

Per partecipare al progetto di solidarietà, dovrai donare direttamente a un Ospedale Covid-19 presente sul territorio italiano la cifra corrispondente o superiore al valore dell’opera che hai scelto di ricevere in premio. I passaggi da compiere sono i seguenti:

–      Identifica una causa di finanziamento relativa all’emergenza Covid-19 (un elenco non vincolante con alcune indicazioni è pubblicato alla pagina Facebook di I Have a Gift), cosicché la tua donazione vada direttamente a sostenere la necessità specifica di un singolo ospedale.

–      Vai alla Pagina Facebook I Have a Gift o ai siti web delle associazioni Wunderbar Cultural Projects e Ramdom e scegli l’opera.

–      Invia una mail all’indirizzo ihaveagift.contact@gmail.com comunicando quale opera vorresti ricevere in premio e a quale ospedale hai scelto di donare l’importo pari o superiore all’opera scelta. La mail dovrà contenere: 1) autore dell’opera; 2) ospedale destinatario della donazione e relativo Iban; 3) presa visione della modalità di spedizione dell’opera.

–      Una volta inviata l’e-mail, è necessario attendere l’e-mail di risposta con conferma della disponibilità dell’opera. Ricevuta la conferma di disponibilità dell’opera, procedi effettuando la donazione e inviaci via e-mail la prova di pagamento con indicata la causale.

Modalità di consegna dell’opera

La modalità di spedizione avverrà compatibilmente allo stato di emergenza. Il donatore/acquirente si occuperà del ritiro dell’opera e si farà carico del traporto. Potranno comunque essere concordate modalità diverse a seconda del tipo di opera e delle specifiche esigenze dell’acquirente.

scarica il comunicato stampa e le immagini

I Have a Gift

è un progetto realizzato da Francesca Guerisoli, curatrice e critica d’arte

Andrea Ninni, Avvocato

Wunderbar Cultural Projects, Roma

con la partecipazione di

Ramdom, Gagliano del Capo (Lecce)

Careof, Milano

Chan, Genova

insieme a

Elena Bellantoni | Fabrizio Bellomo | Silvia Bigi | Nina Carini | Carlos Casas | Leone Contini | Vittorio Corsini | Flavio Favelli | Eva Frapiccini | Stefania Galegati | Francesco Lauretta | Elena Mazzi | Domenico Antonio Mancini | Margherita Moscardini | Alessandro Nassiri | Nuvola Ravera | Chiara Scarfò | Ivana Spinelli | Valentina Vetturi | Ciro Vitale | Virginia Zanetti | Driant Zeneli.

 

Contatti

Pagina Facebook I Have a Gift I Have a Gift su Wunderbar Cultural Projects

I Have a Gift su Ramdom

Per ulteriori informazioni scrivere a: ihaveagift.contact@gmail.com

Wunderbar Cultural Projects (Manuela Contino): +39 338 2362095

Coronavirus, numero verde per anziani soli

Si ubriaca e deruba l’anziana dove lavora: badante arrestata
Anziana (foto di repertorio)

Coronavirus: da Senior Italia, WINDTRE e SIPEm SoS Federazione al via il numero verde per gli anziani soli.

La federazione della terza età lancia il numero verde 800.99.14.14 per il supporto psicologico agli anziani soli, in collaborazione con WINDTRE e la Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza

Roma, 6 aprile 2020 – Un numero verde per offrire supporto psicologico agli anziani che vivono soli e che l’emergenza Coronavirus costringe in casa. Questa l’iniziativa lanciata da Senior Italia FederAnziani, WINDTRE e SIPEm SoS, la Società Italiana di Psicologia dell’Emergenza che, con la sua rete di professionisti attivi su tutto il territorio nazionale, risponderà alle chiamate di quanti hanno bisogno di una voce amica, di un sostegno psicologico per attraversare questa fase di isolamento.

WINDTRE, azienda guidata da Jeffrey Hedberg, ha fornito il suo supporto tecnologico ed infrastrutturale per rendere gratuitamente disponibile il numero verde 800.99.14.14, raggiungibile da telefono fisso e operativo dal lunedì alla domenica dalle ore 14.00 alle ore 19.00. In linea con i suoi valori di vicinanza e di tecnologia accogliente, WINDTRE ha l’obiettivo di mettere in connessione le persone, supportandole ogni giorno nelle sfide del presente anche grazie alla sua infrastruttura di rete ‘Top Quality’.

«In queste settimane siamo di fronte a un’emergenza sanitaria senza precedenti, con gravi risvolti anche sociali – dichiara il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina – Le misure di sicurezza e prevenzione contenute nei decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dettate dalla necessità di contenere il virus e tutelare la salute pubblica, hanno modificato drasticamente le nostre abitudini riducendo in modo importante i contatti e rapporti sociali, per il bene di tutti. Questo cambiamento ha un impatto pesante sulla vita di tutti quegli anziani che vivono soli e che in molti casi non hanno nessuno, né figli, né parenti né amici a cui rivolgersi. È facile immaginare quanto la solitudine impatti negativamente sulla loro condizione psicofisica, unitamente al rischio di un drastico peggioramento sugli stili di vita (sedentarietà, perdita di aderenza alla terapia, cattiva alimentazione) con pesanti conseguenze in termini di salute. Per questo abbiamo ritenuto importante offrire loro un supporto concreto attraverso un numero verde che metta loro a disposizione le competenze di una rete di professionisti formati proprio nella gestione psicologica delle emergenze».

«L’emergenza COVID-19 sta mettendo a dura prova la serenità psicologica della popolazione. – dichiara il Presidente Nazionale di SIPEm SoS Federazione Roberto Ferri – Le maggiori ripercussioni gravano sulle persone in situazione di fragilità quali gli anziani che, proprio per tale condizione, necessitano di un supporto psicologico professionale che li aiuti a superare al meglio questo momento di solitudine per limitare al massimo il rischio di insorgenza di depressione, angoscia e stati di ansia con conseguente peggioramento dello stato di salute psico-fisico».

Inquinamento ridotto e stalle italiane aperte

Inquinamento ridotto e stalle italiane aperte

L’attività di allevamento rappresenta anche in Liguria un settore importante, che nonostante l’emergenza in corso, ha continuato ad essere attivo per garantire i prodotti di qualità richiesti dal consumatore

 

Mentre nelle stalle italiane si lavora a pieno regime per garantire le forniture di latte e carne alle famiglie, il crollo dei livelli d’inquinamento per il blocco della circolazione delle auto e la limitata operatività delle industrie, smentisce una delle più diffuse fake news sull’impatto ambientale che avrebbe l’allevamento nazionale.

Come emerge dai rilevamenti, i livelli d’inquinamento sono fortemente abbassati con le fabbriche chiuse e le stalle aperte e, dopo oltre un mese di restrizioni, zone rosse e chiusura di attività industriali imposte dal Coronavirus, i livelli di biossido di azoto, un marcatore dell’inquinamento, si sono ridotti chiaramente, come mostrano le immagini del satellite Sentinel 5 del programma europeo Copernicus, gestito da Commissione Europea e Agenzia Spaziale Europea (Esa). L’allevamento, settore accusato ingiustamente di produrre smog, al contrario è un settore che alimenta economie circolari con la produzione di letame e liquami indispensabili per fertilizzare i terreni, alla base dell’agricoltura biologica, con l’Italia che detiene la leadership europea in termini di numero di aziende ma anche la produzione di energie rinnovabili come il biogas.

 

“La carne e il latte italiani – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa – nascono da un sistema di allevamento che per sicurezza e qualità non ha eguali al mondo, per il quale è ora più che mai indispensabile riconoscere il giusto valore economico e sociale di quanti hanno la responsabilità, anche in questo momento, di garantire alimenti essenziali al giusto prezzo di fronte alla difficile esperienza della limitazione delle movimentazioni e del blocco di molte attività funzionali all’allevamento come la meccanica agricola. In Liguria la produzione regionale di latte, ad esempio, supera i 200mila quintali annui, e come quello della produzione di carne, è un settore vitale che sta trovando motivo di crescita e sviluppo continuo grazie al costante impegno dei nostri imprenditori. Anche la nostra regione, poi, vanta di possedere una razza bovina autoctona, la Cabannina, risultato di una selezione biologica naturale durata centinaia di anni e, ad oggi, concentrata principalmente nell’entroterra genovese, dove le particolari condizioni climatiche e la necessità di utilizzare per il pascolo aree impervie sono diventate l’habitat di questa razza rustica, dalla quale si producono carne e formaggi eccezionali, come la tipica prescinseau. L’allevamento ligure possiede quindi, oltre un valore economico importante per la nostra regione, una funzione di indispensabile presidio del territorio e tutela dell´ambiente, nonché un valore storico e culturale fondamentale.  È anche per questo che bisogna sostenere e difendere il lavoro dei nostri allevatori e fare in modo che la situazione già difficile in cui ci troviamo, non condizioni ulteriormente l’economia delle nostre imprese. Smentire false dicerie e  scegliere prodotti locali significa quindi sostenere un sistema fatto di animali, di prati per il foraggio e soprattutto di persone impegnate a combattere lo spopolamento e il degrado ambientale, anche nelle aree più difficili della nostra regione”.

Croce Rossa, a La Spezia concorso di disegno per bambini

Croce Rossa, a La Spezia concorso di disegno per bambini

“Cosa pensi della Croce Rossa?” Aperto il concorso di disegno per i bambini spezzini.

Come vedono la Croce Rossa i più piccoli in questo periodo di emergenza coronavirus? E’ la domanda alla base di “CRI negli occhi dei bambini”, il concorso di disegno lanciato dalla Croce Rossa della Spezia e aperto a tutti i bambini spezzini.

Le famiglie interessate a far partecipare i loro bambini devono inviare un loro disegno colorato alla pagina Facebook “Giovani della Croce Rossa Italiana – Comitato della Spezia” oppure alla mail fabio.dardengo@liguria.cri.it, in cui i bambini devono rappresentare cosa pensano della Croce Rossa in questo periodo di emergenza. I disegni verranno pubblicati su Facebook dai Giovani CRI e il migliore riceverà un premio di riconoscimento. Con questa iniziativa la Croce Rossa vuole stare vicino ai bambini e alle loro famiglie, coinvolgendoli in un gioco per passare il tempo insieme e dimenticare, almeno per un attimo, le difficoltà causate dalle misure di restrizione.